Vai al contenuto

Cerca nel Forum

Mostra risultati per 'antinquinamento'.

  • Cerca per Tag

    Tag separati da virgole.
  • Cerca per autore

Tipo di contenuto


Forum

  • La Community Autodiagnostic.it
    • Presentati alla Community
    • Tutto su Autodiagnostic
  • Case Auto
    • FIAT FCA
    • BMW - MINI
    • CITROEN
    • DACIA
    • DR Automobiles
    • FORD - MAZDA
    • HONDA
    • HYUNDAI
    • IVECO
    • LAND ROVER - ROVER - JAGUAR
    • KIA
    • MERCEDES
    • MITSUBISHI
    • NISSAN
    • OPEL
    • PEUGEOT
    • PIAGGIO
    • PORSCHE
    • RENAULT
    • SMART
    • SSANGYONG
    • SUBARU
    • SUZUKI
    • TOYOTA - LEXUS
    • VOLKSWAGEN - AUDI - SKODA
    • VOLVO
    • ALTRE CASE AUTO
  • Altre Sezioni
    • AUTO STORICHE E D'EPOCA
    • RACING - TUNING
    • MOTORBIKES
  • Partners Autodiagnostic
    • ASSO SERVICE
  • Formazione e Assistenza
    • FORMAZIONE MECCATRONICI
    • ASSISTENZA DIRETTA
  • Diagnosi Auto
    • DIAGNOSI AUTO, DATABASE E OSCILLOSCOPIO
    • PASS-THRU
  • Informazione e Tecnica
    • INFORMAZIONE E TECNICA
    • ATTREZZATURA OFFICINA
    • RICAMBI - PRODOTTI - PREZZI
    • NETWORK OFFICINE
  • Off-Board
    • VENDO - CERCO
    • OFF-TOPIC
  • Motociclisti's Discussioni
  • MTB e Bici's Discussioni
  • Sport's Discussioni

Gruppi di prodotti

  • Formazione Meccatronici OnLine
    • Specialista in Diagnosi
    • Specialista Veicoli Ibridi ed Elettrici
    • Specialista Climatizzazione
    • Cambi Automatici DIAGNOSI
    • Cambi Automatici REVISIONE
    • Uso Strumenti Diagnosi
    • Giovani e Nuovi Meccatronici
    • Specialista Manutenzione
  • Formazione Online LIVE e LABORATORIO
  • Assistenza Diretta

Categorie

  • Difetti Auto
  • Sezione Legale
  • Community
  • Automotive

Cerca risultati in...

Trova risultati che contengono...


Data di creazione

  • Inizio

    Fine


Ultimo Aggiornamento

  • Inizio

    Fine


Filtra per numero di...

  1. La vettura rallenta su strada con dicitura controllo iniezione e controllo antinquinamento, la vettura ha 50.000km. errori in diagnosi su motore. DTC0420: Guasto funzionale al covertitore catalitico - intermittenza (errore che dopo eliminato non si è ripresentato subito) p.s. è stato sostituito il FAP in garanzia a 30.000km DTC1453: CIRCUITO SENSORE PRESSIONE DIFFERENZIALE FILTRO PARTICELLARE - PRESENTE (errore che si ripresenta subito) è stato cambito il sensore differenziale con uno di marca S.i.D.a.t ma la vettura va peggio di prima. fuliggine calcolata 0.0g pressione particolato a quadro acceso 500hPa pressione particolato al minimo parte dai 480hPa e scende gradualmente a 240hPa
  2. Buon giorno, impianto gpl landi renzo, iniezione indiretta, invece iniezione benzina è diretta, cmq provato un'altro sensore, ma l'errore è sempre uguale, i tubi solo liberi, ho provato la vettura su strada e ho notato che superando i 3000giri usciva la scritta controllare iniezione, sotto i 3000giri la dicitura sullo schermo spariva, percorsi 20km si presentava la dicitura antinquinamento con spia avaria e errore in diagnosi, allora sono rientrato in officina ho tolto la senda lambda più comoda e mi sono aiutato con una sonda/telecamera e ho trovato la sorpresa, catalizzatore completamente frantumato. ora sono 2 le cose, ho non è stato mai cambiato o si è rotto di nuovo. vi aggiorno dopo aver parlato con il cliente per come si vuole muovere visto che la garanzia è finita da poco e la vettura ha solo 50000km.
  3. Per poter rientrare nelle sempre più severe normative antinquinamento, Fca ha riprogettato una nuova famiglia di motori 3 e 4 cilindri benzina turbo, integrando l’iniezione diretta con i sistemi multiair. Il corso permette di conoscerne il funzionamento, eseguire una diagnosi approfondita, ed una ricerca dei guasti sul veicolo.


     
    AGGIORNATO (Gennaio 2021)
    Il Video Corso FireFly è stato aggiornato con l’inserimento della Versione Aspirata Hybrid con variatore di fase ed un alternatore/motore. In questo aggiornamento verranno presentate le differenze tra la versione Fire Fly benzina turbo e la versione Hybrid.

    Durata del Video Corso: 6/8 ore

    Il Video Corso di Formazione acquistato sarà sempre tuo, potrai vederlo quando e quante volte vorrai.

    Hai visto il Video Corso e hai qualche domanda? Nessun problema potrai metterti in contatto diretto con il Formatore.

