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  1. Il Servizio “auto sostituiva” mediante soggetto terzo. Uso del veicolo: L’officina acquisisce il veicolo immatricolato per noleggio senza conducente da una società specializzata (ad es. ARVAL) → sistema del NOLEGGIO A LUNGO TERMINE. L’officina corrisponde alla società un canone mensile → sono compresi tutti i costi di ammortamento, di manutenzione, assicurativi e fiscali (bolli). Il contratto di noleggio stipulato tra l’autofficina e la società specializzata nel settore, prevede la possibilità di rinoleggio a terzi → la vettura acquisita in noleggio e disponibile in officina, può a sua volta essere concessa in noleggio ai clienti dell’officina: Nell’ipotesi in cui l’officina sia titolare di autorizzazione comunale per l’esercizio di attività di noleggio senza conducente → il rapporto contrattuale si instaura direttamente tra l’officina e il cliente; Se invece manca l’autorizzazione comunale per l’esercizio di attività di noleggio senza conducente, si instaura un rapporto contrattuale tra società di noleggio e cliente → l’officina si deve attivare per far sottoscrivere al cliente apposito contratto che lo lega alla società di noleggio. N.B.: Pur svolgendo l’officina un ruolo attivo nell’operazione, in realtà il rapporto contrattuale intercorre tra la società di noleggio ed il cliente dell’officina. Considerazioni sul servizio prestato con questa modalità La fatturazione del costo del noleggio sarà tra la società noleggiatrice e il cliente dell’officina → solitamente l’officina viene autorizzata ad incassare dal cliente il costo del noleggio per conto della società di noleggio e successivamente, secondo le modalità concordate, a ritrasferire i compensi (previa trattenuta di una percentuale predeterminata per il servizio prestato dall’officina). Sotto il profilo delle varie responsabilità, queste rimangono tutte in capo alla società di noleggio → l’officina non è parte del rapporto contrattuale di noleggio. Ristorno delle quote di noleggio all’officina → in base alle tariffe applicate, possibilità di recuperare, almeno in buona parte, i costi per la gestione dell’auto sostitutiva (pagamento canone di noleggio). Conclusioni Vantaggi: nessuna responsabilità in capo all’officina per la circolazione della vettura, possibilità di recuperare i costi di gestione dell’auto sostitutiva. Svantaggi: incremento degli aspetti burocratici, attenta valutazione delle clausole contrattuali all’origine, spese a carico del cliente per il servizio di auto di cortesia.
  2. guarda cercando su internet, ho trovato che un ragazzo aveva avuto lo stesso problema. facendo la diagnosi all'officina autorizzata, hanno scoperto che aveva il body computer guasto. Domani vado anche io all'officina autorizzata e faccio fare la diagnosi, poi vi aggiorno. Comunque è una cosa strana.
  3. qui vicino anoi officina autorizzata vw non usa il goniometro se non ci sono problemi, è quando è stata costretta a farlo per altri motivi è impazzita un mese per trovare la giusta fase e non far accendere la spia su un'auto a metano, a benzina andava benino a metano accendeva spia tipo multipla a metano, son andato la anch'io ma non ne uscivamo per tanto tempo poi un po un po la siamo riusciti esperienza personale
  4. peppino mibtel

    Test e Ricalibratura di un Debimetro – Seconda Parte

    (chiedo scusa dell'O.T.) grazie Sergio anche dell'episodio Alfa 33 1.7, in quel periodo il sottoscritto era in autorizzata ex concessionaria del Biscione.... quanti ricordi!!!
  5. Buongiorno, da ieri è entrata in officina una macchina con un difetto particolare: Camminando per poi effettuare una rotatoria si accende la spia motore e service e con il tester acceso per leggere gli errori compaiono in sequenza U1218 Comunicazione con body computer Dopo 5 secondi :P0460 Sensore livello carburante Dopo altri 5 secondi :P1435 Pompa additivazione multiplexata Nella centralina del body trovo sempre l'errore U1218, ho fatto il test del livello della pompa con il brain bee, ma si sente il rumore del meccanismo e l'ho già escluso, ho provato a cambiare la batteria dell'auto visto che l'errore u1218 rimanda ad una batteria difettosa, la macchina non ha start and stop, ma niente, la macchina in un rettilineo, tipo una statale, camminando con un andamento veloce o normale, non ha problemi, non va in recovery, anzi sembra proprio che non ha nulla. Non so se possa essere successo qualcosa pure a voi, ma prima di mandarla in un concessionario o un officina autorizzata, provo a sentire un vostro suggerimento. Buona giornata Fabio
  6. già fatto..niente.. ho provato a sguainare il cavo fino al cablaggio che va al body computer, niente di strano... non so veramente cosa fare.. proverò a far fare una diagnosi all'officina autorizzata...
