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  1. Salve a tutti, ho un problema su questa Giulia da risolvere. Il veicolo si è spento improvvisamente su strada. Verifichiamo un cortocircuito all'interno della pompa carburante nel serbatoio e la sostituiamo con una nuova ma il veicolo non parte comunque. Sotto quadro e durante la fase di avviamento la pompa non riceve corrente infatti rimane ferma. Il fatto strano è che se attivo la pompa dallo strumento diagnostico arriva la giusta corrente oltre al fatto che la sento girare bene. Ho provato a controllare tutti i fusibili e tutti i relè interessati (sono davvero tanti) ma non trovo anomalie. In diagnosi continuo ad avere gli errori fissi e non cancellabili P2295 (distributore idraulico pressione stato di potenza) e P0253 (guasto elettrico unità di dosaggio) Spero possiate aiutarmi. Grazie
  2. Buongiorno e buon fine settimana! Colgo l'occasione per portarvi un caso particolare successo questa settimana in officina (oggi finalmente ho tempo di condividerlo) Opel Corsa 1.2 51kW del 2017, auto con poca poca manutenzione alla quale 2 anni fa hanno già sostituito la catena (circa 40 mila km fa) non nella mia officina. Spia avaria accesa, errore mancate accensioni multiple e anche p0172 Miscela ricca. L'auto è solo a benzina Il cliente vuole fare tagliando completo, dischi pastiglie più sostituzione candele e bobine Utilizzo anche prodotto da aggiungere ad olio motore per fare una pulizia delle morchie (ultimo tagliando si pensa alla sostituzione della catena). Ovviamente l'olio ed il filtro fanno abbastanza pietà. Finiti i lavori, controllo con i dati reali, (nessune mancate accensioni) cancello le anomalie, provo la macchina per bene e consegno l'auto al cliente. Va bene per circa 2-3 settimane, rientra con spia accesa e ritorna l'errore p0172, miscela ricca, controllo le candele ed effettivamente quella del primo cilindro la trovo appena appena più umida delle altre. Controllo nuovamente valvola canister, provo un'altra bobina, controllo compressione cilindri (tutti uguali attorno ai 12.5), Pulisco sensore map, corpo farfallato, sonde lambda, rimonto il tutto e provo. Non si accende più nessuna spia motore, nessun codice guasto, noto però delle temperature alte del catalizzatore (attorno ai 950°C sotto sforzo), ad acceleratore costante e marce alte, strattona leggermente, torno in officina, collego diagnostico ancora e lascio la macchina girare per una mezz'oretta. nei dati reali noto che ogni tanto, mi indica 1, 2 o 3 mancate accensioni cilindro 1, questo succede ad auto molto calda, dopo un accelerata a fondo scala e rilascio istantaneo dell'acceleratore, lascio qualche secondo ed inizia a contarmi le mancate accensioni sempre su quel cilindro (non riporta nessuna anomalia e nessun codice guasto) Al che prova empirica di girare la candela 1 con la 2 e riprovo, uguale identico. Sarei propenso all'iniettore del cilindro 1 che rompe un pò le scatole, probabile rimane aperto per troppo o "piscia" con conseguente mancata accensione per troppa benzina ed innalzamento temperature catalizzatore... Posto anche screen fatte dal BrainBee Mi pare che anche la pressione nel collettore di aspirazione sia un pò alta, non ho nulla da banca dati, quindi non mi esprimo a giudizio.
  3. la mia e' solo una curiosita',ma cosi' facendo una volta che hai attivato il compressore col tasto originale si spegne in caso di anomalie nell'impianto? nel senso i sensori disattivano il compressore in caso di emergenza tipo evaporatore ghiacciato o troppa pressione nell'impianto?
  4. Buongiorno a tutti, mi rivolgo alla comunità per cercare supporto riguardo un problema riscontrato su una Renault Scenic equipaggiata con un cambio automatico Powershift a 6 rapporti. Un cliente ha portato il veicolo in officina lamentando l'accensione della spia di avaria cambio sul quadro strumento. Utilizzando lo strumento diagnostico Launch X431, sono stati rilevati i seguenti codici errore: - DF493 Frizione, attuatore bloccato chiuso - DF506 Coppia frizione parametrico Dopo aver cancellato gli errori, ho effettuato un test su strada e, nonostante il cambio sembri funzionare correttamente senza anomalie percettibili, la spia di avaria si è riaccesa. Mi chiedo se qualcuno nel forum abbia già incontrato questi specifici codici di errore e possa offrire qualche consiglio su possibili cause o soluzioni. Qualsiasi esperienza o suggerimento sulla diagnosi e sulla risoluzione del problema sarebbe molto apprezzato. Grazie mille per il vostro tempo e la vostra assistenza.