    VIDEO COME FUNZIONA E COME SI CONTROLLA

    • Circuito lubrificazione
    • Iniettore in accelerata
    • Circuito bassa pressione
    • Circuito alta pressione
    • Controllo accensione
    • Controllo iniettore
    • Circuito raffreddamento
    • Funzionamento Multiair
       

    SEGNALI OSCILLOSCOPIO

    • controllo accensione.psdata
    • controllo_circuito_alta_pressione.psdata
    • controllo_iniettore.psdata
    • controllo_lin_alternatore.psdata
    • controllo_pompa_acqua_elettrica.psdata
    • controllo_pompa_benzina.psdata
    • controllo_pompa_olio_elettrovalvola.psdata
    • controllo_sonda_lambda_b1.psdata
    • aspirazione_e_scarico_ina_avv._non_parte.psdata
    • comando_ventola_motore.psdata
    • compressione_motore_acceso_wps_1_cil.psdata
    • compressione_wps_1_cilindro_non_parte.psdata
    • compressione_wps_cil_1_e_multiair.psdata
    • controllo_multiair_e_pressione_collettore_wps.psdata
    • fase_distribuzione.psdata
    • controllo_pompa_alta_pressione.psdata
    • potenziometri_farfalla_acceleratore_e_motore.psdata
    • controllo_valvola_multiair.psdata
    • controllo_pompa_alta_pressione.psdata
       

    COME COLLEGARE L'OSCILLOSCOPIO

    •  controllo pompa benzina.jpg
    • controllo_iniettore_cil1_da_centralina.jpg
    • controllo_accensione.jpg
    • controllo_sonda_lambda_b1.jpg
    • controllo_sensore_di_pressione_differenziale.jpg
    • iniettore_cil_1_tensione_e_corrente.jpg
    • sensore_pressione_rail.jpg
    • sensore_pressione_prealimentazione.jpg
    • corrente_iniettore_e_regolatore_di_pressione.jpg
    • controllo_aspirazione_e_scarico_in_avviamento.jpg
    • potenziometro_farfalla.jpg
    • compressione_a_motore_acceso.png
    • compressione_wps_1_cil_motore_avviato.png
    • compressione_in_avviamento.png
    • controllo_valvola_multiair.bmp
    • giri_e_fase.jpg
    € 130,00 iva esclusa
  4. peppino mibtel

