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  1. Buondi, ho questa vettura con il suddetto errore, allego stampa errori in centralina,
  2. Km, ho capito bene? Saranno le valvole alla frutta, un po' magari per il GPL, un po' perché oggettivamente inizia ad essere un bel chilometraggio per un una utilitaria. Poi ovviamente molto dipende anche da come è stata tenuta e guidata. il test di compressione lo farai lo stesso? Quando dicevo che l'ideale sarebbe fare il test con il sensore di pressione in camera di scoppio è perché ritengo che questo sarebbe un bellissimo caso reale di studio sul quale raccogliere questi dati. Rispondo poi brevemente sia a te che a Sergio: il manuale del Firslook lo conosco molto bene, dove forse non riesco a spiegarmi è che il ritardo da considerare non sta tra il riferimento di iniezione (o accensione) e l'apertura della valvola di scarico che è facile da gestire, basta usare i righelli in gradi dell'oscilloscopio o programmi esterni come l'utilissimo "Pressure Waveform Overlays". Il problema del ritardo di cui parlo sta nel fatto che il tempo che passa tra l'iniezione (o l'accensione) in un determinato cilindro e quella del successivo quando il motore è al minimo è dello stesso ordine di grandezza di quello che impiega un'onda di pressione per viaggiare in tutto lo scarico e raggiungere il sensore posto nel tubo di scappamento. Questo ritardo non è in gradi di rotazione dell'albero motore ma in millisecondi e dipende dalla lunghezza della linea di scarico, sta qui la difficoltà nell'analizzare i grafici. Inoltre se variano i giri lo shift orizzontale tra il segnale del sensore di pulsazioni e tutti gli altri segnali elettrici (che rimangono invece in fase tra loro) aumenta o si riduce. Questo comportamento è anomalo ed anti-intuitivo rispetto a quanto ci si è abituati con un qualsiasi altro oscillogramma. P.S. anche in aspirazione c'è un ritardo rispetto all'apertura della valvola di aspirazione, solo che in questo caso è minore visto che l'onda di pressione deve percorrere si e no soltanto 1m.
  3. Salve a tutti Mi è entrata questa MAZDA in officina con spia motore, pneumatici e anti pattinamento accese e un forte rumore proveniente dalla valvola a farfalla del ricircolo dei gas discarico. In diagnosi mi dice P2118 Comando attuatore farfalla. Avendo già visto situazioni simili in altri marchi vado a sostituire a colpo sicuro quella valvola elettrica del ricircolo gas di scarico. Montata e facendogli apprendimento dopo 2 min di nuovo stesso problema. Qualcuno ha avuto situazione simile? Grazie
  4. Con la sigla EA211 EVO viene identificata l’evoluzione dei motori benzina della serie EA211, sia a tre che a quattro cilindri, con cilindrate da 1,0 fino a 1,5 litri. Trattasi di motori utilizzati sui veicoli di tutto il gruppo VAG, compresa l’applicazione sulle vetture mild hybrid (MHEV). La gamma EA211 è stata introdotta nel 2011, con motori 1,0, 1,2, 1,4 e 1,6 che ottemperavano alle normative anti inquinamento EURO 6 C. A partire dal 2016, è stata introdotta la gamma EA211 EVO con motori 1,0 e 1,5 per aderire, inizialmente, alle normative EURO 6D Temp e poi alle attuali EURO 6. Sono motori con distribuzione a cinghia e non più a catena. Nei motori 4 cilindri della famiglia EA211 EVO sono state impiegate nuove tecnologie per ottemperare alle normative antiinquinamento, come ad esempio monoblocchi in alluminio di tipo open deck, canne cilindri realizzate con materiali di riporto con processo al plasma (tecnica APS), combustione a ciclo Miller (motore 1,5 96 kW), aumento della pressione di iniezione fino a 350 bar e l’applicazione di un filtro GPF. Ma, tra le caratteristiche più rilevanti, tali motori necessitano di una “messa in fase” molto specifica, che rende l’operazione non più di tipo convenzionale. Le normative antinquinamento di omologazione del veicolo impongono che il motore funzioni sempre entro certi parametri di combustione ben stabiliti, con una tolleranza molto bassa. Per cui la fase motore deve essere assolutamente precisa e deve necessariamente lavorare nei limiti imposti dal costruttore. Giro cinghia