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  1. Maser

    Apertura minimo adattivo auto Fiat

    Finora non avevo dato peso ad un parametro riscontrato nelle vecchi auto Fiat vedi Punto Panda, parlo dell' apertura minimo adattivo, qualche mese fa ho risolto un problema ad una Panda 169 con il Fire 1.2 in fase di diagnosi notai appunto il parametro apertura minimo adattivo con valori superiori al 6500% , dopo questa mi sono capitate altre auto che hanno lo stesso corpo farfallato comandato dal vecchio filo di acciaio con un comando a doppio solenoide che controlla il minimo con valori superiori al 6500% in alcune il valore a motore con temperatura sotto i 60 gradi mostrano valori "logici" tipo 2 ÷ 5% superata tale temperatura il valore supera i 6500% in altre già a motore freddo e con motore fermo mostrano valori superiori a 6500% in altre sia a freddo che a caldo mostrano valori plausibili, tutte le auto che ho monitorato non mostrano malfunzionamenti. Ho chiesto a qualche collega che ha risposto che si tratta di un valore di correzione della ecu per regolare il minimo ed ha aggiunto che non devo preoccuparmi di un valore così elevato, qualcuno mi conferma che è così?
  2. Sono fiducioso che con il cambio iniettori il problema sia risolto, mi sono messo a riguardare i dati dei test fatti con due sistemi di diagnosi, Multiecuscan e Launch, ed entrambi mostrano un dato strano, Il Multiecuscan lo chiama minimo adattivo, il Launch lo chiama adattamento apertura al minimo, entrambi riportavano un valore superiore a 6500%, in altri Fire non mi sembra di aver notato mai questi valori
  3. Avv. Beccari Piergiorgio

    Taratura sistemi ADAS e responsabilità di chi interviene sull'auto

    I Sistemi di Assistenza alla Guida (ADAS – Advanced Driver Assistance Systems) rappresentano uno degli argomenti di maggiore attualità, in tutta la filiera automotive. Questi sistemi sono sempre più presenti sulle vetture messe in commercio: non solo sulle vetture di “alta gamma” ma anche sulle c.d. “utilitarie”. Il problema, allora, è capire come gestirli in sede di riparazione della vettura affinché questi mantengano sempre la loro piena efficienza. Gli ADAS sono sistemi progettati in nome della sicurezza nella circolazione stradale che, per funzionare, utilizzano dispositivi di vario genere (sensori, telecamere, radar, lidar, ecc…). Pensiamo, ad esempio, alla telecamera che agevola il parcheggio, ai sistemi che agiscono sulla frenata (ABS, ESC, AEB) e a quelli che permettono il mantenimento della corsia, ai fari intelligenti, al Cruise Control Adattivo, ecc… A seconda delle modalità operative mediante le quali agiscono, gli ADAS possono essere attivi, se intervengono in modo autonomo oppure passivi, quando si limitano a segnalare il pericolo ma non intervengono direttamente (si pensi al sensore di parcheggio che emette un’allerta ma non agisce per fermare l’automobile). I sistemi ADAS dialogano con le varie centraline dell’auto e vengono dislocati in varie posizioni: nella parte anteriore possiamo trovare i sensori per frenata di emergenza, il riconoscimento dei pedoni, avviso di collisione, il cruise control adattivo, avviso di superamento della corsia mentre nella parte posteriore ritroviamo, tra gli altri, quelli per il rilevamento dell’angolo cieco, il parcheggio assistito, l’avviso di collisione posteriore. Il concetto più importante che l’autoriparatore deve tenere a mente quando approccia una vettura dotata di ADAS è che tali sistemi devono sempre essere ricalibrati, non solo in caso di effettiva rottura del dispositivo ma anche quando si interviene sull’elemento che incorpora il dispositivo o con il quale dialoga. In altre parole, occorre ricordare che l’autovettura viene prodotta dalla Casa ed immessa in commercio con determinati parametri impostati per il corretto funzionamento degli ADAS: questi parametri, pertanto, devono rimanere sempre quelli di default determinati dal costruttore. E