    Nuovi motori Jtd con 5 candelette

    .... le porcherie sono soprattutto la estrema ipocrisia con la quale si enfatizzano dispositivi che quantitativamente hanno risultati ridicoli quando non estremamente negativi (appunto le Wilcoyotate perchè come il buon Willy si ci inventa delle idiozie totali, quelle automotive però non ricascano su chi le ha inventate e implementate ma sul povero ingenuo di turno che superficialmente è convinto della loro efficacia) esempio classico la cinghia a bagno d'olio .....Wilcoyotata per eccellenza...... tieni presente che nel computo totale le emissioni in % sono di per sè una visione distorta, aumentando come descritto prima il numero innanzitutto, la massa totale, la cilindrata - anche qui mooolto ingenuo chi crede al downsizing basato sui cc paragonando aspirati e sovralimentati suuuuu - gli attriti in genere (spingi a mano in officina una utilitaria del post precedente e poi un carro armato attuale daiiiiii) in realtà il grosso passo c'e stato già trent'anni fa con i catalizzatori certo ma da lì in poi l'aumento di cui sopra nelle aspettative totali supera di gran lunga le risibili differenze tra i vari step euro quanto vuoi, in sostanza reale le emissioni aumentano necessariamente con buona pace come detto più volte degli ingenui ai quali l'ingenuità fa molto comodo..... nessuno vuole mettere la retromarcia ovviamente (sottoscritto compreso, come detto è onestà intellettuale basata su un ragionamento che va un pò oltre la patinatamente speculativa enfasi automotive) ci sono cresciuto in officina Alfa Romeo e perdipiù qui da noi c'è la A26 quindi autostrada a 3 corsie che in un niente fa dislivello di 500 mt tradotto: due pistoni bucati a tempo, quattro valvole di scarico bruciate tutte insieme insomma la mano della signora detonazione la conosco, ricordo una Alfa 90 a cui non abbiamo mai cambiato l'olio........ sai perchè????...... perchè prima della scadenza aveva già bucato un pistone........., se non succede più oggi è certo per progresso tecnologico ma non c'entra l'antinquinamento con i sensori di detonazione e con gli enormi vantaggi di lavorazioni meccaniche e resistenza dei materiali rispetto ad allora ti ricordo scusa in materia di introiti economici che......in quei tempi..... non c'era l'equazione 1 spia= 1000€ tipica dell'Adblue o l'olio degradato in 3000 km del dpf.....la egr(alta&bassa)....il sensore Pm, le sonde Nox, quelle insvitabili di temperatura dpf, tanto x stare in materia con il topic....le candelette..... si svitavano senza problemi...... hai voglia......per fare quella cifra di puntine condensatore calotta cavi candela filtro benzina carburazione .....ce ne voleva assai.....(per l'esempio dei pistoni e valvole di sopra erano vetture della Polizia Stradale) tra 15 anni considerando che, Commissione Europea o meglio Commissione Marziana che a quel punto sarà tornata su questo pianeta, le endotermiche saranno ancora in produzione ci saranno introiti ancora maggiori per l'antinquinamento sempre + restrittivo blindato e controllato certamente e le realtà di riparazione non saranno molto diverse da ora dato che aumenta da sempre l'aspettativa e l'utilizzo dei veicoli con i relativi interventi necessari in senso lato motore sospensioni freni frizioni insomma non mancherà di sicuro il lavoro certo chi lavorerà come sempre dovrà aggiornarsi per stare in piedi ma questo è da sempre e non solo nel nostro settore
  5. per capire il meccanismo di questa innovazione occorre avere la pazienza di mettere insieme diverse particolarità. fiat e alfa sono insieme e vogliono sviluppare un motore (il bamiglia B) che sarà usato da enrambi ma con qualche caratteristica identitaria il motore alfa avrà la doppia accensione ma dovrà essere costruito con le attrezzature di fiat che la doppia accensione non ce l'ha. quindi una candela è centrale (come Fiat) la seconda...... dove ci sta.....ma non ci sta, non c'è posto. Si mette in un angolino alla periferia del cilindro e con una candela piccola. un motorista direbbe che è una bestialità ....ma si fa, la faccia del twin spark è salva. solo che fin che funzionano entrambe le candele tutto ok, se funziona solo la centrale tutto ok, se funziona solo la laterale la combustione è un casino con residuo consistente di idrocarburi. il problema tecnico più pesante nei confronti delle norme antinquinamento è far riscaldare il catalizzatore a 300°C nel minor tempo possibile ( critico perchè il cat è lontano, sotto pavimento).. a quel tempo si scalda in 100-120 sec. se sbagli di poco vai fuori norma. Ma è noto che se al catalizzatore arriva miscela con benzina poco bruciata, questa si incendia nel catalizzatore e lo scalda velocemente. chi può fare questo lavoro "sporco"? una accensione con la sola candela laterale. bastano pochi secondi al momento giusto come si fa? via centralina motronic Me7 al momento giusto si spengono le 4 candele centrali (si ferma il comando bobina) ed il motore funziona pochi secondi (circa 20) con le sole laterali, produce un extra riscaldamento catalizzatore e poi via, tutto torna normale. Fiat tentò di farne un brevetto, ma non fu accettato perchè, sembra, era utilizzato da NSU su un motore wankel anni '60, certamente per tutt'altro scopo( non aveva neanche il catalizzatore) non è una novità in casa alfa: già da anni sia sui boxer che sui 4 in linea di 75 e 145 si faceva una azione simile ma basata sulle mappature di anticipo, imponendo un sostanzioso ritardo accensione per scaldare il catalizzatore velocemente, ma l'operazione era lunga, durava 100 -120 secondi e già qualche cliente se ne lamentava. come si vede qualche idea ce la avevamo....