  7. peppino mibtel

    [fiat 600 06/2008 1100cc 187A1000 40Kw Benzina] errore sensore battito

    ciao Sergio, in realtà però il sensore di detonazione qui è un piezoelettrico che genera lui la tensione (in AC) con la frequenza di vibrazione della detonazione (nel link del filmato si vede una grezza simulazione per verificare se in effetti il sensore funziona anche se non certo per stabilirne la taratura) non è alimentato a 5 o a 12 Volt per inciso su quei fire spesso si legge quel dtc ma senza conseguenza alcuna e proprio per quello occorre distinguere monitorando senza dare per scontato che problema e validazione dtc siano assimilabili, questa metodologia frettolosa è decisamente socnsigliabile, invero occorre in effetti come consigliato monitorare il segnale il quale generalmente in diagnosi parametri reali è disponibile e in questo caso......senza nemmeno aprire il cofano..... effettuare un monitoraggio su strada in forma grafica con inseriti regime segnale detonazione anticipo e eventuali altre voci correlabili che la centralina potrebbe utilizzare in quelle condizioni ora questo è un tranquillo fire aspirato ma ad esempio nei sovralimentati esatti sintomi descritti si possono avere facilmente (negli anni '90 spesso&volentieri sui sistemi a overboost con il tubetto rotto quindi a wastegate sempre chiusa) esattamente così quindi: da fermo niente nessun problema anche accelerando a fondo su strada in maniera direttamente proporzionale alle condizioni di insorgenza detonazione, quindi principalmente carico motore (in accelerata decisa 2° 3° in salita anche accelerata non decisa) temperatura aria e altro, "calci" e "tagli" decisi in corrispondenza (direi, allora non avevamo strumentazione portatile in grado di registrare dati compreso il primo examiner in cui il sw "registratore" fantastica metodologia fu introdotta solo nei primi anni 2000) in corrispondenza dicevo del limite di detonazione, ricordo la prima che capitò da noi, una 155 Q4 accelerando in seconda intorno ai 3000 faceva "muro" deciso altre esperienze reali di identici sintomi con causa limite di detonazione correlabilissime almeno in teoria dato che qui qualcuno ha messo mani sulla meccanica e in base a questa logica è necessario monitorare la compressione cilindri: Lancia Thema aspirata (sempre anni '90) esatti sintomi come sopra dopo capocciate di diverse officine in cui era stato cambiato di tutto venne fuori (non fu il sottoscritto a risolvere) che: era stato revisionato il motore quella motorizzazione aveva diversi tipi di camera di scoppio ricavata su testa o cielo pistone su quella vettura vi erano o testa o pistoni sbagliati, in pratica aveva una compressione da diesel..... altra storicità correlabile capitata all'officina in cui lavorava il sottoscritto (autorizzata Alfa Romeo) anno 1989 Alfa Romeo 33 1500 a carburatori, non aveva sensore di detonazione, cedimento deciso bronzine di biella, sostituimmo albero motore tutto ok o quasi, era praticamente impossibile accelerare se non in forma molto graduata in quanto detonava da paura.... ....(omissis su prove verifiche &tc &tc).... causale: la ricambi aveva confezionato un albero boxer 1700 con codice albero boxer 1500, 2 mm in + di corsa..... addirittura le valvole "baciavano" il cielo del pistone senza danni per fortuna in pratica fummo i primi a fare il boxer 1600...😅
  8. esattamente @peppino mibtel..la cosa che mi suona strano è come l'errore da p0340 sia mutato in p0016 solo con la sostituzione del sensore e del suo apprendimento..ad ogni modo mi sono rivolto ad un officina autorizzata fiat e dal loro strumento risulta un aggiornamento da fare che riguarda proprio l'errore p0340,solo che la fortuna ha voluto che l aggiornamento non è andato a buon fine.. adesso cerco di prendere appuntamento in casa madre e vi aggiorno sulla situazione..
  9. Ho tolto il coperchio nero sul motorino. La vite senza fine gira, ma la ruota dentata di plastica bianca è "sdentata". Purtroppo non posso andare oltre perchè la flotta mi ha passato solamente diagnosi e ricerca guasto. Se la vedrà l'officina autorizzata. Grazie a tutti.