ciò, va ribadito, sia nell’ipotesi in cui si intervenga in quanto si è verificato un danneggiamento effettivo di uno dei dispositivi ADAS sia quando l’autoriparatore debba procedere con la riparazione e/o sostituzione di un componente dove l’ADAS è integrato o monitorato dall’ADAS stesso. Ridare l’esatto valore di riferimento (ossia reimpostare i parametri stabiliti dalla casa auto) al termine dell’operazione di riparazione/sostituzione, significa permettere agli ADAS di riprendere a funzionare in modo efficace e sicuro dal momento che il veicolo è stato riportato alla sua originale geometria. Come detto sopra, gli ADAS sono sistemi pensati e progettati per migliorare la sicurezza nella circolazione stradale; se questa è la loro specifica finalità, è chiaro, allora, che il dispositivo deve sempre poter operare efficacemente. Rimettere in circolazione una vettura dotata di ADAS senza che sia stata effettuata la ricalibrazione in maniera corretta, significa permettere la circolazione di un veicolo che non è più perfettamente identico a quello uscito dalla fabbrica; e ciò a tutto danno di quella finalità di sicurezza a cui tali sistemi sono preposti. Ancora, è bene non dimenticare due principi fondamentali che regolano attualmente l’attività dell’autoriparazione. In primo luogo, l’officina deve essere QUALIFICATA, ossia deve essere dotata della strumentazione e dell’attrezzatura tecnica necessaria per eseguire correttamente gli interventi richiesti così come il personale ha il dovere di essere adeguatamente formato. Ancora, la prestazione professionale richiesta (l’intervento richiesto al meccanico) deve essere sempre svolta con la diligenza del buon padre di famiglia, avendo il legislatore con ciò previsto un criterio generale da utilizzare, caso per caso, onde valutare la condotta dell’obbligato. Tuttavia, tale assunto trova precisa specificazione con riguardo alle obbligazioni inerenti l’esercizio di un’attività professionale (come quella, ad esempio, dell’autoriparatore) nel qual caso, il grado di diligenza richiesto non sarà più valutato tenendo come riferimento la figura del buon padre di famiglia (ossia il cittadino avveduto che vive in un determinato ambito sociale, secondo i tempi, le abitudini e i rapporti economici) bensì verrà indagato con riguardo al genere dell’attività prestata. In definitiva, la valutazione circa la correttezza e la giustezza dell’opera prestata dovrà essere condotta tenendo presente la perizia e la conoscenza tecnica richiesta dall’intervento commissionato. Applicando i suddetti principi all’ipotesi di intervento che presupponga, al suo compimento, una ricalibrazione degli ADAS, è chiaro allora che tale operazione debba essere assolutamente precisa; altrimenti – come sopra detto – la conseguenza è restituire alla circolazione una vettura con parametri non più conformi a quelli impostati in sede di fabbricazione dalla casa auto, con conseguente possibile malfunzionamento dei sistemi ADAS stessi a tutto discapito dell’incolumità sia del veicolo che dell’automobilista. Va da sé, allora, che una calibrazione precisa richiede la strumentazione necessaria nonché la piena conoscenza teorica della procedura da seguire. L’officina ha quindi il dovere di eseguire tutta la procedura prescritta con la dovuta accuratezza. Oltre all’utilizzo della strumentazione adeguata e alle conoscenze tecnico-procedurali necessarie, l’autoriparatore – proprio per la diligenza professionale richiesta, in considerazione dei sistemi sui quali è chiamato ad intervenire - non deve trascurare nulla: ad esempio, il pavimento dell’officina deve essere in piano e senza dislivelli, altrimenti le operazioni di rilevazione potrebbero venire falsate. Le brevi premesse che precedono, racchiudono già in sé le risposte alle domande che oggi vengono poste. Comunque: 1) Per tutte le ragioni ed i motivi sopra spiegati, un’officina che riconsegna la vettura con sistemi ADAS non tarati, esegue un intervento