  6. Ho vissuto anch'io una esperienza del genere, ormai tanti anni fa. Ho sviluppato una idea originale che consentiva di superare le normative di antinquinamento. Erano i tempi di euro2 , ci si preparava per euro3 con vista su euro4. Parlo del motore twin spark della 156, sfruttando una "anomalia" della camera di scoppio del motore twin spark, riuscivo a mandare in temperatura il catalizzatore in pochissimi secondi ( circa 60 invece dei circa 100 sec del normale, ma era fondamentale). Era tutto pronto anche il software Bosch, per cui si faceva a costo 0 (era solo software), e Fiat fece anche le pratiche per un brevetto. Poco tempo prima di andare in produzione Fiat non ebbe il coraggio di accettarlo e non approvò l'intervento. Si era in grado di fare euro 4 con quasi 2 anni di anticipo sui metodi tradizionali. Credo che nelle centraline Me7.3 della 156 ci sia ancora dentro il software ma non attivato. Se a qualcuno interessa poi posso spiegare il funzionamento di questa "anomalia". Come avete già osservato Fiat poche volte è stata coraggiosa con le innovazioni.
  7. Saluti a tutti. intervengo su questo argomento anche perchè coinvolto dall'amico Carlo (peppino mibtel). sono stato in dubbio fino ad ora se intervenire perchè sono rimasto impressionato dalla quantità di anomalie riportate riguardo questo componente che ha fatto la storia dell'alfa romeo e dei suoi più importanti motori. Direi che si merita anche di sottolineare qualche pregio. Nasce verso la fine degli anni 70, con una applicazione per il motore 2000 con iniezione meccanica per il mercato USA. la prima versione era con camera ad olio e scorrimento in uno scanalato elicoidale (come gli ultimi) ma con un comando meccanico, che scaricava l'olio attraverso lo spostamento di una massa centrifuga,(simile a quelle degli spinterogeni) posta in testa all'albero a camme. A quei tempi non c'era elettronica sui motori, funzionavano con un filo solo. Già sulla alfetta motronic era stato introdotta una elettrovalvola comandata da centralina con comando on-off in testa alla camme. Iniziava l'era delle centraline elettroniche ed un filo era dedicato a quello. Così è stato per tanti anni fino alla fine di 145 e 156 con l'elettrovalvola spostata sul collettore aspirazione. Nota a margine: qualcuno ha parlato dell'introduzione di una valvola non ritorno sul condotto olio negli anni 90. la valvola era introdotta non per il variatore ma per mantenere piene le punterie idrauliche durante le soste. perchè si è sentita l'esigenza di "inventare" questo marchingegno? I motori alfa romeo anni 70 erano apprezzati per le prestazioni che avevano con i 4 carburatori, quindi 1 farfalla per cilindro. Con l'avvento delle norme antinquinamento e l'iniezione elettronica, fu quasi obbligatorio passare al monofarfalla, con conseguente impossibilità di usare le fasature camme che avevano fatto apprezzare le prestazioni.( il minimo doveva essere a circa 1200 1400 GIRI/1, impresentabile). Per recuperare prestazioni si pensò di fare una fase di montaggio camme buona per il minimo e poi un dispositivo che cambiasse la fase appena possibile (1700 iri/1) per fare una fase prestazionale. All'inizio non sembrava che ci fossero particolari problemi di rumore che sono apparsi negli anni successivi. A mio parere è dovuto anche al cambiamento degli oli motore. Fino agli anni 70-80 era normale usare oli tipo 15W50 o 20W50, oggi sono in campo oli 0W30, e per un dispositivo a olio fa la differenza. Nel complesso col variatore di fase gestito in modo più o meno complesso attraverso l'elettronica, le prestazioni sono state recuperate bene e devo dire grazie al variatore se si sono raggiunti i limiti di emissioni inquinanti previsti dalle norme euro 3 ed euro 4 grazie al benefico effetto nella riduzione delle emissioni di NOx (ossidi di azoto) Altri costruttori si sono dovuti inventare sui motori benzina dei sistemi egr per abbattere gli ossidi di azoto, in alfa romeo l'egr era automatico col variatore di fase.
  8. Per la mancanza di acqua in vaschetta, ho eseguito tutte le varie prove possibili ed il livello a distanza di giorni è rimasto identico, sostituita pompa con il suo sensore e tutta la distribuzione. Per l'errore sul sistema antinquinamento era ostruito il radiatore egr bassa pressione, sostituito Per la perdita sostituito il tubo ad blue che arriva all'iniettore.
  9. peppino mibtel