di distribuzione Legenda PAM: Puleggia albero motore PG: Puleggia guida T: Tenditore ACS: Albero a camme di scarico ACA: Albero a camme di aspirazione Volkswagen afferma che la cinghia è esente da manutenzione, allora perché prestare attenzione a questa procedura? Contestualmente, il costruttore dichiara che la cinghia va invece sostituita in caso di uso gravoso della vettura, per fare un esempio nell’impiego in circuiti cittadini che corrisponde, quindi, alla situazione di migliaia di veicoli. L’intervallo viene fissato a 120.000 km. Allora la cinghia va cambiata, eccome! La procedura viene svolta in due fasi, una meccanica, che poi è quella tradizionale ed una elettronica, tramite l’uso di un kit strumentale specifico realizzato da VAG atto alla regolazione dinamica degli alberi a camme rispetto all’albero motore; queste strumentazioni sono raccolte in un unico tool denominato VAS 611007, costituito in particolare da goniometri digitali ed una interfaccia di collegamento ad un computer. Con tale strumentazione è possibile anticipare o posticipare gli assi a camme rispetto al punto 0 della messa in fase statica (meccanica) con una precisione pari ad 1/10 di grado! Kit messa in fase VAS 611007 La strumentazione riportata in figura è applicabile sul 1,5 l ed eventualmente anche sul 1,4 l. Per le motorizzazioni 1,0 e 1,6 l è necessario impiegare un kit di integrazione VAS 611007/18 contenente un castelletto di supporto sensori e perni di collegamento specifici. Ma se la messa in fase viene fatta solo meccanicamente, senza usare la strumentazione vista, cosa succede? Inizialmente il motore funziona in maniera regolare, senza mostrare alcun problema. Ma sarà facile che il cliente, dopo 500 – 600 chilometri percorsi, tornerà in officina con la spia MIL accesa e con il motore in funzionamento di protezione. Con una distribuzione non perfettamente in fase, seppur di poco, la centralina iniezione adatta la carburazione ma rapidamente finisce con l’andare oltre i limiti imposti, come detto molto stretti. Da qui l’accensione della spia iniezione e il motore in recovery. Messa in fase Il tecnico dovrà dapprima eseguire la messa in fase meccanica. Brevemente, si deve allineare la tacca sulla puleggia albero motore con quella sul basamento (pistone 1° cilindro al PMS), inserendo poi un perno di blocco nell’apposito foro (chiuso da una vite) vicino alla pompa dell’olio. Sarà il perno di appoggio di uno dei contrappesi dell’albero. Si passa a rimuovere la puleggia (tramite l’apposito attrezzo) ed il carter, mentre non ci sono dime di blocco per gli alberi a camme: il tecnico dopo aver rimosso il blocco pompa acqua/termostato dall’albero a camme di scarico ed il tappo in plastica albero a camme di aspirazione, deve assicurarsi, una volta bloccato l’albero motore al PMS, che le cave riportate sui codoli degli alberi a camme siano parallele al piano inferiore della testa. Posizionamento alberi a camme Quindi togliere la vecchia cinghia e montare quella nuova partendo dalla puleggia albero motore, proseguendo sulla puleggia di guida, sulle due pulegge alberi a camme ed infine sulla puleggia tenditore (senso antiorario). A questo punto inizia la fasatura elettronica, adoperando il kit prima descritto. Verificando che il 1° cilindro sia ancora al PMS e che le cave degli alberi a camme siano in posizione orizzontale, si vanno ad inserire i due canotti di collegamento alberi-sensori, rispettando i colori: - Blu albero a camme aspirazione; - Rosso albero a camme scarico. Con una chiave a brugola da 4 mm bloccare i due canotti agli alberi a camme. Inserimento canotti di blocco su alberi a camme Installare ora la torre porta sensori (castelletto), avvitando i due bulloni evidenzianti in figura, assicurandosi che i perni dei sensori entrino nelle cave di accoppiamento. Installazione supporto sensori angolari Successivamente avvitare i tappi di chiusura rosso e blu, in modo da mandare a contatto i canotti contenente i sensori verso la testa. Inserimento tappi di chiusura Il kit è comprensivo di un software per la visualizzazione dei valori angolari degli alberi a