non conforme alla diligenza professionale richiesta. Pertanto, sull’officina grava il rischio di essere chiamata a risarcire tutti gli eventuali dannI (materiali e personali), subiti dall’automobilista, ovviamente a condizione che l’erroneità o l’inadeguatezza della prestazione professionale abbia effettivamente determinato il sinistro per il quale si chiede il ristoro. L’officina, pertanto, ammesso che il sinistro e/o il danno sia stato causato da un malfunzionamento degli ADAS dovuto ad una errata ricalibratura, potrebbe venire chiamata a rispondere sia in sede civile (risarcimento danno a cose o persone) sia in sede penale, nell’ipotesi in cui dal sinistro siano derivate conseguenze rilevanti anche sul piano penale (ad es. incidente mortale). 2) Sotto il profilo del riconoscimento della garanzia, in linea teorica non si può escludere che una ricalibrazione sbagliata, soprattutto se eseguita durante il periodo di validità della garanzia stessa, potrebbe causare il rifiuto – da parte della casa auto – di prestare la medesima. E’ ben evidente che eseguire un’operazione così importante senza seguire le prescrizioni e le indicazioni del costruttore, potrebbe configurare la possibile non applicazione della garanzia con responsabilità conseguente dell’autoriparatore. 3) Nel caso in cui il cliente volesse a tutti i costi ritirare l’auto senza aver fatto la calibrazione e/o la taratura, si apre una discussione molto interessante, e che allo stato non ha una risposta certa, proprio in rapporto alla quantificazione del grado di diligenza richiesto al professionista nell’esecuzione della propria attività. Dal mio punto di vista, l’autoriparatore ha il dovere di informare il cliente, con precisione e specificità, su quanto emerso durante l’ispezione del veicolo, sulle parti su cui intervenire e sui rischi che ne conseguono in caso di non esecuzione di quanto necessario. Nel caso in cui, dopo essere stato debitamente informato, il cliente volesse ritirare la vettura senza aver permesso all’autoriparatore la corretta esecuzione della ricalibratura degli ADAS, l’autoriparatore – per sua tutela – deve farsi rilasciare apposita manleva sottoscritta dal cliente, nella quale indicare con chiarezza che il cliente, debitamente informato di ogni aspetto (anche e soprattutto quelli conseguenti alla mancata esecuzione dell’intervento), se ne assume ogni responsabilità, esonerando in tal senso l’officina. In tale maniera, il meccanico ha la possibilità di dimostrare di essere stato parte diligente e che quello che poteva fare (ossia notiziare il cliente su tutto) è stato fatto. Se un simile documento non fosse sufficiente ad escludere la responsabilità dell’officina e, ripeto, ad oggi non ci sono sentenze che si siano pronunciate in tal senso, significherebbe che il grado di diligenza richiesto all’officina, soprattutto quando si verte in tema di interventi attinenti la sicurezza del veicolo, si spingerebbe fino al dovere del meccanico di trattenere la vettura e di impedirne la circolazione. Senza entrare nel merito del fatto che un tale comportamento potrebbe anche configurare un’ipotesi di appropriazione indebita (punibile sotto il profilo penale), prevedere un così alto grado di diligenza in capo all’autoripartore significherebbe trascurare l’altro lato della medaglia, vale a dire che il proprietario della vettura ha l’obbligo di tenere il mezzo funzionante e sicuro. Quindi, se il cliente, pur a conoscenza della situazione, decide ugualmente di circolare con un veicolo non sicuro, la colpa è del meccanico? In conclusione e nell’attesa di qualche pronuncia giurisprudenziale in grado di chiarire il punto, consiglio sempre, in ipotesi come quella in analisi, di farsi rilasciare un apposito sgravio di responsabilità il quale, anche se non dirimente in assoluto, comunque sarebbe in grado di circoscrivere parecchio il tema della discussione. Auspico comunque che i lettori forniscano la propria opinione in merito.