  10. Ho contattato un mio amico che è capofficina in un'officina autorizzata... pero ho chiuso per ferie e rientro il 21... comunque ho la certezza che noi aftermarket non possiamo programmarlo... vi terró aggiornati. Grazie a tutti per adesso
  11. angeloturbo

    [JEEP COMPASS II 02/2019 1400cc 55263624 103Kw Benzina] Non parte

    Ho avuto un problema simile, tempo fa, e ho dovuto portare la vettura, presso uno autorizzato jeep, perché una officina autorizzata fiat, non era riuscita a risolvere il problema.
  12. Eccomi. Alla fine ho lo stesso "problema" su 3 fiorini a noleggio flotta Unipol. C'è sto valore che passa da -76° a +300° che non capisco se è normale. In casa madre dicono che non sono abilitati Unupolrental e in ogni caso non è in garanzia perchè hanno rilevato 200 rigenerazioni interrotte. Il meccanico dell'officina autorizzata dice che il filtro andrebbe smontato e lavoto con il chimico. Che sappia io se lo lavi ad ultrasuoni devi tagliare il barilotto e lavare la sola massa filtrante perchè gli ultrasuoni non arriverebbero a pulirlo bene. Poi va rimesso in sede e saldato al tig. Operazione che non credo di poter fare su un veicolo di 1 anno e 5 mesi (IN GARANZIA).... Voi che dite?
  13. Buongiorno a tutti. alla fine per guesto problema insieme al cliente si è optato di portare l'auto presso un officina autorizzata. hanno sostituito la centralina motore, (messa di recupero) e la macchina da 15 giorni pare vada bene, il problema è risolto..
  14. daniele_ioannilli

    [Lancia Musa 1.3 mjt] Malfunzione chiusura porte

    Ciao a tutti, posto questo problema che ha dato gran grattacapi a una officina autorizzata: in pratica la chiusura centralizzata funzionava saltuariamente, sopratutto con il caldo intenso non era possibile chiudere la macchina sia con la chiave manualmente sia con il telecomando della chiave, e la spia porte aperte era accesa anche con macchina in marcia e porte, ovviamente, chiuse. Facendo la diagnosi non veniva rilevato nessun errore, E' stata cambiata la serratura completa ma il problema dopo due tre giorni si è ripresentato. Per farla breve era semplicemente un faston montato in origine al contrario che aveva la tendenza a staccarsi. Una di quelle stupidaggini alle quali difficilmente si pensa. Tenete presente che dovrebbe essere la prima Musa ad avere questo problema quindi in banca dati non risulta nulla. Spero di essere stato utile
  15. Buongiorno a tutti. Per mancanza di tempo ho portato l'auto in una pseudo officina autorizzata alfa romeo far verificare come mai le partenze a vuoto nonostante l'auto avesse 50 mila km presa nuova. -Sono stati smontati iniettori gpl (Un operaio conoscente che lavora lì mi ha spifferato l'accaduto) -E' stato scollegato il tubo di mandata benzina e nell avviare il motore senza ricollegarlo ha preso fuoco. Ora voglio tralasciare tutti gli aspetti legati ad una grave incompetenza e negligenza poiché ho necessità dell' auto e voglio ripararla anche a mie spese e personalmente il discorso legale intendo valutarlo in un secondo momento. L'auto và bene a benzina ed anche a gpl ,ho smontato il riparo motore e e ho trovato qualche fascetta squagliata oltre alle retine di riparo mandata gpl nel collettore. Ho collegato il telefono per vedere rapidamente qualcosa ed ho trovato gli errori in diagnosi p0087 - p0090 incancellabili compresa spia motore perenne,ho smontato il sensore pressione e sembra intatto. Si sente forte puzza di gpl nell abitacolo soprattutto da fermo,poi a distanza di qualche giorno ho avviato e la spia motore non era più accesa sebbene l'errore sicuramente é rimasto in diagnosi.