    Nuovi motori Jtd con 5 candelette

    la dinamica base non cambia: supporto all'innesco in camera di scoppio del motore con accensione per compressione, certo nessun dubbio sul fatto che le candelette odierne siano molto diverse da quelle degli albori ma il lavoro che fanno non cambia più di tanto per l'avviamento queste moderne in più funzionano anche in post avviamento ma sono proprio funzioni secondarie legate (come quelle della Co2) più al ciclo di omologazione che alla sostanza dell'oggettivo di quantità emissioni come tutti i dispositivi antinquinamento per poco in + ci sono complicazioni e costi economici elevatissimi, il tutto senza considerare minimamente le uniche vere vie per diminuire le emissioni inquinanti e climalteranti degli autoveicoli (un dowszing reale non le porcherie odierne) che ovviamente è impensabile per motivazioni commerciali (aspettativa e approccio del prodotto nell'emotività dell'acquirente) come sopra lavorano parecchio ma il risultato è minimo non certo importante sul totale emissioni, per il sw ovvio che è pirateria pura
  10. Con la sigla EA211 EVO viene identificata l’evoluzione dei motori benzina della serie EA211, sia a tre che a quattro cilindri, con cilindrate da 1,0 fino a 1,5 litri. Trattasi di motori utilizzati sui veicoli di tutto il gruppo VAG, compresa l’applicazione sulle vetture mild hybrid (MHEV). La gamma EA211 è stata introdotta nel 2011, con motori 1,0, 1,2, 1,4 e 1,6 che ottemperavano alle normative anti inquinamento EURO 6 C. A partire dal 2016, è stata introdotta la gamma EA211 EVO con motori 1,0 e 1,5 per aderire, inizialmente, alle normative EURO 6D Temp e poi alle attuali EURO 6. Sono motori con distribuzione a cinghia e non più a catena. Nei motori 4 cilindri della famiglia EA211 EVO sono state impiegate nuove tecnologie per ottemperare alle normative antiinquinamento, come ad esempio monoblocchi in alluminio di tipo open deck, canne cilindri realizzate con materiali di riporto con processo al plasma (tecnica APS), combustione a ciclo Miller (motore 1,5 96 kW), aumento della pressione di iniezione fino a 350 bar e l’applicazione di un filtro GPF. Ma, tra le caratteristiche più rilevanti, tali motori necessitano di una “messa in fase” molto specifica, che rende l’operazione non più di tipo convenzionale. Le normative antinquinamento di omologazione del veicolo impongono che il motore funzioni sempre entro certi parametri di combustione ben stabiliti, con una tolleranza molto bassa. Per cui la fase motore deve essere assolutamente precisa e deve necessariamente lavorare nei limiti imposti dal costruttore. Giro cinghia di distribuzione Legenda PAM: Puleggia albero motore PG: Puleggia guida T: Tenditore ACS: Albero a camme di scarico ACA: Albero a camme di aspirazione Volkswagen afferma che la cinghia è esente da manutenzione, allora perché prestare attenzione a questa procedura? Contestualmente, il costruttore dichiara che la cinghia va invece sostituita in caso di uso gravoso della vettura, per fare un esempio nell’impiego in circuiti cittadini che corrisponde, quindi, alla situazione di migliaia di veicoli. L’intervallo viene fissato a 120.000 km. Allora la cinghia va cambiata, eccome! La procedura viene svolta in due fasi, una meccanica, che poi è quella tradizionale ed una elettronica, tramite l’uso di un kit strumentale specifico realizzato da VAG atto alla regolazione dinamica degli alberi a camme rispetto all’albero motore; queste strumentazioni sono raccolte in un unico tool denominato VAS 611007, costituito in particolare da goniometri digitali ed una interfaccia di collegamento ad un computer. Con tale strumentazione è possibile anticipare o posticipare gli assi a camme rispetto al punto 0 della messa in fase statica (meccanica) con una precisione pari ad 1/10 di grado! Kit messa in fase VAS 611007 La strumentazione riportata in figura è applicabile sul 1,5 l ed eventualmente anche sul 1,4 l. Per le motorizzazioni 1,0 e 1,6 l è necessario impiegare un kit di integrazione VAS 611007/18 contenente un castelletto di supporto sensori e perni di collegamento specifici. Ma se la messa in fase viene fatta solo meccanicamente, senza usare la strumentazione vista, cosa succede? Inizialmente il motore funziona in maniera regolare, senza mostrare alcun problema. Ma sarà facile che il cliente, dopo 500 – 600 chilometri percorsi, tornerà in officina con la spia MIL accesa e con il motore in funzionamento di protezione. Con una distribuzione non perfettamente in fase, seppur di poco, la centralina iniezione adatta la carburazione ma rapidamente finisce con l’andare oltre i limiti imposti, come detto molto stretti. Da qui l’accensione della spia iniezione e il motore in recovery. Messa in fase Il tecnico dovrà dapprima eseguire la messa in fase meccanica. Brevemente, si deve allineare la tacca sulla puleggia albero motore con quella sul basamento (pistone 1° cilindro al PMS), inserendo poi un perno di blocco nell’apposito foro (chiuso da una vite) vicino alla pompa dell’olio. Sarà il perno di appoggio di uno dei contrappesi dell’albero. Si passa a rimuovere la puleggia (tramite l’apposito attrezzo) ed il carter, mentre non ci sono dime di blocco per gli alberi a camme: il tecnico dopo aver rimosso il blocco pompa acqua/termostato dall’albero a camme di scarico ed il tappo in plastica albero a camme di aspirazione, deve assicurarsi, una volta bloccato l’albero motore al PMS, che le cave riportate sui codoli degli alberi a camme siano parallele al piano inferiore della testa. Posizionamento alberi a camme Quindi togliere la vecchia cinghia e montare quella nuova partendo dalla puleggia albero motore, proseguendo sulla puleggia di guida, sulle due pulegge alberi a camme ed infine sulla puleggia tenditore (senso antiorario). A questo punto inizia la fasatura elettronica, adoperando il kit prima descritto. Verificando che il 1° cilindro sia ancora al PMS e che le cave degli alberi a camme siano in posizione orizzontale, si vanno ad inserire i due canotti di collegamento alberi-sensori, rispettando i colori: - Blu albero a camme aspirazione; - Rosso albero a camme scarico. Con una chiave a brugola da 4 mm bloccare i due canotti agli alberi a camme. Inserimento canotti di blocco su alberi a camme Installare ora la torre porta sensori (castelletto), avvitando i due bulloni evidenzianti in figura, assicurandosi che i perni dei sensori entrino nelle cave di accoppiamento. Installazione supporto sensori angolari Successivamente avvitare i tappi di chiusura rosso e blu, in modo da mandare a contatto i canotti contenente i sensori verso la testa. Inserimento tappi di chiusura Il kit è comprensivo di un software per la visualizzazione dei valori angolari degli alberi a camme, che è da installare su PC. Fatto questo, si collega la strumentazione al computer tramite USB; dopodiché si rimuove il perno di blocco dell’albero motore e lo si ruota di circa 45° in senso antiorario. Con questa rotazione antioraria, sul monitor del PC verrà visualizzato lo spostamento angolare degli alberi a camme (i valori mostrati sono a titolo di esempio): Posizione angolare alberi a camme Ora si deve reinserire il perno di blocco e portare di nuovo l’albero motore a battuta. Leggendo sul software gli angoli degli alberi a camme, difficilmente si avranno i valori costruttivi. Ad esempio, per il 1,5 l devono essere: Aspirazione -0,3° ± 1,2°; Scarico +1,1° ± 1,2°. Si dovrà allora procedere a settare manualmente la corretta posizione. Per fare ciò, rimuovere il coperchio dei due alberi a camme, con l’apposito attrezzo bloccare le pulegge ed allentarne poi le viti di serraggio. In tal modo, l’operatore sarà in grado di ruotare a manualmente gli alberi a camme per il giusto posizionamento. Infatti, per rientrare nella tolleranza voluta dal costruttore, si ruoti a mano (o con l’aiuto di una chiave esagonale) una alla volta ciascuno degli alberi, osservandone la posizione sul monitor. Raggiunto l'obiettivo, si avviti il freno del sensore per non far ruotare l’albero stesso. Regolazione alberi a camme e blocco sensori Infine, con gli alberi in posizione, andranno serrate alla dovuta coppia le due pulegge. Per controllo, ruotare l’albero motore di due giri in senso orario. I valori angolari degli alberi a camme devono naturalmente rimanere in tolleranza. Solo osservando tale procedura si avrà la certezza di avere un motore correttamente in fase. Esempio di regolazione (solo albero a camme di aspirazione)
  11. peppino mibtel