camme, che è da installare su PC. Fatto questo, si collega la strumentazione al computer tramite USB; dopodiché si rimuove il perno di blocco dell’albero motore e lo si ruota di circa 45° in senso antiorario. Con questa rotazione antioraria, sul monitor del PC verrà visualizzato lo spostamento angolare degli alberi a camme (i valori mostrati sono a titolo di esempio): Posizione angolare alberi a camme Ora si deve reinserire il perno di blocco e portare di nuovo l’albero motore a battuta. Leggendo sul software gli angoli degli alberi a camme, difficilmente si avranno i valori costruttivi. Ad esempio, per il 1,5 l devono essere: Aspirazione -0,3° ± 1,2°; Scarico +1,1° ± 1,2°. Si dovrà allora procedere a settare manualmente la corretta posizione. Per fare ciò, rimuovere il coperchio dei due alberi a camme, con l’apposito attrezzo bloccare le pulegge ed allentarne poi le viti di serraggio. In tal modo, l’operatore sarà in grado di ruotare a manualmente gli alberi a camme per il giusto posizionamento. Infatti, per rientrare nella tolleranza voluta dal costruttore, si ruoti a mano (o con l’aiuto di una chiave esagonale) una alla volta ciascuno degli alberi, osservandone la posizione sul monitor. Raggiunto l'obiettivo, si avviti il freno del sensore per non far ruotare l’albero stesso. Regolazione alberi a camme e blocco sensori Infine, con gli alberi in posizione, andranno serrate alla dovuta coppia le due pulegge. Per controllo, ruotare l’albero motore di due giri in senso orario. I valori angolari degli alberi a camme devono naturalmente rimanere in tolleranza. Solo osservando tale procedura si avrà la certezza di avere un motore correttamente in fase. Esempio di regolazione (solo albero a camme di aspirazione)
  5. Salve a tutti. Il Fiorino non tira. In diagnosi ho trovato l'errore: P1206 Resistenza flusso del filtro anti-particolato troppo elevata. Sto provando a rigenerare però mi torna sempre lo stesso errore. La cosa STRANA è la temperatura del filtro antiparticolato! Ad un certo punto arriva a -70° ed accende l'errore P1206. Adesso non ho più il veicolo in officina. Qualcuno sa qual è il sensore temperatura in questione? A catalogo ne da 2..... Potrebbe essere il 55179113? Grazie a tutti
  6. peppino mibtel

    [toyota rav4 05/2009 2230cc 2adftv 100Kw Diesel] non parte

    ciao grazie della precisazione, a quanto pare per fortuna del collega e facindogli i complimenti per l'idea (personalmente non ci avrei provato non avrei dato questa potenzialità all'additivo) sembra che una geniale soluzione appunto con cura a base di additivo abbia dato una svolta decisiva verso la soluzione avevo scritto che avrei postato img degli (altro tipo) iniettori toyota rav4 critici (questi in foto sono del tipo che appunto non scompaiono dentra al coperchio quindi a quanto pare non quelli del modello di cui si discute) critici dicevo a quanto pare criticità collaterale del dpf (e te pareva che 'stò dpf non riuscisse a far casino anche lì...... più che un anti-particolato direi più corretto ribattezzarlo come pro-incasinato nel senso di ogni ambiente che si genera come suo collaterale non è certo particolarmente simpatico, soprattutto a livello economico) qui sotto questi si bloccavano aperti si spegneva la macchina picchiava di brutto di combustione ovviamente per fortuna non ha bucato qualche pistone
  7. Buonasera colleghi, ho un Opel Vivaro che ha iniziato il conto alla rovescia per il problema anti inquinamento, la chiave inglese è accesa e la spia della rigenerazione anche. In diagnosi motore non da errori, unico errore presente in quadro strumenti codiceB 1411 circuito sensore pressione olio descrizione circuito aperto.ho fatto rig. Forzata andata a buon fine reinizializzato tutte le centraline riguardanti dpf e sistema ad blue ma niente , sempre tutto acceso. Nei parametri unica cosa strana è il sensore pedale frizione che al livello 1 me la da sempre schiacciata e per questo il furgone parte sempre anche senza schiacciarla . A qualcuno è successo ancora?. Ho fatto anche tutte le prove sul sistema ad blue e funziona tutto , pompa , livello, riscaldatore etc.