  5. In questo approfondimento ci occuperemo del Sistema SCR del Gruppo FCA insieme ai tecnici Riparando analizzandone caratteristiche, anomalie e ripristini particolari. Siete pronti? Down sizing e Green: i nuovi motori diesel Un motore diesel moderno non è lontanamente paragonabile a quello che veniva realizzato solo qualche decina di anni fa. In primis per le prestazioni che è in grado di assicurare. Le potenze e i valori di coppia motrice raggiunti da questi propulsori sono notevoli, anche e soprattutto se rapportati alle cilindrate contenute di cui dispongono, in linea con il trend del così detto “down sizing” dei costruttori. In aggiunta a queste prestazioni di tutto rispetto, sono anche motori particolarmente “green”, con tassi di emissione degli inquinanti bassi, specie per PM10 e NOX (ossidi di azoto), che sono le due sostanze più pericolose e dannose per l’uomo e l’ambiente. I bassi valori raggiunti sono senz’altro il risultato di un percorso di miglioramento imposto da un crescente grado di severità delle normative antinquinamento, specie con l’avvento della Euro 6. Euro 6 D-temp: da NEDC a WLPT a RDE L’attuale norma in vigore Euro 6 D-temp abbandona il vecchio ciclo di guida NEDC – New European Driving Cycle per utilizzare il nuovo e ormai noto ciclo WLTP – Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure, più aderente al reale uso della vettura. Per rendere ancor più significativo il ciclo di omologazione, la Euro 6 D-temp impone di tenere in considerazione anche i valori ottenuti con un altro ciclo di guida denominato RDE – Real Driving Emission, ossia le emissioni inquinanti misurate sul veicolo direttamente durante l’impiego su strada. Tutto ciò vale naturalmente sia per i motori benzina che per i diesel. Per raggiungere questi traguardi i motori sono diventati ancor più complessi per via del sistema di abbattimento degli inquinanti. E questo aspetto è, forse, maggiormente vero per i motori a gasolio. Ne sono una chiara prova i nuovi 1.3 e 1.6 Multijet del gruppo FCA, tutti ovviamente rispondenti alla normativa Euro 6 D-temp. I motori rimangono quasi inalterati nei loro sistemi di aspirazione, iniezione e sovralimentazione, mentre adottano un sistema di scarico e trattamento dei gas esausti completamente rivoluzionato e, per cui, inedito. Il Sistema SCR del Gruppo FCA La principale caratteristica è quella di impiegare un sistema SCR per l’abbattimento degli ossidi di azoto piuttosto articolato, gestito da una centralina indipendente da quella motore. Ciò si traduce in una linea di scarico dall’uscita dei gas dal collettore fino al silenziatore costituita da ben 12 elementi differenti e in un impianto di adduzione dell’AdBlue con serbatoio, pompa, riscaldatori e pompa specifica per il raffreddamento a liquido dell’iniettore dell’urea. Ai componenti riportati nell’elenco, vanno aggiunti tre diversi catalizzatori, ciascuno con un compito preciso. Vediamo insieme il loro ruolo prendendo come riferimento la direzione di avanzamento dei gas di scarico. Il Ruolo dei tre catalizzatori Il primo di essi è un kat ossidante tradizionale, mentre la vera particolarità sono gli altri due. Vediamoli insieme: Quello denominato SCRF è un elemento doppio, all’interno del componente viene alloggiato: prima un kat riducente specifico per il sistema SCR, lavorante quindi con l’additivo AdBlue e poi, subito in cascata, un filtro per il particolato DPF. Tale soluzione, che è diversa da quella di altri costruttori dove generalmente il DPF è posto prima del kat SCR assicurerebbe, secondo i tecnici FCA, un miglior tasso di conversione dei NOX. Si ricorda che nel kat riducente, a partire da temperature attorno ai 230 °C, avviene una conversione chimica che, combinando gli ossidi di azoto dei gas di scarico con l’ammoniaca (NH3) presente nell’urea, restituisce