  16. @boschservice Sono iscritto già da un po', magari poco attivo qui. Calmi nessuna arrabbiatura con quello che hanno combinato in alfa romeo figuriamoci farlo qui Volevo solo precisare che spesso non vuol dire nulla essere officina autorizzata alfa romeo,anzi non sempre affidarsi a loro e' sinonimo di garanzia e risoluzione piuttosto trovare una buona officina che lavori bene. Ho chiesto consiglio non per incapacità più per mancanza di tempo.Dovrei revisionare il riduttore all' auto di mia suocera e ho rimandato a data da destinarsi tanto per dire Con casa, mamma e figlio é sempre difficile
  17. Phoenix

    Officina Autorizzata Fiat-Lancia Pro e Contro

    Credo che nel titolo ho detto tutto... avanti con le impressioni
  18. Buonasera a tutti. Mi è arrivata in officina la vettura del titolo per un problema elettrico. Mi sono collegato al sito FCA ed, una volta individuato il veicolo corretto tramite il numero di telaio, ho trovato la pagina dei richiami con evidenziati 3 di questi. Gli interventi indicati riguardano la possibilità di un malfunzionamento del FAP, il funzionamento non corretto del sistema "Start & Stop ( la vettura ne è sprovvista ) ed infine il corretto fissaggio dei sedili. In fondo alla pagina c'è la seguente scritta: " Non eseguire interventi su questo veicolo. Avvisare il cliente della necessità di recarsi presso la rete autorizzata per l'esecuzione delle campagne sopra indicate". Secondo voi quel "Non eseguire interventi ..." è un consiglio o un obbligo ?
  19. Riparazioni in Officina: scopri attraverso questo breve viaggio nell’attuale regolamentazione italiana come tutelare il nostro lavoro di Autoriparatori e vivere felici. Alla fine cercheremo di rispondere alla domanda: quando il cliente non paga posso trattenere la sua auto? Lavora Sempre Come Se La Tua Officina Fosse Trasparente Diciamo la verità, quasi sempre la maggior parte dei problemi tra Autoriparatore e cliente sono relativi alla quantificazione economica degli interventi. Per questo un’ottima strategia che preservi il nostro lavoro e, soprattutto il buon rapporto con i clienti, non dovrebbe mai esulare dal seguire i seguenti consigli: Prima I Preventivi, Poi Gli Interventi Il primo suggerimento è quello di esplicitare subito nella maniera più dettagliata possibile che tipo di problemi sono stati riscontrati e come si ha intenzione di risolverli. Non avete tempo? Organizzatevi. Prendete anche qualche giorno in più per la gestione di questa importante fase del lavoro o acquistate software e CRM che possano aiutarvi a gestire questa attività. I clienti apprezzeranno la vostra precisione e professionalità. Cosa Scrivere Nei Preventivi Ecco cosa dovrebbe contenere un preventivo che tuteli il nostro operato: Scheda tecnica degli interventi di riparo o sostituzione Ore di manodopera Spesa totale Sappiamo bene che ci sono casi in cui è impossibile fornire un preventivo affidabile senza osservare i componenti meccanici. In questi casi si consiglia di richiedere l’ autorizzazione a smontare la vettura esclusivamente ai fini di stilare il preventivo. Solo una volta che ci si è resi conto dell’entità dell’intervento, si proceda come sopra. Perché abbiamo utilizzato proprio il termine “trasparente”? Nel 2012 la Corte di Cassazione (sentenza n. 10054/13 del 24.04.2012) ha emesso una sentenza nella quale si sosteneva che l’autofficina deve essere trasparente con i clienti sulle riparazioni. Nel caso specifico l’autofficina era stata giudicata “silente” nell’esecuzione delle riparazioni e pertanto la Corte ha stabilito nullo il contratto con il cliente. Riparazioni e Garanzie: Il Cliente Può Scegliere l’Autofficina Quasi un decennio fa è stato sancito il diritto di poter affidare a un’Officina di fiducia la riparazione della propria vettura, anche se non appartiene alla rete ufficiale della Casa costruttrice. E questo – beninteso – senza che decada il diritto alla garanzia in caso di difetti. Ecco pertanto riassunti per voi, i principali punti a cui prestare attenzione nello svolgimento delle nostre mansioni organizzati per argomento. Manutenzione o Garanzia Spesso i clienti confondono manutenzione ordinaria a pagamento e interventi in garanzia ma è utile ricordare che: Devono La manutenzione ordinaria si può richiedere in qualsiasi Officina La manutenzione ordinaria è sempre a pagamento, anche nel periodo di garanzia Lavoro e materiali di consumo sono soggetti a regolare garanzia e per i ricambi si fa riferimento al Codice del Consumo. Per i tagliandi: devono essere sempre eseguiti seguendo le prescrizioni di Casa Madre. Per i ricambi: Se non