  8. Su questa vettura mi è rimasto lo start&stop che non funziona, Oggi ho provato a caricare la batteria per bene e si è messo a funzionare perciò decido di sostituire la batteria con una nuova della VARTA ma ora non ne vuole sapere di funzionare... (errori non c'è ne sono) ce qualche reset da fare? Poi il cliente dopo un'avvicinamento brusco con un'altro veicolo davanti si ci è accesa la spia dell'anti collisione e non si è spenta più, perchè solitamente dopo che si allaccia la cintura la spia si spegne... Eseguendo una diagnosi ho pensato che potrebbe essere un sensore di parcheggio o qualcosa sul radar che però non capisco cosa... Allego una diagnosi per discuterne con voi
  9. P2463 sensore pressione filtro anti particolato Diesel B P2380 Sensore ricircolo gas di scarico D segnale troppo forte ciao a tutti, mi capita questo evoque che continua a darmi questi errori e gli ho già sostituito sensore pressione differenziale FAP e sensore pressione ricircolò gas di scarico quello vicino al coperchiò punterie, ma niente… a qualcuno è mai capitato? Grazie
  10. fabbro

    [AUDI Q7 06/2006 3.0cc BUG 171Kw Diesel] AUTORADIO

    Ciao, ho girato il caso a un mio fornitore che fa impianti: gli è già capitato... devi andare in Audi e farti allineare la rete can. Dice che succede quando stacchi x prove e magari inverti componenti. La loro strategia anti ladro è quella. Mentre Fiat lampeggia quadro a loro fa cosi. Facci sapere ciao.
  11. Buongiorno, ho un problema con questa Mito, mi hanno portato questa macchina con carro attrezzi, cliente nuovo. Motore non parte Codice errore P1524 funzione anti-imbrattamento candele. Controllato parametri temp. motore , accensione , pressione benzina ... tutto OK, la compressione però va e viene candele nere come il carbone. Sostituisco candele , olio e filtro metto olio 0W30, prima c'era 5W40. Insisto ed il motore parte, faccio scaldare e giro in strada, in accelerazione a volte dava perdita colpi ma poi sembrava che si era messa a posto. il giorno dopo accendo parte bene ma dopo un minuto si spegne e basta, tutto come prima candele nere poca compressione e Codice 1524. Sostituisco gruppo multiair e vedo guarnizioni cotte sicuramente hanno fatto qualche lavaggio con prodotto aggressivo. Dopo la sostituzione del gruppo è partita insistendo ma poi si è rispenta e tutto come prima.... Ho svuotato e rimesso lo stesso olio, insistendo è partita ed ha girato bene per un ora...Luned1 riprovo. Sembra che quando c'è il problema si scarica il Multiair, perchè insistendo con avviamento si carica parte un attimo ma poi inizia a borbottare e si spegne... Pensavo di controllare pescante pompa olio .... qualche idea ??? Grazie mille.