azoto libero (N2) e vapore acqueo (H2O). La funzione del terzo catalizzatore L’ultimo dei su citati componenti è sempre un kat riducente, anch’esso specifico del sistema SCR, ma di tipo “passivo”. La sua funzione? Convertire in sostanze non nocive (ovvero azoto libero e vapore acqueo) l’eventuale ammoniaca residua presente nei gas di scarico dopo il passaggio all’interno del kat precedente dove può accadere che l’ammoniaca utilizzata per la conversione degli ossidi di azoto sia in eccesso e, quindi, debba essere eliminata. L’impianto, inoltre, sfrutta due sonde NOX. Dove sono situate le due sonde NOX... Una sonda è situata a monte del primo kat l’altra sonda a valle del kat passivo, un sensore di particolato che è un vero e proprio misuratore di fuliggine nel gas di scarico. ...e la centralina elettronica del Sistema SCR La centralina elettronica di gestione del sistema SCR è una Continental e può essere montata in punti differenti a seconda della vettura. Ad esempio? Sulla Jeep Renegade è posta dietro il rivestimento laterale sinistro del bagagliaio posteriore. Nella 500X, invece, è ubicata esattamente nella parte opposta, ossia dietro il rivestimento laterale destro. La centralina è particolarmente sensibile ai cali di tensione che si possono originare per uno dei seguenti motivi: Cattivi contatti Scollegamento Scarsa efficienza della batteria Oppure, come avviene in molti casi: Se si ha la necessità di scollegarla per effettuare alcuni lavori sulla vettura. Codice Guasto P2BAF: ripristino strategia attiva Questo aspetto può avere, come conseguenza, la generazione di un codice guasto alquanto singolare: P2BAF: SCRM ripristino strategia attiva Il codice viene generato direttamente sulla ecu del sistema SCR che viene denominata nello strumento di diagnosi come DCU, ossia Dosing Control Unit. Il guasto è esclusivamente di natura software e non viene causato da un reale problema ad alcuno dei componenti del sistema SCR. In questi casi la spia MIL si accende e appare il messaggio: “Far controllare sistema AdBlue” E il guasto non si cancella fintanto non si procede con l’eliminazione della problematica. Ecco come fare. Risolvere anomalie sistema SCR: segui le nostre indicazioni Innanzitutto occorre: Accertarsi che il P2BAF sia l’unico codice guasto rimasto attivo. Se ve ne fossero altri è necessario provvedere prima all’eliminazione di questi e delle loro cause. Successivamente: Entrare in comunicazione con la centralina DCU e Monitorare lo stato attivo o non attivo di ciascuna delle voci “stato monitoraggio strategia x”, rilevando quale sia marcato come “non attivo”. I cali di tensione generano nella centralina SCR la perdita di uno o più di questi parametri che quindi induce la comparsa del codice errore P2BAF. In base a quale delle otto voci “STATO MONITORAGGIO STRATEGIA” sia marcata come “NON ATTIVO”, si dovrà eseguire una delle seguenti procedure: 0 oppure 6 > mantenere la vettura in moto per 1 minuto 1 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 5 minuti 2, 3 oppure 4 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 20 minuti 5 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 35 minuti 7 > guidare la vettura per almeno 10 minuti percorrendo 5 km con guida dinamica (frenate e accelerazioni), così da far muovere l’urea all’interno del serbatoio. È bene evidenziare, infine, come suggeriscono i tecnici che: le procedure presentate non sono di solito indicate dallo strumento di diagnosi e, per quanto possano risultare insolite, sono effettivamente risolutive del guasto menzionato. Approfondimento realizzato da Riparando – Automotive News e Tutorial
  6. In realtà la scansione delle centraline è stata già fatta, ma l unico errore è quello del messaggio precedente. Ma il sensore ibs potrebbe causare questo problema (anche se non dà anomalie)?