originali, dovranno sempre essere di “qualità equivalente all’originale”. Per i lubrificanti: Dovranno essere sempre della qualità prescritta ma attenzione: non è sufficiente rispettare la stessa gradazione termica. È necessario anche fare attenzione alle specifiche componenti. Particolare attenzione, infine, va posta a vetture con richiami ufficiali poiché: È necessario verificare se vi siano già stati richiami ufficiali dei costruttori. Se durante un intervento di manutenzione ordinaria emerge un problema che richiede intervento di una verifica tecnica da parte di un’officina autorizzata il cliente va avvisato. I controlli successivi ai richiami e gli eventuali ripristini sono gratuiti e a cura della rete di assistenza della casa madre. È bene ricordare che l’assicurazione potrebbe rivalersi proprio sul cliente qualora venisse accertato che i problemi tecnici della vettura che avessero causato l’incidente si sarebbero potuti risolvere con l’intervento di manutenzione predisposto con il richiamo. Per quanto riguarda l’Autoriparatore, invece, si ricorda che l’elenco è pubblico e può essere agilmente verificato anche accedendo al sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I riferimenti legali che tutelano sia i nostri clienti sia il nostro lavoro sono: Regolamento 1400/2002 CE Regolamento (UE) 461/2010 Riparazioni e Garanzie: Ecco Cosa Devi Ricordare Partiamo con una constatazione: il diritto alla garanzia del Codice di Consumo è irrinunciabile e non esiste alcun accordo in deroga tra autoriparatore e cliente che possa sostituirlo e che abbia valore legale. Esistono però, dei casi a cui dobbiamo prestare attenzione: ad esempio a come muta la nostra responsabilità rispetto alla provenienza del ricambio. Riparazioni In Officina: Quando Il Ricambio Non È Tuo Se un cliente richiede la sostituzione di un componente consegnando anche il ricambio, libera implicitamente l’Autoriparatore dal fornire la garanzia sul componente. Qualora il ricambio risultasse difettoso o danneggiato, la responsabilità non sarebbe da attribuire all’autoriparatore. L’autoriparatore, in questi casi, infatti, non è obbligato a fornire la garanzia come previsto dal Codice del Consumo ma resterebbe ovviamente responsabile della sua prestazione. Per tutelare il tuo lavoro di Autoriparatore dovresti: Specificare sempre per iscritto la tipologia di riparazione che si sta per effettuare. Dichiarare esplicitamente prima dell’intervento che non si è responsabili in caso di danneggiamento dovuto all’utilizzo di un componente fornito dal cliente. Per approfondire il tema dei ricambi forniti dal cliente e relativa garanzia consultare l'articolo: Ricambi forniti dal Cliente e Garanzia Riparazione In Officina: Quando Il Ricambio È Tuo In tutti i casi, invece, in cui si effettua una sostituzione con un ricambio di proprietà dell’officina è da ritenersi valida la garanzia prevista dal Codice del Consumo. Ricorda che, come riparatore, potresti dover rispondere di ricambi difettosi o magari di un montaggio erroneo. In questi casi sarà necessario effettuare una nuova installazione e il cliente non pagherà la manodopera. E per i ricambi rigenerati? In questi casi sono da ritenersi validi gli stessi principi esposti per i ricambi nuovi. Ricorda infine che solo previo consenso del proprietario, è possibile ridurre la garanzia a un anno. Abbiamo parlato spesso della manodopera dell’autoriparatore. Un tema di grande interesse è la garanzia sulla manodopera. Ricordiamo che per il Codice del consumo la prestazione d’opera di un autoriparatore è equiparata a un bene di consumo. Riparazioni E Garanzie Sulla Manodopera Sapevi che vendere la nostra manodopera di professionisti dell’autoriparazione equivale a vendere un bene di consumo? La disciplina della garanzia sui beni di consumo prevista dal Codice del Consumo si applica, infatti, anche alle manutenzioni come previsto dal Decreto legislativo 206 del 6/9/2005 (Direttiva Europea 99/44) . Proviamo pertanto a rispondere a un quesito che molti colleghi si pongono: quanto dovrebbe durare la garanzia dovuta per legge in rapporto alla prestazione d’opera: 12 o 24 mesi? Visto che, come anticipato, la prestazione d’opera di un autoriparatore è equiparabile a un bene di consumo, la garanzia sulla manodopera dovrebbe durare 24 mesi dalla data di consegna della vettura riparata come previsto dall’attuale normativa. Anche in questo caso, ricorda che la garanzia può essere ridotta a 12 mesi su componenti usati, revisionati o riassemblati solo attraverso un accordo esplicito sottoscritto e firmato anche dal proprietario del