  4. Se Elettrificazione e Guida Autonoma sono le due parole che sentiamo di più negli ultimi tempi nell’ automotive, la domanda che ci poniamo è quale impatto avrà tutto questo nella riparazione indipendente. Entrambi i cambiamenti passano da due estremi: da un motore endotermico a uno 100% elettrico, oppure da una vettura senza alcun sistema di assistenza alla guida, ad un veicolo che si muove in maniera totalmente autonoma. In mezzo a tutto questo c’è una transizione che va affrontata dall’autoriparatore scegliendo le giuste attrezzature, la giusta formazione e seguendo con attenzione quello che le Case Costruttrici di veicoli immettono sul mercato, sia a livello di sostenibilità ambientale che in materia di sicurezza e connessione alla rete. BorgWarner, uno dei principali produttori di componentistica Automotive, è decisamente orientata verso questi mega-trends, sia nel primo equipaggiamento che nell’ Aftermarket attraverso il Marchio Delphi Technologies acquisito di recente proprio per questo scopo. Delphi Technologies, da sempre un riferimento anche nelle attrezzature per officina, offre soluzioni come lo strumento diagnostico DS150E, già in grado di operare su molti sistemi presenti su veicoli Ibridi ed Elettrici, e su quelli equipaggiati con i più recenti sistemi di assistenza al guidatore (ADAS). I relativi software sono sempre in costante aggiornamento per operare su veicoli sempre più recenti e complessi, oltre alle banche dati complete ed intuitive. Gli elevati standard qualitativi delle soluzioni diagnostiche di Delphi Technologies, derivano dalla lunga esperienza nella realizzazione di componenti ad alto contenuto tecnologico destinati sia al primo equipaggiamento che all’Aftermarket Indipendente, come l’elettronica del veicolo e l’Iniezione sia Diesel che benzina. Renault ZOE e Nissan Leaf sono solo alcune delle vetture Full-Electric sulle quali è già possibile effettuare una diagnosi con lo strumento DS150E di Delphi Technologies, oltre ad un elevato numero di veicoli Plug-In Hybrid sempre in aggiornamento. Per quanto riguarda la calibrazione degli ADAS, è già possibile eseguire operazioni per radar e telecamere parte dei principali sistemi ADAS come frenata di emergenza, mantenimento di corsia, cruise control adattivo ecc. ecc. sia in dinamica (calibrazione sulla vettura in movimento) che statica in combinazione con il Kit CRC-150 CAR lanciato recentemente. Ricordiamo che la calibrazione di questi sistemi è necessaria a seguito di numerose operazioni oltre alle riparazioni di carrozzeria, ad esempio dopo la sostituzione degli ammortizzatori, e di qualsiasi parte che è direttamente o indirettamente collegata allo chassis con conseguente variazione dell’altezza da terra o della geometria del veicolo anche molto lievi.