  7. Saluti a tutti. intervengo su questo argomento anche perchè coinvolto dall'amico Carlo (peppino mibtel). sono stato in dubbio fino ad ora se intervenire perchè sono rimasto impressionato dalla quantità di anomalie riportate riguardo questo componente che ha fatto la storia dell'alfa romeo e dei suoi più importanti motori. Direi che si merita anche di sottolineare qualche pregio. Nasce verso la fine degli anni 70, con una applicazione per il motore 2000 con iniezione meccanica per il mercato USA. la prima versione era con camera ad olio e scorrimento in uno scanalato elicoidale (come gli ultimi) ma con un comando meccanico, che scaricava l'olio attraverso lo spostamento di una massa centrifuga,(simile a quelle degli spinterogeni) posta in testa all'albero a camme. A quei tempi non c'era elettronica sui motori, funzionavano con un filo solo. Già sulla alfetta motronic era stato introdotta una elettrovalvola comandata da centralina con comando on-off in testa alla camme. Iniziava l'era delle centraline elettroniche ed un filo era dedicato a quello. Così è stato per tanti anni fino alla fine di 145 e 156 con l'elettrovalvola spostata sul collettore aspirazione. Nota a margine: qualcuno ha parlato dell'introduzione di una valvola non ritorno sul condotto olio negli anni 90. la valvola era introdotta non per il variatore ma per mantenere piene le punterie idrauliche durante le soste. perchè si è sentita l'esigenza di "inventare" questo marchingegno? I motori alfa romeo anni 70 erano apprezzati per le prestazioni che avevano con i 4 carburatori, quindi 1 farfalla per cilindro. Con l'avvento delle norme antinquinamento e l'iniezione elettronica, fu quasi obbligatorio passare al monofarfalla, con conseguente impossibilità di usare le fasature camme che avevano fatto apprezzare le prestazioni.( il minimo doveva essere a circa 1200 1400 GIRI/1, impresentabile). Per recuperare prestazioni si pensò di fare una fase di montaggio camme buona per il minimo e poi un dispositivo che cambiasse la fase appena possibile (1700 iri/1) per fare una fase prestazionale. All'inizio non sembrava che ci fossero particolari problemi di rumore che sono apparsi negli anni successivi. A mio parere è dovuto anche al cambiamento degli oli motore. Fino agli anni 70-80 era normale usare oli tipo 15W50 o 20W50, oggi sono in campo oli 0W30, e per un dispositivo a olio fa la differenza. Nel complesso col variatore di fase gestito in modo più o meno complesso attraverso l'elettronica, le prestazioni sono state recuperate bene e devo dire grazie al variatore se si sono raggiunti i limiti di emissioni inquinanti previsti dalle norme euro 3 ed euro 4 grazie al benefico effetto nella riduzione delle emissioni di NOx (ossidi di azoto) Altri costruttori si sono dovuti inventare sui motori benzina dei sistemi egr per abbattere gli ossidi di azoto, in alfa romeo l'egr era automatico col variatore di fase.
  8. Buonasera a tutti! colgo l'occasione per informare che l'auto è stata provata per circa 100km in accordo con il cliente in svariati giorni, la mattina a freddo la vaschetta presenta il medesimo livello di liquido raffreddamento, nessun calo e nessuna perdita, errori ed anomalie riscontrati nessuno, nemmeno per quanto riguarda fap, sostituito anche il tubo Ad Blue (il primo pezzo che dall'iniettore finisce a circa metà auto). Come al solito grazie per i preziosi consigli. Buon lavoro colleghi.
  9. l'esempio citato non è un mj fiat ma ford psa (scudo) e non si genera dalla egr (su quei modelli casca proprio si apre in 2 e rimani lì dove sei) ma da una perdita di aria dal circuito di alimentazione (tradotto scudo con manicotto fessurato in + occasioni avevi il sintomo di "polmonamento" descritto) fuori discussione che in recovery la pressione del turbo viene limitata ma non c'entra con il dtc della pressione stessa non è ipotizzabile il tuo ragionamento nella foto è diverso non è lacerato ma si è "scollato" all'interno, qui è macroevidente (si fermava la macchina perchè si spegneva il motore) ma in forma minore ti può provocare l'anomalia di cui si discute e non la vedi dall'esterno così come (caso limite) ti può provocare anomalie il corpo farfallato (successo su daily in cui è notoriamente critico) se la sua percezione di posizione è irreale come succede spesso dato che tutti sono caratterizzati da criticità in materia derivate da infiltrazioni vapori olio alla parte elettrica provenienti dall'albero di comando farfalla poi ci sono altre possibilità in logica devi pensare aldilà dei casi validati e invero concentrarti sulla dinamica e sulle ipotetiche causali anche le + impensabili quindi esempi stupidi: negli anni '90 le bravo/a che facevano l'aspirapolvere con l'isolante acustico del cofano davanti alla presa aria casi estremi come un topo morto nella scatola filtro aria (successo al sottoscritto fiat ducato) che veniva "aspirato" davanti alla rete del debimetro e falsava la misura senza cercare casi estremi a volte foglie e residui vari si posizionano a tratti davanti allo strumento di misura o anche filtri aria di pessima qualità (filtri che non sono filtri ma sono... "filtli"....) vedi qashqai ad esempio anche se dtc sono diversi ricorda che ogni centralina ragiona per come gli ingegneri sviluppatori gli hanno detto di ragionare quindi seppur in linea di massima certe strategie sono comuni non è così scendendo nei dettagli soprattutto di dtc come questi che sono decisamente inconsueti infine di nuovo abbi pazienza qui siamo fuori dal tuo topic
  10. Visto che vi mettete i like a vicenda il signor peppino Mibtel non legge le discussioni dall’inizio dove scrivo che ho fatto la verifica delle tubazioni e non ho trovato anomalie e Paolo mi ha Fatto notare e ringrazio un possibile analogo difetto, ho chiesto solo una informazione dove poteva essere la posizione della tubazione trovata fessurata che magari potrei aver avuto una svista e non accorgermene… poi ho capito che la soluzione del forum non era un suo caso avuto in precedenza.peppino Mibtel non ho mai chiesto a nessuno di verificare da qui la fessurazione delle tubazioni nella vettura che ho in officina ti pare????? Basta un po’ di intelligenza e ‘modestia’ e leggere quello che ho scritto è piuttosto chiedermi dati tecnici invece di scrivere un poeme come se fossi un incompetente e pretendere che mi risolvano il problema per chat. Cerco solo aiuto come altri mi stanno dando qui e ringrazio. Basta porsi con modestia comunque grazie e buon lavoro
  11. Se hai controllato visivamente il sistema di sovralimentazione, e non hai trovato anomalie,(puoi anche verificare, i valori di sovralimentazione con diagnosi, pressione attuale/obbiettivo) devi smontare il gruppo egr, e controllare se il suo radiatore, è intasato.