    [Daewoo Matiz 06/2001 800cc F8cv 38Kw Benzina] P0141 riscaldatore sonda lambda

    per cominciare a discriminare efficacemente guarda che omologazione antinquinamento ha e se la centralina ha il protocollo eobd
  12. peppino mibtel

    [Ford Transit connect 08/2020 1499cc Z2GA 73Kw Diesel] Errori P2002 e P20ee

    scusa oggi non ci pensavo ma è giusto o meglio è logico in quanto il valore ppm (parti per milione) indica il livello di Nox prodotti e mi sa che lo stima non lo misura a questo punto direi a buona ragione ovvero essendo gli stessi direttamente proporzionali alla temperatura di combustione è ovvio che ricevendo un segnale in ingresso di 800 C° gli Nox prodotti andrebbero alle stelle solo che non torna il fatto delle due criticità contemporanee pur essendo due impianti ubicati entrambi nella linea di scarico e dedicati all'antinquinamento la condizione di cui sopra non vedo perchè debba far salire la stima dell'intasamento a meno che........ se centralina percepisce un (falso) livello di temperatura molto + elevato del reale potrebbe (ripeto potrebbe sto ragionando come si ragiona alle 23,30 di una gelida sera di gennaio.....) dare per scontato che la rigenerazione sia autonoma (a quel livello il particolato da solo senza lanciare la rigenerazione brucerebbe, non ci sarebbe bisogno di lanciarla stà rigenerazione -alias ".....ritenta..... sarai + fortunato...." quindi riproviamo quello che non è bruciato la prima volta brucerà la seconda, pochi sanno che il dpf è un brevetto della stessa società che produce i Boeri ovvero i gustosi cioccolatini con la celeberrima scritta all'interno dell'incarto...... con 800C° non ci sarebbe bisogno di lanciare la rigenerazione ma non essendoci in realtà 800C° il particolato non brucia e dopo un pò alla prima accelerata con innalzamento di carico motore il livello di pressione differenziale fa validare dtc P2002
  13. Problematica presente anche su Clio GPL .......... Per recuperare gli adattativi , causare dei guasti importanti per l'antinquinamento e poi fare cancellazione più volte con protocollo eobd ., a volte funziona...,....su Ford resterà un P1000 in memoria non cancellabbile che andrà via spontaneamente appena riapprende i parametri di ciclo guida nel piazzale dell'area industriale............e probabilmente gli adattativi rientrano anche
  14. In questo approfondimento ci occuperemo del Sistema SCR del Gruppo FCA insieme ai tecnici Riparando analizzandone caratteristiche, anomalie e ripristini particolari. Siete pronti? Down sizing e Green: i nuovi motori diesel Un motore diesel moderno non è lontanamente paragonabile a quello che veniva realizzato solo qualche decina di anni fa. In primis per le prestazioni che è in grado di assicurare. Le potenze e i valori di coppia motrice raggiunti da questi propulsori sono notevoli, anche e soprattutto se rapportati alle cilindrate contenute di cui dispongono, in linea con il trend del così detto “down sizing” dei costruttori. In aggiunta a queste prestazioni di tutto rispetto, sono anche motori particolarmente “green”, con tassi di emissione degli inquinanti bassi, specie per PM10 e NOX (ossidi di azoto), che sono le due sostanze più pericolose e dannose per l’uomo e l’ambiente. I bassi valori raggiunti sono senz’altro il risultato di un percorso di miglioramento imposto da un crescente grado di severità delle normative antinquinamento, specie con l’avvento della Euro 6. Euro 6 D-temp: da NEDC a WLPT a RDE L’attuale norma in vigore Euro 6 D-temp abbandona il vecchio ciclo di guida NEDC – New European Driving Cycle per utilizzare il nuovo e ormai noto ciclo WLTP – Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure, più aderente al reale uso della vettura. Per rendere ancor più significativo il ciclo di omologazione, la Euro 6 D-temp impone di tenere in considerazione anche i valori ottenuti con un altro ciclo di guida denominato RDE – Real Driving Emission, ossia le emissioni inquinanti misurate sul veicolo direttamente durante l’impiego su strada. Tutto ciò vale naturalmente sia per i motori benzina che per i diesel. Per raggiungere questi traguardi i motori sono diventati ancor più complessi per via del sistema di abbattimento degli inquinanti. E questo aspetto è, forse, maggiormente vero per i motori a gasolio. Ne sono una chiara prova i nuovi 1.3 e 1.6 Multijet del gruppo FCA, tutti ovviamente rispondenti alla normativa Euro 6 D-temp. I motori rimangono quasi inalterati nei loro sistemi di aspirazione, iniezione e sovralimentazione, mentre adottano un sistema di scarico e trattamento dei gas esausti completamente rivoluzionato e, per cui, inedito. Il Sistema SCR del Gruppo FCA La principale caratteristica è quella di impiegare un sistema SCR per l’abbattimento degli ossidi di azoto piuttosto articolato, gestito da una centralina indipendente da quella motore. Ciò si traduce in una linea di scarico dall’uscita dei gas dal collettore fino al silenziatore costituita da ben 12 elementi differenti e in un impianto di adduzione dell’AdBlue con serbatoio, pompa, riscaldatori e pompa specifica per il raffreddamento a liquido dell’iniettore dell’urea. Ai componenti riportati nell’elenco, vanno aggiunti tre diversi catalizzatori, ciascuno con un compito preciso. Vediamo insieme il loro ruolo prendendo come riferimento la direzione di avanzamento dei gas di scarico. Il Ruolo dei tre catalizzatori Il primo di essi è un kat ossidante tradizionale, mentre la vera particolarità sono gli altri due. Vediamoli insieme: Quello denominato SCRF è un elemento doppio, all’interno del componente viene alloggiato: prima un kat riducente specifico per il sistema SCR, lavorante quindi con l’additivo AdBlue e poi, subito in cascata, un filtro per il particolato DPF. Tale soluzione, che è diversa da quella di altri costruttori dove generalmente il DPF è posto prima del kat SCR assicurerebbe, secondo i tecnici FCA, un miglior tasso di conversione dei NOX. Si ricorda che nel kat riducente, a partire da temperature attorno ai 230 °C, avviene una conversione chimica che, combinando gli ossidi di azoto dei gas di scarico con l’ammoniaca (NH3) presente nell’urea, restituisce azoto libero (N2) e vapore acqueo (H2O). La funzione del terzo catalizzatore L’ultimo dei su citati componenti è sempre un kat riducente, anch’esso specifico del sistema SCR, ma di tipo “passivo”. La sua funzione? Convertire in sostanze non nocive (ovvero azoto libero e vapore acqueo) l’eventuale ammoniaca residua presente nei gas di scarico dopo il passaggio all’interno del kat precedente dove può accadere che l’ammoniaca utilizzata per la conversione degli ossidi di azoto sia in eccesso e, quindi, debba essere eliminata. L’impianto, inoltre, sfrutta due sonde NOX. Dove sono situate le due sonde NOX... Una sonda è situata a monte del primo kat l’altra sonda a valle del kat passivo, un sensore di particolato che è un vero e proprio misuratore di fuliggine nel gas di scarico. ...e la centralina elettronica del Sistema SCR La centralina elettronica di gestione del sistema SCR è una Continental e può essere montata in