veicolo. Riparazione Terminata, Cliente Soddisfatto I lavori di manutenzione o riparazione sono terminati. A questo punto è sempre necessario rilasciare: Regolare ricevuta fiscale Documentazione dei lavori effettuati con la dichiarazione relativa alla qualità dei ricambi utilizzati Copia della scheda di accettazione firmata dal Riparatore e dal Cliente. Con tale documentazione verrà sancito il diritto alla garanzia in seguito alla manutenzione da parte dell’officina indipendente. Questa è un’ulteriore tutela per il cliente che potrà richiederci, qualora fosse provato un problema relativo al lavoro effettuato, di farci carico a nostre spese della risoluzione del problema. Naturalmente saremo ritenuti responsabili del difetto di conformità contrattuale solo dopo che tale difetto verrà esplicitato in una documentazione del Venditore, della Casa Madre o dell’Officina Autorizzata. Ricorda che il cliente può contestare il tuo lavoro eseguito entro 60 giorni dalla scoperta del difetto. E che, repetita iuvant : Il termine di garanzia per riparazioni e sostituzioni secondo il Codice del Consumo è pari a 24 mesi (2 anni). Chiudiamo il nostro breve viaggio con una domanda che – se fate questo lavoro – sicuramente vi sarete posti almeno una volta nella vostra vita professionale: se il cliente non mi paga posso trattenere la sua auto? Diritto Di Ritenzione: Perché è Sempre Rischioso Trattenere L’Auto Del Cliente Inadempiente Questo è un argomento molto delicato e dibattuto anche se una strada per noi Autoriparatori è stata tracciata dalla sentenza della Corte di Cassazione del 15 novembre 2016, ma andiamo con ordine. Innanzi tutto è necessario specificare che, anche se il riferimento non è al Codice penale e al reato di appropriazione indebita, qualora un ipotetico Autoriparatore decidesse di trattenere un’auto nella sua officina commetterebbe sicuramente un illecito civile. Un illecito pertanto da accertare davanti al Giudice civile. Questo naturalmente se l’ipotetico Autoriparatore in questione non tentasse di noleggiar o addirittura rivendere il veicolo. Va da sé, che in questi casi, simulandone la proprietà si tornerebbe al Codice penale e all’appropriazione indebita. Tornando alla sentenza emessa dalla Corte di Cassazione possiamo dire che è a favore del meccanico che ha trattenuto nella sua officina una vettura dopo alcuni interventi al solo fine di far valere il diritto di ritenzione e nessun’altra facoltà del proprietario. La Cassazione sostiene che il fatto non sussiste dopo che vi erano state una sentenza in primo e secondo grado a favore del cliente insoddisfatto che non aveva pagato le riparazioni e pretendeva la restituzione del veicolo. Naturalmente con questo non si vuole assolutamente suggerire di attuare comportamenti di questo tipo che, in ogni caso, sono da ritenersi illeciti. Nonostante il ragionamento e i principi utilizzati per motivare la sentenza siano un valido esempio a favore dei professionisti dell’Autoriparazione che si trovassero in una situazione analoga, infatti, la sentenza in questione non può assolutamente essere presa ad esempio per attuare pratiche analoghe. Insomma, la motivazione della Cassazione non esonererebbe l’ipotetico Autoriparatore da un eventuale processo e, anche in questo ultimo caso, è sempre meglio essere ben garantiti nel lavoro piuttosto che adottare soluzioni che potrebbero condurvi davanti a un giudice. Approfondimento realizzato da Riparando – Automotive News e Tutorial
  20. salve gente qualcuno sa darmi dritte su come aprire un centro smart sinceramente qui a MT ce ne già uno ma molti vorrebbero non andarci piu e mi stanno chiedendo di fare richiesta come centro smart :-)sapete darmi na drittta
  21. Pierre

    Fiat bravo 2014 mjet con p2084

    Buongiorno mi chiamo Pierangelo, ho 53 anni e sono titolare di una autorizzata Peugeot da circa 18 anni. buona giornata a tutti
  22. non so consigliarti al 100%, posso dirti che tenterei con gli attrezzi non completi, noi abbiamo appena fatto una golf ed essendo molto amici di un'officina autorizzata volkswagen storica della nostra zona, il capo officina ci ha detto che la prima volta ha tentato di farlo con tutta l'attrezzatura fornita da vw e l'auto non è neppure partita e ci ha consigliato di usare gli attrezzi che tu nomini. Così abbiamo fatto e non abbiamo avuto nessun problema, sia sulla auto benzina che sulle auto a metano, non abbiamo cambiato il variatore però. Se non sono stato abbastanza chiaro chiamami, 0457102890. ps. siccome sono curioso, chi altro si è imbattuto nella distribuzione di queste vw? Come hanno fatto o risolto?