  12. In questo nuovo approfondimento un Sistema SCR del Gruppo FCA insieme ai tecnici Riparando, analizzandone caratteristiche, anomalie e ripristini particolari. QUESTO IL LINK diretto all'articolo in Home Page di Autodiagnostic!
  13. Salve il pajero in questone mostra delle anomalie quando si megge in diagnosi, mi dice che il difetto parte dal cruis control (che non ha) e mi dice che non è dotato di climatizzatore (che ha) di fatto la ventola del clima parte dopo pochi secondi che si avvia il motore anche senza accendere il clima, che comunque utilizzandolo funziona perfettamente, va in protezione limitando a 2000 giri ed accende la mil in giallo, cancellando gli errori avolte si spegne e a volte no ma riprende i giri motore e funziona bene, quando lo rifà la diagnosi da problemi al cruis control che ripeto non ne è dotata
  14. Guardando sul web il Dtc parla di "malfunzionamento del circuito", a mio avviso controlla bene Egr e condotti, intendendo per circuito quello dei gas e non impianto elettrico. Ti allego link con probabile cause da verificare. https://autonevodit.com/obd2-codes/p041a Se Egr di bassa magari è lenta negli ingranaggi interni come da articolo qui sotto. https://www.notiziarioattrezzature.com/articoli/9407/anomalie-valvola-a-tre-vie-motori-fca Ciao
  15. Buongiorno a tutti, è arrivata un’Audi Q3 2.0 TDI 150cv del 2015 con spia motore accesa , spia candelette lampeggiante e spia DPF accesa . I guasti presenti sono il P2080 sensore temperatura gas di scarico 1 - segnale non plausibile ed il P2463 Filtro particolato-accumulo fuliggine . Al primo intervento sostituiamo la sonda temperatura 1 ubicata sul collettore di scarico ed effettuiamo rigenerazione forzata. La vettura cancella i guasti e non presenta anomalie. Dopo circa 250km la vettura riaccende la spia candelette e presenta nuovamente il P2080 . La cosa curiosa è che il valore reale di quella sonda il Texa non la presenta nei parametri e disconnettendo il connettore non presenta guasti. Avete idee ? grazie
  16. Buongiorno ci sono dei Doblo' senza SGW anche se sono immatricolati dopo il 2017, (io ho 2 Doblo' cassonati anno 2022 senza SGW). Per il codice errore Va sostituita la centralina AIRBAG, ( su questa centralina Bosch a detta di chi lo fa non si riesce a togliere il crash) Dati collisione SWOPS - Anomalia memoria speciale (B0127-43) Risultati delle verifiche 1 COMPONENTE SOTTO ESAME VERIFICA CON STRUMENTO DI DIAGNOSI OK (NON SI RISCONTRANO ANOMALIE) INCONVENIENTE RISCONTRATO INTERVENTO Centralina Air-Bag Collegare lo strumento di diagnosi alla centralina Air-Bag e effettuare la cancellazione degli errori presenti in memoria Fine diagnosi Impossibile cancellare gli errori presenti nella centralina Air-Bag Sostituzione della centralina Air-Bag XOp. 5580C14 CENTRALINA PER AIR BAG - S.R.
  17. ciao, allora, dopo aver risolto un importante perdita di liquido di raffreddamento e resettato i parametri autoadattativi, la cliente dice che la vettura non ha più avuto anomalie. escludo la correlazione con la perdita di liquido raffreddamento, ma, essendo un'auto usata (acquistata da un commerciante) non escludo che abbia fatto qualche lavoro precedentemente e avesse solo bisogno di resettare i parametri. Purtroppo quando arrivano queste auto usate in officina, non conoscendo i lavori precedenti, risulta un po' difficoltosa la riparazione. cmq potrei considerare chiuso il topic. aspetto qualche giorno per sicurezza. grazie dell'aiuto!