punti differenti a seconda della vettura. Ad esempio? Sulla Jeep Renegade è posta dietro il rivestimento laterale sinistro del bagagliaio posteriore. Nella 500X, invece, è ubicata esattamente nella parte opposta, ossia dietro il rivestimento laterale destro. La centralina è particolarmente sensibile ai cali di tensione che si possono originare per uno dei seguenti motivi: Cattivi contatti Scollegamento Scarsa efficienza della batteria Oppure, come avviene in molti casi: Se si ha la necessità di scollegarla per effettuare alcuni lavori sulla vettura. Codice Guasto P2BAF: ripristino strategia attiva Questo aspetto può avere, come conseguenza, la generazione di un codice guasto alquanto singolare: P2BAF: SCRM ripristino strategia attiva Il codice viene generato direttamente sulla ecu del sistema SCR che viene denominata nello strumento di diagnosi come DCU, ossia Dosing Control Unit. Il guasto è esclusivamente di natura software e non viene causato da un reale problema ad alcuno dei componenti del sistema SCR. In questi casi la spia MIL si accende e appare il messaggio: “Far controllare sistema AdBlue” E il guasto non si cancella fintanto non si procede con l’eliminazione della problematica. Ecco come fare. Risolvere anomalie sistema SCR: segui le nostre indicazioni Innanzitutto occorre: Accertarsi che il P2BAF sia l’unico codice guasto rimasto attivo. Se ve ne fossero altri è necessario provvedere prima all’eliminazione di questi e delle loro cause. Successivamente: Entrare in comunicazione con la centralina DCU e Monitorare lo stato attivo o non attivo di ciascuna delle voci “stato monitoraggio strategia x”, rilevando quale sia marcato come “non attivo”. I cali di tensione generano nella centralina SCR la perdita di uno o più di questi parametri che quindi induce la comparsa del codice errore P2BAF. In base a quale delle otto voci “STATO MONITORAGGIO STRATEGIA” sia marcata come “NON ATTIVO”, si dovrà eseguire una delle seguenti procedure: 0 oppure 6 > mantenere la vettura in moto per 1 minuto 1 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 5 minuti 2, 3 oppure 4 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 20 minuti 5 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 35 minuti 7 > guidare la vettura per almeno 10 minuti percorrendo 5 km con guida dinamica (frenate e accelerazioni), così da far muovere l’urea all’interno del serbatoio. È bene evidenziare, infine, come suggeriscono i tecnici che: le procedure presentate non sono di solito indicate dallo strumento di diagnosi e, per quanto possano risultare insolite, sono effettivamente risolutive del guasto menzionato. Approfondimento realizzato da Riparando – Automotive News e Tutorial
  15. nel grafico non hai messo il regime motore che non è stabile vedendo il primo filmato (da 799 a 954) instabilità che può giustificare la fascia di oscillazione pressione carburante obiettiva e misurata, mettendo insieme le logiche oggettive visibili (tra i quali anche il lavoro del corpo farfallato direi con la pressione da 888 a 951 mbar) con i sintomi descritti (puzza, consumo - a proposito ma quanto consuma?) considerando anche la voce della massa di fuliggine livello 2 raggiunta concordo con la criticità dei dispositivi antinquinamento ma prima del dpf, il quale ovviamente essendo l'ultimo anello della catena si sobbarca gli oneri di formazione particolato che si generano nell'intero ciclo, osserverei la/e famigerata valvola egr di cui una disfunzione può stare perfetta come genesi di irregolarità rotazione puzza allo scarico sovraformazione di particolato con gli effetti relativi sul filtro sottopressione gas e relativi effetti sulla mancata spinta correlata al lavoro della turbina e ovvi collaterali sul quantitativo di carburante utilizzato in rapporto al percorso effettuato
  16. dai sintomi è il modulo problematico i sintomi però possono essere facilmente smentiti se olio non corretto filtro olio modulo problematico personalmente uso sempre e solo il Selenia previsto quindi o il 5/40 o lo 0/30 correlati all'omologazione antinquinamento ma: sempre a esperienza personale ho avuto problemi usando la gradazione prevista con olio non Selenia mentre sempre stessa vettura altri hanno messo Selenia con gradazione errata (lo 0 dove ci voleva il 5 o al contrario non ricordo) quindi Selenia con gradazione sbagliata andava bene mentre con olio di altra marca (nota e rinomata) con gradazione corretta aveva sempre problemi il tutto ripetuto un paio di volte (i sintomi erano diversi da quelli di questo caso) scanso equivoci precisiamo che questo sistema ha un filtro tutto suo che va considerato oltre naturalmente al filtro di carta del sistema, questo filtro si vede dal tappo sul coperchio punterie e si cambia con una 15 sottile
  17. lo puoi pulire chimicamente senza smontare niente in maniera pragmaticamente veloce ed efficace (devi però avere un posto dove poter fare tanto ma tanto fumo) con i kit appositi esempio arexons, ma lì sarai comunque come giustamente dice Pasquale ad aver agito sugli effetti e non sulle cause di P1206 guarda quante sonde di temperatura hai sullo scarico, seleziona sulla diagnosi tutte quelle disponibili fai acquisizione grafica con motore in moto il giusto tempo per avere un quadro logicamente del tempo necessario a poterlo valutare e avrai indicazioni utili in materia occhio a non forzare una forzata se il sistema non la vuole fare, non la vuole fare proprio perchè è pericolosa, si rischia l'effetto stufa piena di stracci imbevuti di alcool e quindi di non riuscire più a governare la temperatura con risultato se va bene di dpf forato (e nessuno che lo vuole pagare) se va un pò meno bene di veder principio di incendio dopo la pulizia monitorizza la pressione differenziale con vettura ferma motore in moto fino a 4000 rpm per poter avere un'indicazione di massima su reali condizioni del filtro dai dati di rigenerazione (nr totale/km totali, media distanza ultime 5, media temperatura ultime 5, media tempo ultima 5, nr rigenerazioni interrotte e tutte le altre disponibili) puoi ragionare sulla causale(I) ovvero se ricomprensibili in un utilizzo inadeguato rispetto alle caratteristiche e ala tipologia di utilizzo stesso dei moderni diesel necessariamente ricompresi in normative di legge antinquinamento a cui chiunque, quindi anche e soprattutto gli utilizzatori, deve necessariamente adeguarsi volente o nolente (tradotto se fanno stop&go senza scaldare di continuo non devono noleggiare un diesel o perlomeno devono essere informati della funzione spia filtro e quindi sottostare alla necessità di dover evitare arresto motore quando la medesima si accende fino a quando non si spegnerà autonomamente) se utilizzo conforme alla tipologia di sistema occhio innanzitutto a egr e tenuta circuito aria infine collaterale di fca euro 6 1,3 mj, occhio al livello olio perchè fanno volentieri autoalimentazione, anche in quel caso poi nessuno vorrà pagare, esiste modifica su separatore vapori olio (guarda nel forum magari chiedi a conce se vetture già dotate del pezzo modificato)
  18. peppino mibtel