  23. El mecanic

    Sabbiatura del pistone

    CDR officina autorizzata Goldoni per la Sicilia 😁
  24. Viene effettuato tramite portale Ford Etis ma devi essere un officina autorizzata o con passthru e una registrazione speciale che si paga una tantum di 250 + iva se non erro . Si usa il codice che ti rilascia la vettura si compila sul portale etis con num telaio ed altri valori e il sistema rilascia un outcode di 4 o 6 caratteri da inserire con ids (come un PIN) e fai le funzioni PATS. Ci sono delle app o siti su internet che tramite pagamento di token dovrebbero fornire un servizio simile ma non so se funzionano e se sono legali. La cosa piu facile se hai qualche collega in ford che ti da i contro codici da inserire in tempo reale.
  25. Cos'è nello specifico e cosa occorre fare per poterlo utilizzare. Il tecnico meccatronico conosce bene quanto sia importante, il più delle volte indispensabile, l’uso di una strumentazione diagnostica per svolgere con professionalità il proprio lavoro. Gli strumenti che utilizza sono spesso più di uno, questo per avere a disposizione un set di procedure e funzionalità diagnostiche maggiore possibile in modo tale da far fronte alle problematiche tecniche, specie di natura elettronica, che sulle vetture moderne possono essere davvero tante. Ma, alle volte, anche due o più strumenti non sono sufficienti e l’autoriparatore si trova impantanato tra dubbi ed inesorabili perdite di tempo. Uno strumento sicuramente potente a cui egli può allora affidarsi è una diagnosi in Pass Thru. Una diagnosi di questo tipo supera tutte le inevitabili limitazioni degli strumenti multimarca, soprattutto per ciò che concerne la riprogrammazione delle centraline. Ma non solo, un sistema Pass Thru è in grado di raggiungere ogni nodo elettronico della vettura, quindi eseguire la decodifica completa dei codici guasto e svolgere tutte le procedure, di base ed avanzate, di adattamento, calibrazione ed apprendimento. La diagnosi in Pass Thru è il frutto della normativa Euro 5 che, oltre definire i limiti emissivi, introdusse anche l’obbligo per i costruttori di auto di fornire agli autoriparatori indipendenti la possibilità di disporre delle informazioni e tecnologie necessarie per una corretta manutenzione e diagnosi dei veicoli prodotti, cosa consentita anche nei primi due anni di garanzia legale del mezzo. Per le officine generiche veniva così normato il diritto ad avere accesso sia alle banche dati tecniche del costruttore, sia a poter utilizzare strumenti con standard di comunicazione costituiti dai protocolli SAE J2534 ed ISO 22900, idonei a diagnosticare tutte le ECU delle vetture. In sostanza, tali protocolli sono dei linguaggi universali con cui un’interfaccia diagnostica anche non originale può scambiare dati in maniera bidirezionale con le centraline di ogni automobile di ogni costruttore. Praticamente, il Pass Thru è in grado di tradurre i dati elaborati con i protocolli specifici delle centraline in un messaggio che è interpretabile da un qualsiasi hardware, permettendo la diagnosi e la programmazione flash di ogni centralina elettronica. La Euro 5 impose alle case costruttrici l’obbligatorietà di riprogrammazione delle sole centraline inerenti il sistema antinquinamento (E-OBD) ma, scorgendo possibili e facili business, nel tempo la maggior parte dei brand auto ha scelto di estendere il Pass Thru a tutta l’autovettura. I costruttori hanno però posto anche alcune restrizioni, nello specifico per il sistema immobilizzatore e per le programmazioni chiavi, ossia per quei sistemi che possono essere sfruttati malevolmente per il furto del veicolo. Per colmare questo svantaggio, l’officina si può «accreditare», ossia ottenere una sorta di «certificazione» da parte del costruttore che qualifichi la propria attività con specificati requisiti di sicurezza ed onestà. Ciò è possibile tramite la registrazione direttamente presso gli stessi costruttori, presentando alcuni documenti che attestino i requisiti di integrità finanziaria e giudiziaria. Oppure effettuando l’iscrizione al «SERMI», ossia l’associazione europea creata per selezionare, approvare ed autorizzare le officine indipendenti all’accesso ai dati inerenti la sicurezza delle autovetture. Tali requisiti vengono determinati attraverso specifiche ben precise, come le ISO 20828 ed ISO 15764. Ma cosa bisogna fare per poter effettuare una diagnosi in Pass Thru? In primis, tale modalità diagnostica è realizzabile solo su veicoli Euro 5 ed Euro 6, a cui vanno aggiunte alcune