  18. Buona giornata, Qualche mese fa ho riparato ad un conoscente una panda169 con motore 188A4000 alimentato con solo benzina, ho rivisto il cliente che riferisce che l' auto non ha più problema di avviamento motore lungo, riferisce che ora anche a motore caldo l' auto parte accelerata mentre in passato anche con avviamento a freddo non superava mai i 1000g/m ora arriva in alcune occasioni a superare i 2000g/m Ho controllato e non c'è nessun errore memorizzato e i parametri mi sembra buoni, aspirazione a vuoto di 280mbar, l' unico parametro sballato in apparenza è il minimo adattativo che è oltre 6500%, il corpo farfallato è stato pulito in occasione del precedente intervento ed è stata cambiata anche guarnizione di tenuta fra collettore e corpo farfallato, allego video della partenza. Secondo voi ci sono anomalie? In verità ho provato altre auto con motore Fire ed effettivamente a caldo il contagiri non supera i 1000g/m VID_20240121_122205084.mp4
  19. salve in questa vettura si accfende spia motore,anche se nell'andare non presenta anomalie con errore p1451(efficenza filtro particolato)mai visto questo errore su fiat.Cancellandolo l'errore si ripresenta dopo qualche centinaio di km.La vettura l'ha presa usata da poco, quello che noto di strano sono i valori di pressione 0 mbar al minimo,1/2 mbar a 2300 giri circa 7 mbar a 3000 giri,mi sembrano un po' pochini,i tubi che vanno al sensore differenziale sono integri e non otturati,che ne pensate di questa pressione,non vorrei ci fosse qualche taroccamento,anche perchè provandola mi pare un po' troppo brillante.
  20. Cari colleghi , la vettura indicata mi è arrivata in officina col carro attrezzi . Auto non partiva anche se faceva avviamento causa la centralina motore guasta. La ho sostituita con una Peugeot revisionata . Dopo circa 1000 km auto è rientrata con carro attrezzi e in sostanza non fa avviamento e nella BSM il fusibile F11 che protegge la ecu salta sistematicamente all'accensione del quadro. Ho verificato isolamento circuito elettrico che esce da BSM verso la centralina ma non ho notato anomalie. Cosa può essere successo? Ho ordinato un altra centralina chiedendo garanzia ma è la prima volta che mi succede. Se non attacco centralina fusibile non salta. e la ecu guasta puzza di bruciato. Grazie mille per i consigli
  21. In una moderna automobile, definire l’alternatore una semplice macchina elettrica deputata alla conversione dell’energia meccanica in energia elettrica è quanto mai riduttivo. Sebbene l’alternatore continui, naturalmente, a svolgere il compito di generatore di tensione che alimenta elettricamente tutti i sistemi e la batteria della vettura non è di certo lo stesso componente utilizzato nelle auto di qualche anno fa. L’alternatore è stato oggetto di importanti evoluzioni che, di fatto, hanno reso possibile definirlo “intelligente”, cioè in grado di variare il proprio funzionamento in base alle condizioni al contorno. In sostanza, questi nuovi alternatori possono variare la tensione di carica, fino ad arrivare alla completa disattivazione quando il loro funzionamento non è più strettamente necessario. È noto che l’alternatore impiega parte dell’energia meccanica sviluppata dal motore a scoppio per generare energia elettrica. La gestione della carica permette allora di ottimizzare il rendimento del motore endotermico in termini di carburante utilizzato e, quindi, di emissioni inquinanti. Per verificare e risolvere eventuali anomalie di funzionamento, occorre conoscere come è cambiata la gestione di un alternatore di questo tipo. In linea generale, l’alternatore prevede una tensione di ricarica compresa tra 12,6 V (alternatore disattivato) e 15 V. Dopo l'avviamento del motore viene dapprima effettuata una carica rapida con tensione elevata, fino al riconoscimento di uno stato di carica sufficientemente alto della batteria. La ricarica rapida avviene con una tensione di 15 V e può durare per un tempo variabile da 20 secondi fino ad un’ora, a seconda della carica della batteria (Fase B). Si passa successivamente ad una caratteristica di carica in funzione della temperatura esterna e della richiesta di potenza dei carichi elettrici a bordo vettura (Fase C). In tale fase, la carica varia da 13,5 V fino a 15 V, quindi sarà del tutto normale osservare una tensione generata che risulta variabile. Nella fase successiva (Fase D), quando la batteria ha raggiunto l’80 % di carica l’alternatore può regolarsi sulla soglia minima di carica per arrivare anche alla completa disattivazione, in quanto gli assorbimenti