  12. TOGLIENDO LA CINTURA DI SICUREZZA LATO GIUDA,AL QUADRO STRUMENTI COMPAIONO MOLTE ANOMALIE, AIR BAG, FRENO A MANO ELETTRONICO, ANTI COLLISIONE, RIAGGANCIANDO LA FIBBIA TUTTO SCOMPARE,HO SOSTITUITO IL RAMO CINTURA ,MA PURTOPPO CONTINUA A DARE LA STESSA ANOMALIA,HO BYPASSATO I DUE CONNETTORI SOTTO IL SEDILE CON ESITO NEGATIVO IN DIAGNOSI DA SEMPRE INTERRUTTORE FIBBIA CINTURA CONDUCENTE -CORRENTE CIRCUITO FUORI RANGE B00501D
  13. diciamo però che il colore non è così univocamente correlabile a una sola logica dinamica come quella proposta e anche che in rigenerazione le iniezioni relative sono in "post" non in "anticipo" e infine che se un cilindro non "lavora" bene quindi non "spinge" a dovere una parte del carburante (tenendo presente che in rigenerazione la centralina "butta giù" gasolio a volontà) può presentare uno stato di incombusto che a sua volta si modifica in parzialmente combusto passando nella bolgia del calderone dpf diciamo anche che piano piano stiamo stringendo il cerchio e che, personalmente, prepondo per la criticità meccanica di scorrimento steli valvola/(e) scarico in fase di rigenerazione, diciamo che quando bussa alla marmitta il sig Satana con tanto di tridente incandescente intento a bruciare non le anime di peccatori ma i residui di particolato scampati all'(anti)camera di combustione potremmo chiedergli se ci dà per cortesia un'occhiata "diretta" diciamo.......in fondo da che mondo è mondo si sente parlare di "Patto con il diavolo"...... anche se probabilmente erano diavoli meno tecnologici ma tranquilli... diavoleria (elettronica) su diavoleria anche i nostri eroi novelli belzebù si sono evoluti e quindi potrebbero dare indicazioni molto utili e precise...... PS perdonaten off-topiken.....
  14. Per chi se lo fosse perso... Sulla Gazzetta Ufficiale n. 253 del 13 ottobre 2020 è stato pubblicato il DPCM 13 ottobre 2020 che sostituisce le misure di contenimento e gestione dell’emergenze epidemiologica da COVID-19, applicabili all’intero territorio nazionale. Riassumiamo in breve il contenuto, pur in attesa di un nuovo DPCM. MISURE DI CONTENIMNETO DEL CONTAGIO L’articolo 1 del DPCM dispone: - l’obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie che vanno obbligatoriamente indossati nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, ad eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o le circostanze di fatto, sia assicurata continuativamente la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Non sono soggetti all’obbligo coloro che stanno svolgendo attività sportiva ed i bambini al di sotto dei 6 anni; - l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; - la possibilità di utilizzare mascherine di comunità, ovvero mascherino monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera; - l’obbligo per i soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5°) di rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante; - l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rispetto del divieto di assembramento; - l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia; - lo svolgimento di attività sportiva o attività motoria all’aperto nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività; - agli eventi e le competizioni sportive riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi; - l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento; - lo svolgimento degli sport di contatto è consentito da parte delle società professionistiche e dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute; - lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica; - le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività; - gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi; - le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilato, all’aperto o al chiuso restano comunque sospese. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone; - le manifestazioni fieristiche ed i congressi sono consentiti, previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico e secondo misure organizzative adeguate; - l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; - il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico; - ferma restando la ripresa delle attività dei servizi educativi e dell’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado secondo i rispettivi calendari, le istituzioni scolastiche continuano a predisporre ogni misura utile all’avvio e al regolare svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021, anche sulla base delle indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2, elaborate dall’Istituto superiore di sanità. Sono consentiti i corsi di formazione dei Ministeri dell’Interno, della Difesa, dell’Economia e delle Finanze e della Giustizia. I corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono in ogni caso proseguire anche in modalità non in presenza. Sono altresì consentiti i corsi abilitanti e le prove teoriche e pratiche effettuate dagli uffici della motorizzazione civile e dalle autoscuole, i corsi per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci e viaggiatori e i corsi sul buon funzionamento del tachigrafo svolti dalle stesse autoscuole e da altri enti di formazione, nonché i corsi di formazione e i corsi abilitanti o comunque autorizzati o finanziati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, gli esami di qualifica dei percorsi di IeFP, secondo le disposizioni emanate dalle singole Regioni nonché i corsi di formazione da effettuarsi in materia di salute e sicurezza, a condizione che siano rispettate le misure di cui al “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” pubblicato dall’INAIL; - la sospensione dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e le attività di tirocinio da svolgersi nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti; - nelle Università le attività didattiche e le attività curriculari sono svolte nel rispetto delle linee guida; - le amministrazioni di appartenenza possono rideterminare le modalità didattiche ed organizzative dei corsi di formazione e di quelli a carattere universitario del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, prevedendo che il ricorso ad attività didattiche ed esami a distanza e l’eventuale soppressione di prove non ancora svoltesi, ferma restando la validità delle prove di esame già sostenute ai fini della formazione della graduatoria finale del corso; - le attività di centri benessere, di centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), di centri culturali e di centri sociali sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento alla situazione epidemiologica nei propri territori; - divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze ed accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS); - l’accesso di parenti e visitatori a struttura di ospitalità e luogo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria; ATTIVITA’ COMMECIALI AL DETTAGLIO In merito alle attività commerciali al dettaglio, dei servizi di ristorazione e dei servizi alla persona, il DPCM 13 ottobre 2020 prevede le misure di seguito riportate. Commercio al dettaglio Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni. Le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. Servizi di ristorazione Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino: - alle ore 24 con consumo al tavolo; - alle ore 21 in assenza di consumo al tavolo. Resta anche consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.00 e fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Le suddette attività restano consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle medesime con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi. Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti negli ospedali e negli aeroporti con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Servizi alla persona Le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi. Resta fermo lo svolgimento delle attività di seguito elencate inerenti ai servizi alla persona già consentite sulla base del DPCM del 26 aprile 2020. ATECO DESCRIZIONE ATTIVITA’ 96.01 Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia 96.01.10 Attività delle lavanderie industriali 96.01.20 Altre lavanderie, tintorie 96.03.00 Servizi di pompe funebri e attività connesse Altre attività commerciali ammesse Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi, nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. Settore trasporto pubblico In tema di trasporto pubblico viene previsto che il Presidente della Regione dispone la programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza COVID- 19 sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Attività professionali Le attività professionali sono legittimate a continuare, ma il DPCM raccomanda comunque: - che siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, per tutte le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a distanza; - di incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché agli strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; - di assumere protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, l’adozione di strumenti di protezione individuale; - di incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali. Strutture ricettive È consentito esercitare le attività delle strutture ricettive, purché nel rispetto del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro negli spazi comuni, e dei protocolli e delle linee guida adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. ATTVITA’ PRODUTTIVE INDUSTRIALI E COMMERCIALI Il DPCM in esame prevede che tutte le attività produttive industriali e commerciali, fatto salvo quanto previsto dal predetto articolo 1, devono rispettare quanto previsto dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali (cfr. Aggiornamento AP n. 138/2020) e integrato con Accordo del 24 aprile 2020 nonché dei Protocolli specifici relativi alla sicurezza nei cantieri e del settore trasporto e logistica, ciascuno per i relativi campi di applicazione. La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. MISURE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE Ai sensi dell’articolo 3 del DPCM 13 ottobre 2020, sull’intero territorio nazionale: - il personale sanitario deve attenersi alle misure per la prevenzione della diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dalla normativa vigente e dal Ministero della Salute sulla base delle indicazioni dell’OMS; - è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria; - nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle Università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie riportate nell’allegato 19 del DPCM in esame; - i sindaci e le associazioni di categoria devono promuovere la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione; - nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, devono essere messi a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani; - le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza devono adottare interventi straordinari di sanificazione dei mezzi, ripetuti a cadenza ravvicinata; - nelle pubbliche amministrazioni è incentivato il lavoro agile.