eccezioni per vetture Euro 4 (ad esempio, Mercedes e BMW). Il passo iniziale è quello di creare un “account” (del tecnico o dell’officina) presso il sito web di ogni costruttore con cui si intende lavorare; per ottenerlo si dovranno avere come requisiti fondamentali una mail valida ed una partita IVA di tipo europeo (intracomunitaria). Si deduce che si dovranno avere tanti account quanti sono i marchi con cui si opererà. Per alcuni costruttori (il gruppo VW, ad esempio), come già menzionato, è obbligatorio ottenere un account di secondo livello per intervenire su dispositivi inerenti la sicurezza e per cui sarà obbligatorio fornire, tra l’altro, copia del certificato penale e dei carichi pendenti delle persone da abilitare a tali operazioni. Come per qualsiasi strumento di diagnosi, è necessario utilizzare un hardware il quale sarà in questo caso costituito da un pc fisso o portatile (ma per praticità e perché dotato di una certa autonomia elettrica è preferibile il secondo) e da un’interfaccia di collegamento con il veicolo (detta anche VCI, Vehicle Communication Interface) che naturalmente deve essere predisposta per il protocollo SAE J2534 o ISO 22900. Il computer deve avere buone caratteristiche HW, ossia contare su un processore abbastanza prestazionale (Core i3 Intel, pari o superiore), una memoria RAM di almeno 8 Gigabyte (per configurazioni migliori almeno 16 Gigabyte), il tutto completato da un hard disk minimo da 500 Gigabyte, l’optimum sarebbe averlo di tipo allo stato solido (sono molto più rapidi). Si possono usare anche hard disk esterni di pari requisiti. Un aspetto fondamentale è la linea internet, è quasi superfluo dire che si ha bisogno di una connessione che assicuri una certa velocità e stabilità; è possibile avvalersi di una connessione Wi-Fi, ma in taluni casi, vedi BMW, per operazioni più complesse (la programmazione) è tassativo collegare il cavo LAN al PC. Il grosso vantaggio del Pass Thru è dato dal fatto che come interfaccia possono essere usate le VCI dei più diffusi strumenti commerciali (Bosch KTS, Hella Gutmann, Texa, Autel ad esempio), tutte già dotate dei protocolli necessari. Tali interfacce vengono impiegate solo come hardware e non vanno usate con il loro SW diagnostico, il quale potrà anche essere scaduto o dismesso dall’officina. Per poter funzionare, però, per ogni VCI che si vorrà utilizzare (di volta in volta si può scegliere quale preferire) si dovranno installare i relativi driver sul computer, come si fa per un stampante. Il software necessario è scaricabile dai siti degli stessi produttori dell’attrezzatura ed è gratuito. Inoltre sono disponibili anche interfacce, non legate ad alcun SW diagnostico, che supportano in maniera completa i protocolli Pass Thru e dalle prestazioni veramente elevate. Tra le altre si possono citare il Cardaq della Drew Technologies e il Passthru+ XS 2G del produttore Actia. Messa a punto la parte HW, lo “strumento” Pass Thru necessita di un SW. La peculiarità risiede nel fatto che si userà quello originale, quindi il tecnico dovrà installare sul PC i programmi di diagnosi dei vari costruttori, i quali sono scaricabili, generalmente in via gratuita, dai portali web di ciascun marchio. È ora evidente come una diagnosi Pass Thru possa superare tutti i limiti di uno strumento commerciale. Se il SW è gratuito, non lo è il collegamento con la vettura. L’ultimo step, infatti, sarà quello di acquistare il tempo d’uso del programma diagnostico, che può essere ampiamente frazionabile: si possono scegliere soluzioni ad ora, giornaliere, settimanali, mensili o annuali. Alcuni costruttori, scelgono invece di vendere un “token” (gettone) temporale, di una certa durata prefissata. L’acquisto va effettuato sempre sul sito del costruttore ed avviene esclusivamente tramite carta di credito di tipo non prepagata. Solo per alcuni brand sono accettate altre forme di pagamento (come ad esempio il PayPal). È bene ricordare che i costi sono assai differenti da marchio a marchio e non esiste un prezzo unico per tutti i costruttori. In definitiva, il meccatronico potrà utilizzare un SW di diagnosi originale tramite una qualsiasi interfaccia purché rispondente ai requisiti Pass Thru, con l’innegabile vantaggio di avere a disposizione (non sempre al 100%, ma comunque quasi completamente) tutte le funzionalità dello strumento delle officine a marchio. Si può parlare, allora, di una sorta di officina indipendente ma allo stesso tempo autorizzata.
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