    Una messa in fase particolare: motori EVO Volkswagen

    grazie ancora, direi che, senza andare troppo O.T., le normative antinquinamento fatte così sono veramente vomitevoli, la differenza di emissioni che si intende "tagliare" rispetto agli step precedenti quantitativamente è .......un miliardesimo di un miliardesimo di un miliardesimo di un granello di sabbia se le emissioni fossero tutta la sabbia del Sahara....... e quando un milardesimo di miliardesimo di miliardesimo di miliadesimo di miliardesimo viene emesso e rilevato si "tagliano" non le emissioni ma la mobilità a chi la vettura a quel punto molti o quasi tutti non se la potranno più permettere ma attenzione...... non siamo più negli anni '50 in cui la società non aveva bisogno inderogabile di mobilità, togliere la possibilità di movimento a chi è obbligato a muoversi per guadagnare la pagnotta senza dargli la possibilità di muoversi (mobilità pubblica ridicola e assolutamente impossibile da usare al di fuori delle città) togliere questo dicevo sarà causa di disordini notevoli, le emissioni si possono tagliare in ben altri modi che non queste assurde quantitativamente speculazioni industriali assecondate da incompetenti sciagurati normatori che di questo pianeta ne sanno ben poco dato che sbandierano belli convinti idiozie come il 2035, le caldaie a gas nel 2029 e una sentita di recente i condizionatori nel 2024
  19. ragazzi mi servirebbe schema elettrico del sistema FAP in particolare calcolatore additivazione e circuito presenza tappo . E presente sempre questo dtc P2408 difetto sensore presenza tappo .
  20. qui è il legislatore sciagurato incompetente (del resto basta pensare che è la stessa fonte del 2035 il che è tutto detto) se imponi un (giusto) obbligo quindi uno stop forzato autonomo del sistema in caso di avaria all'antinquinamento devi accendere il cervello (sempre ammesso che ci sia) e considerare che stai offrendo una miniera d'oro su un piatto d'argento alla lobby automotive (per carità non ci voglio pensare che le norme le facciano su loro istruzioni) in quanto avendo lo stop forzato e quindi non potendo più usare la vettura è facilissimo per gli strozzini/costruttori aumentare di 10 volte il prezzo ragionato, in più, sempre seguendo questa logica dell'obbligo a carico del costruttore devi applicare una estensione obbligatoria di garanzia (tanto con la causale Adblue nobuono è facile uscirne)
  21. tanto per scribacchinare un po .............sul gruppo psa spia service/triangolino giallo accende per problemi di trazione o problemi di secondaria importanza , spia motore/eobd accende per problemi di antinquinamento o gestione motore gravi ....................... .
  22. Diagnosi del 04.05.2023 a km 106.460 POWERTRAIN 1- P2291 controllo avviamento( pressione carburante misurata nel common rail di alta pressione carburante) 2- P2048 comando iniettore Adblue 3- P1632 centralina motore 4- U029D rele’ can antinquinamento: sonda nox a valle 5- P00BA circuito bassa pressione carburante 6- P3059 centralina motore : sistema stop/start 7- P208E circuito sistema riduzione catalitica selettiva (SCR) 8- P06B8 centralina motore (memoria interna ) 9- P2291 controllo avviamento (pressione carburante misurata nel common rail di alta pressione carburante ) TELAIO 1- C1406 attuatore servosterzo BODY 1- B1393 motore alzacristalli posteriore sinistro 2- B1386 motore alzacristallo posteriore destro 3- B1399 descrizione mancante RISOLTO DEFINITIVAMENTE CON LA SOSTITUZIONE DI - iniettore urea PSA 98 139 301 80 - e sostituzione fusibile da 10 ampere posizione 17 locato nella scatola fusibili vano motore
  23. pasquale

    Eliminare egr fiat 500 x 1300 multijet con adblue

    "In parole povere oggi modificare le vetture che hanno piu egr non e’ semplicissimo come le euro 4 (meglio lasciarle originali xche le rogne non sono dei mappatori ma di noi meccanici). Io dico che vale anche per le EURO 3,4,5 ecc. Io dico eliminare i dispositivi antinquinamento sulle vetture equivale IO NON SONO CAPACE A RIPARARE LA VETTURA.
  24. Percorso 3700 km.....tornato con stesse spie di prima della sostituzione serbatoio e del telecaricamento in citroen. P20EE92 antinquinamento denox inefficace P2BAD92 antinquinamento denox anomalia funzionamento P02ED21 circuito aspirazione aria superiore al flusso aria teorico Mi rimane iniettore adblue anche se già testato e funziona.
  25. ciao a tutti ragazzi ho un problema con questa lancia ypsilon 1.3 mtj. l auto ha la spia filtro antiparticolato intasato accesa , sborbotta e va a 3 e mezzo e fa fumo bianco dallo scarico. ho smontato il fap e ho visto che l hanno già eliminato ho controllato il livello olio motore in coppa e ce nè un litro in più. in diagnosi nessun errore a qualcuno è capitato ??
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella Cookie Policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la Cookie Policy. Chiudendo questo banner, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.