  15. salve ragazzi qualcuno mi puo' aiutare su un trattore newholland 6070 dt difetto su anti slittamento, a volte mentre lavora l'attrezzo che porta dietro si alza da solo e si mette a filo terreno
  16. la sonda anti brina c'e' x forza e la devi cercare all'interno vicino all'evaporatore,ma secondo me non e' lei. dalle pressioni la bassa ha un valore un po' al limite controlla se il compressore ha la valvola di regolazione cilindrata potrebbe essere quella oppure la valvola di espansione
  17. allora ho consultato una monografia che riporta interessanti descrizioni con indicazioni utilissime per il caso in discussione, in pratica viene riportata la pressione di esercizio che corrisponde, quindi 3 bar, con una nota che descrive una strategia anti vapori nel rail, seppur limitandola a temperature motore di 115 C°, strategia da attuare in avviamento a caldo che porta la bassa pressione fino al valore massimo di spinta della pompa immersa quindi 6/6,5 bar attuata attraverso una "valvola di dosaggio carburante" appunto controllata dalla centralina, nel sistema c'è un regolatore di pressione che ha il compito di tenere la bassa pressione a 3 bar durante il funzionamento normale, nell'avviamento a caldo interviene ome descritto il "dosatore" il quale porta la pressione a 6,5 bar per attuare la descritta strategia anti vapour-lock o come si voglia chiamare la formazione di vapore nel circuito di alimentazione carburante
  18. Ciao ragazzi,Innanzitutto mi dovete scusare ma non ho il libretto xchè stanno facendo il passaggio,quidni i dati non ho potuto compilarli tutti.Io non ho mai messo mani su questa macchina,e la mia banca dati non mi aiuta. La macchina a volte ha la spia antilock accesa e tachimentro non funzionante,dopo un pò si spegne e riprende a funzionare il tachimetro,il cliente la appena presa e vorrebbe un preventivo,quindi ora sono bloccato,ho dato un occhiata ai sensori e sono in buono stato,ha il cambio automatico,e senza diagnosi non saprei,che mi consigliate?
  19. direi che ha il CVT, se così.......non c'è nè uno che va....che non si rompe di questi........pubblica i dtc di solito mi pare che i sensori di rotazione siano i più critici comunque hanno grane notevoli questi CVT, una parte di problematiche è risolvibile senza grossi problemi, la meccatronica si smonta benissimo e ci sono aziende (esempio Actronics) che previo contatto e dati delle problematiche possono intervenire PS consiglio o almeno indirizzo cautelativo, mai cambiare olio cambi automatici senza almeno un monitoraggio preventivo su strada e con diagnosi anti sciacallaggio e in caso di tracce validate o percepite considerarle prima di intervenire anche se è un lavoro proficuo in quanto se si rovescia il profitto diventa pesantuccio, non cancellare i dtc se hanno traccia di prima validazione puoi tranquillamente dimostrare che il lavoro del cambio olio (tra l'altro qui sul CVT non certo indispensabile non avendo freni e frizioni a bagno d'olio) non è causale e liberarti se hai avuto la sfortuna di cadere in una mossa speculativa di qualche furbetto se non hanno traccia di prima validazione antecedente al tuo lavoro confrontali con le centinaia di casistiche storicamente accertate per posizionare la giusta genesi della problematica PS: se ne fai un'altra ti segnalo che diverse Mercedes tra cui mi pare questa hanno anche il tappo di scarico sul convertitore per un lavoro di sostituzione completo anche senza la stazione
  20. centrautotalenti

    [NISSAN X TRAIL 04/2019 1600cc R9M 63Kw Diesel] ERRORE B1900-01 E U1000-01

    il codice U1000-00 circ. com.can (descrizione)sul quadro strumenti accenzione spia antisbandamento e non funziona l'anti pattinamento
  21. Salve a tutti, ho un problema con questa macchina che non sto’ riuscendo a risolvere, in diagnosi mi da p1490 filtro anti particolato, diagnosi fatta col diagbox, la spia accende sia a motore caldo che freddo. Ho controllato i parametri del sensore pressione differenziale e max arriva a 0115 mb, la temperatura filtro anti particolato arriva max a 400°, contenuto di cenere nel filtro 0110g/L. Come lavori ho smontato il filtro anti particolato è ho trovato il catalizzatore scollato e appoggiava nella sonda di temperatura, l’ho tolto ma niente sempre problemi. Mi chiedo se potrebbe essere qualche candeletta anche se non mi da errori oppure il sensore pressione differenziale che porterebbe dare problemi. Nella tsb di Peugeot per questo errore dicono di effettuare un telecaricamento e di fare una rigenerazione forzata che ho già effettuato. Chiedo lumi grazie