elettrici degli utilizzatori possono essere supportati anche dalla sola batteria. Infine (Fase E), l’alternatore torna di nuovo ad una carica di 15 V trasformando parte dell’energia cinetica, che viene resa disponibile dal veicolo in fase di rilascio dell’acceleratore, in energia elettrica. È la fase di recupero dell’energia, che così massimizza il rendimento energetico della vettura. Figura 1: grafico modalità di carica A= Avviamento motore B= Carica rapida C= Carica in funzione della temperatura e carichi vettura D= Gestione alternatore E= Carica nella fase di rilascio. La gestione dell’alternatore è possibile grazie ad un regolatore di carica diverso, il quale è collegato solitamente con la ECU motore (oppure una specifica centralina di gestione della carica) tramite una rete LIN (rete di comunicazione digitale a singolo filo, a bassa velocità), attraverso la quale riceve i comandi di carica da impostare e lo stato elettrico della vettura. L’alternatore avrà quindi un piccolo connettore a cui è collegato il filo di linea LIN. Ma un ruolo altrettanto fondamentale viene svolto dal sensore IBS (installato sul polo negativo della batteria) che misura costantemente tensione e corrente di ricarica e la temperatura della batteria. Anche il sensore è collegato su rete LIN, che può essere la stessa dell’alternatore o una dedicata. Grazie a queste informazioni (e a quelle provenienti dall’intero veicolo), la centralina iniezione imposta i comandi per l’alternatore in base ad un mappatura ben distinta. Ai fini diagnostici, occorre innanzitutto riconoscere se trattasi di un alternatore intelligente; per farlo in maniera certa basterà verificare la presenza o meno del collegamento LIN. Ad ulteriore conferma, se si stacca il connettore di quel piccolo filo, in diagnosi si avrà sicuramente un errore di comunicazione LIN, come ad esempio l’errore U1801 – LIN bus segnale/ messaggio fallito. Dato che questi alternatori possono impostare una tensione di carica assai variabile, la prima verifica da eseguire è osservare se lo stesso alternatore sia guasto o meno. Allora la prova più semplice è quella di sconnettere il cavo di rete LIN: in tal modo, non ricevendo più informazioni sulla richiesta di potenza elettrica, l’alternatore imposta una modalità di recovery iniziando una carica a 14 V – 14,5 V costanti, anche se in quel momento fosse disattivo. Si ha quindi un chiaro riscontro sulla sua funzionalità. La LIN può essere staccata sull’alternatore o più comodamente sul sensore IBS. Se l’alternatore non carica, si può ipotizzare anche un guasto sulla rete LIN. Come detto, questa rete dati è monofilare e di tipo digitale, nella quale vengono trasmessi treni di segnali ad onda quadra, quindi la verifica del segnale può essere fatta tramite un oscilloscopio che però ne rivelerebbe solamente la presenza ma non ci darebbe modo di interpretarne il messaggio. Per cui la verifica è di tipo quantitativo e non qualitativo. Allora, per il controllo può essere sufficiente anche un multimetro con il quale è possibile analizzare la tensione presente sulla rete e la continuità del cablaggio. Questo è possibile per le analisi esposte di seguito. Essendo la LIN una trasmissione digitale con ampiezza variabile tra poco più di 0 V e la tensione di alimentazione della vettura, il multimetro, attraverso una misura in Volt sul filo della linea, rileverà una tensione che è la media dell’ampiezza del segnale ma che comunque rappresenta un feedback sulla sua presenza. Figura 3: Oscillogramma del segnale rete LIN (solo quadro accesso) Come puoi diagnosticare la rete LIN di un alternatore intelligente? Scoprilo seguendo alcuni semplici controlli nel FORUM !! CLICCA QUA per leggere la nostra guida!
  22. E' stato pubblicato un nuovo approfondimento nel nostro Blog, leggi la prima parte cliccando qua: Letta la prima parte dell'articolo nel BLOG , nel post che segue vedremo come diagnosticare la rete LIN di un alternatore intelligente. Buona lettura!
  23. sono andato alla ricerca delle condizioni di recovery che limitano le prestazioni motore ed ho trovato da un documento diagnostico per centralina 4af relativamente all'errore p0105 sensore pressione si dice: NB -> un segnale non conforme al PO della pressione può generare il fault sensore giri conviene verificare anche questo, vista la combinazione di entrambe le anomalie quasi contemporaneamente. riguardo al riconoscimento ruota fonica credo ci sia qualche difficoltà dato che il motore non supera i 3000 giri. le prescrizioni richiedono di superare abbondantemente i 5000.