  22. salve su questa compass ho la spia avaria motore accesa e in diagnosi mi da questi errori: p1218 centralina guasta recovery hw p24d1 sensore anti-particolato rigenerazione incompleta gli errori non me li fa cancellare e nei parametri ho controllato la pressione differenziale e' a 8mbar a minimo,e la percentuale del particolato nel filtro antiparticolato e' al 22% cosa puo' essere?Dove si trova sto sensore antiparticolato? grazie
  23. Allora ho capito l'equivoco: quel post (11/1/2023 14:59) l'ho letto solo stamattina, il forum non implica nessun obbligo di lettura, poi ai fini della soluzione non era certo decisivo, contiene solo pesanti critiche al sottoscritto comunque certo lo avessi letto prima non avrei scherzosamente approcciato,cosa questa che ha degenerato urtando la sensibilità dell'autore, chiedo scusa precisando che non era mia intenzione e di sicuro non ho capito di avere a che fare con una persona con cui basta così poc o appuntoad urtare la sensibilità quindi meglio evitare inutili idioti sviluppi stile fucilate tra i vicini di casa per futili motivi....scusa ma per cortesia vedrei di buon occhio di eliminare il "Lei" .....mica sono il Papa..... (a proposito mi strappo i gradi di supertecnico..... ma chi me li ha messi che non me ne sono accorto???) Comunque basta rileggere, ho solo, ripeto sbagliando involontariamente approccio, sottolineato che: a buona logica senza dati oggettivi in linea generale nella stragrande maggioranza dei casi (non questo, bravo @pasquale che con due parole ha fatto centro pieno) si creano equivoci notevoli invero inserendoli, chiaramente dedicati caso per caso, si sgrossa il minimo indispensabile per ragionare ovvero anche se ...."non mi è mai capitato" solo inserendo dati si può contribuire a ricostruire una logica e pianificare un percorso, ricordo che nel caso specifico le causali possibili sono veramente tante e solo ragionando con il minimo degli stessi dati necessari per poterlo fare ha senso intervenire, certo però che l'onere di quantificarli monitorati e inserirli spetta a chi segue in prima persona il caso anche perchè occorre selezionarli in base alle esigenze e acquisirli in modalità dedicate alla loro validità di interpretazione, se scrivo 376 mg/c massa aria a 890 rpm non dico niente di valido anche se sono dati oggettivi perchè ne occorrono altri da incrociare per poterli giudicare preciso anche che il post del "trailer come al cinema" (scusa ancora) era solo uno dei tanto inseriti in sequenza su casistiche aperte, non fa piacere vedere o meglio leggere anzi non leggere più niente dopo interventi su problematiche segnalate aprendo un topic e poi lasciandolo alla deriva senza rispetto a chi è intervenuto - ne avrò messi uno dietro l'altro 5 o 6 ieri nel primo dopopranzo con quest'ottica e selezionandoli solo leggendo la lista degli aperti su cui sono intervenuto, ho accennato ai trailer ma non era una ironia sottile e capisco invero l'equivocabilità della cosa infine bravo e grazie per la soluzione e la condivisione (il "mi piace" l'ho messo prima della lettura del post 11/1/2023 14:59 e di sicuro non lo tolgo) scusa ancora nessun astio non intendevo offendere, lo stile utilizzato è anti frettolosità diciamo in questo caso però ha creato inutili polemiche mi spiace @pasquale con due parole ha fatto centro pieno!!!! quindi in definitiva ancora buona domenica a @kawagatto e a tutti gli amici del forum!!!! .... e pazienza se l'arbitro mi squalifica.....😉
  24. premesso sulla motorizzazione 199B4000 non porta pompa olio con regolatore pressione, ma 2 bulbi S389-I e S389-II dimmi se entri in EOBD trovi il P0520 concordo diagnosi errata scelta motorizzazione errata. concentrati sui 2 sensori e sul gruppo supporto filtro olio a volte pezzi di filtro si bloccano nella valvola lamellare anti svuotamento
  25. s scusa ma oltre alla waste gate i turbo ad accensione comandata quindi benzina metano gpl avendo la farfalla acceleratore hanno anche la pop-off, o come la si voglia chiamare, i sintomi che hai descritto corrispondono perfettamente a una sua mancata tenuta e oltretutto per una volta la descrizione del dtc appare decisamente congrua alla ipotesi illustrata in quanto la pop-off è di fatto un by-pass in rilascio anti "colpi d'ariete" sul compressore
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