  24. Buongiorno colleghi! Sono qua per avere un confronto costruttivo su una panda che mi è entrata oggi in officina. Il cliente lamenta che quando inizia a far rumore (indecifrato) la macchina fa una nube tossica dallo scarico. Bene veniamo a noi, mi collego in diagnosi per capire se ci fossero anomalie (trovo varie mancate accensioni e anomalia al catalizzatore). Resetto e vado a provarla per sfizio (il cliente dice di aver portato tempo fa la macchina da altro meccanico il quale ha detto che la spia motore era solo un problema di falsi contatti) quindi preferisco ripartire da zero e provarla. La macchina gira normalmente, un pò al minimo non è pulitissima, ad un certo punto dopo che la sto utilizzando per 10 minuti, fa rumore (guidando sembrava provenire dalla testa, probabile zona valvole) e butta fuori una fumata esagerata di olio, smette il rumore, torna a funzionare, rientro in officina, controllo l'olio motore ed era più del dovuto. inizio a smontare candele per prova compressione (siamo a circa 14.5 ogni cilindro), alzo, tolgo l'olio per misurarne quantità e scopro che siamo a circa 5,5l (un pò tantino!) volevo controllare ed effettivamente da sotto perde, sembra che gli abbiano anche già smontato la coppa dell'olio, volevo togliere il tubo di scarico per vedere quanto olio c'era dentro e valutare lo stato del catalizzatore (ma le solite viti inferiori che si fissano al cat una non si smonta nemmeno a piangere, procederò in altro modo), la sonda lambda a valle è piena di olio, come il silenziatore finale. Ora, come procedereste? il cliente mi ha dato il via libera per iniziare a smontare e fare una sorta di preventivo. Io volevo provare inizialmente a mettere la quantità giusta di olio e provare un attimo cosa facesse, ci si potrebbe fidare? Sentendo poi il cliente mi ha detto che gli si è accesa la spia dell'olio, ha rabboccato lui essendo natale (troppo) ma circa 1 anno fa gli hanno già smontato la testa e rifatto le valvole (così dice) in quanto ha avuto problemi di cui non ricorda bene (il cliente è molto di poco aiuto) So che nessuno ha la sfera di cristallo, ma mi piacerebbe confrontarmi con voi. Grazie!
  25. Buongiorno oggi è arrivata questa auto con le seguenti anomalie : Auto non parte normalmente ( a strappo parte e presumo anche alimentando direttamente il 50 del motorino) Ventola abitacolo non funziona oppure funziona in maniera discontinua (aumenta e diminuisce da sola) Sul quadro strumenti appare la dicitura controllare livello liquido freni e start & stop non disponibile Tergicristallo anteriore si aziona da solo a una velocità molto bassa oppure si aziona quando viene acceso il climatizzatore Freccia anteriore sx non funziona Luci diurne non funzionano Tutte queste anomalie sono comparse insieme, facendo una diagnosi in tutte le centraline abbiamo rilevato questi errori non cancellabili : INIEZIONE : U0623 00 POMPA DI RAFFREDDAMENTO INIETTORE UREA (comunicazione persa) P065A 00 IAM (intelligente alternator module - module alternatore intelligente) BODY: C1006 15 INGRESSO ANALOGICO LIVELLO LIQUIDO FRENI (circuito aperto o cortocircuito verso il positivo) B163A 15 CIRCUITO COMANDO INDICATORE DI DIREZIONE ANTERIORE SINISTRO (circuito aperto o cortocircuito verso il positivo) B16CF 15 COMANDO LUCE DI MARCIA DIURNA SINISTRA (circuito aperto o cortocircuito verso il positivo) B2345 13 COMANDO BASSA VELOCITÀ TERGICRISTALLO (circuito interrotto) CLIMATIZZATORE: B10E8 12 CIRCUITO DI COMANDO MOTORINO VENTILATORE (cortocircuito verso il positivo) B10E8 16 CIRCUITO DI COMANDO MOTORINO VENTILATORE (tensione sotto soglia) B11FE 15 COMANDO COMPRESSORE CILINDRATA VARIABILE (circuito aperto o cortocircuito verso il positivo) Unico controllo effettuato rinforzato massa su carrozzeria ma non è cambiato nulla o pensato a qualche aggiornamento sw da fare ma non ho ancora interpellato JEEP. Ho visto che su Data Spin c'è un identico caso (scheda 98806) ma non sono abbonato. Qualcuno di voi lo è , può indicare la soluzione del caso in questione. Grazie anticipatamente
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