  5. ciao ragazzi chiedevo un info credo per gli esperti del marchio su una renegade ho installato il tastierino a sx volante (ritirato in concessionaria) che aziona appunto l'ACC cruise control adattivo ma non trovo voce per abilitarlo sapete darmi info in merito ?(chiaramente ho cercato di abilitarlo con strumento ufficiale fiat di un collega appunto fiat) :oO:
  6. in diagnosi vedo solo la temperatura pre fap Comunque dovrei avere risolto, c'è un azzeramento valore adattivo del sensore temperatura gas di scarico, l'ho fatto e per ora il problema è sparito, aspetto a mettere la spunta verde, voglio provarla ancora un po'
  7. ENGY non stare dietro a ESI, anche lui a volte pecca codici difetto normati fiat P1100 Perdita di Pressione nel Circuito di Sovralimentazione P1105 Sensore di rilevamento Quota altimetrica P1106 Sensore Pressione di Sovralimentazione P1120 Plausibilita' pedale farfalla - controllo molla farfalla/Posizione Attuatore P1121 Potenziometro Farfalla Pista 1 P1122 Potenziometro Farfalla Pista 2 P1133 Curva sonda lambda bancata 1 (Pre-cat) Fuori range P1135 Resistenza riscaldatore sonda lambda bancata 1 (Pre-cat) P1141 Resistenza riscaldatore sonda lambda bancata 1 (Post-cat) P1155 Resistenza Riscaldatore Sonda Lambda 2 a Monte P1170 Numero Adattamenti mappa superiori al previsto in 1 ciclo di funzionamento P1171 Additivo del titolo Bancata 1 Fuori range P1172 Moltiplicativo del titolo alti carichi bancata 1 Fuori range P1173 Adattamento Titolo miscela 1 fattore adattivo P1175 Adattamento Titolo miscela 2 fattore moltiplicativo Alti Carichi P1176 Adattamento Titolo miscela 2 fattore adattivo P1177 Adattamento Titolo miscela 1 fattore moltiplicativo Bassi Carichi P1178 Adattamento Titolo miscela 2 fattore moltiplicativo Bassi Carichi P1201 Errore Iniettore 1 P1202 Errore Iniettore 2 P1203 Errore Iniettore 3 P1204 Errore Iniettore 4 P1220 Controllo posizione farfalla P1221 Potenziometro Pedale Acceleratore Pista 1 P1222 Potenziometro Pedale Acceleratore Pista 2 P1226 Segnale non valido Movimento Pedale Acceleratore P1230 Errore elettrovalvola gas P1300 Apprendimento ruota fonica P1301 Classificazione tipo di iniettori da eseguire in caso di sostituzione P1314 Accelerometro per misfire/strada sconnessa P1320 Plausibilita' segnale fase-segnale giri P1325 Circuito Controllo detonazione P1336 Controllo di Copia - Copia Richiesta Superata P1337 Controllo Comparativo di Coppia P1340 Posizione Camma P1400 Calibrazione EGR: Posizione inferiore P1481 Segnale modulato per controllo ventole P1500 Starter Switch Fuori range P1504 Ingresso chiave: segnale non plausibile P1512 Attuatore minimo bloccato P1513 Comando Attuatore minimo P1530 Plausibilità Trinary-Quadrinary P1531 Rele' compressore condizionatore P1555 Plausibilita'tra posizione freno e acceleratore P1565 Leva comando Cruise Control P1601 Test after-run (errore durante lo spegnimento) P1602 Regolatore di tensione: valore sotto o sopra il limite P1603 Alimentazione 5 volt per sensori P1604 Rele' principale P1605 Farfalla modificatrice flusso aria aspirazione P1606 Malfunzionamento ECU (Controllo battito) P1607 OSM(On Sensor Memory) - memoria sensori P1612 Rele' riscaldatore filtro gasolio P1653 Variatore di Fase P1654 Comando collettore modulare P1656 Errore rele' Carichi benzina-gas P1658 Errore rele' iniettori metano P1659 Errore rele' iniettori benzina P1671 Valvola regolatore pressione carburante P1673 Tensione condensatore 1 sopra o sotto il limite P1680 Controllo Molla Chiusura Farfalla Motorizzata P1681 Controllo Molla Apertura Farfalla Motorizzata P1682 Controllo Sbandamento Farfalla Motorizzata P1683 Controllo Posizione di Recovery Farfalla Motorizzata P1684 Controllo Plausibilità del Campo di Regolazione Farfalla Motorizzata P1685 Riconoscimento Sostituzione Corpo Farfallato Senza Autoappredimento P1686 Autoapprendimento Battuta Inferiore Farfalla Motorizzata Errato P1687 Interruzione Autoapprendimento Farfalla - Condizioni Ambientali Errate P1688 Secondo Autoapprendimento Battuta Inferiore Farfalla Errato P1689 Autocompensazione Stadio Finale Farfalla Motorizzata Fuori Range P1690 Cut-Off di Sicurezza P1691 Cut-Off di Sicurezza da controllore sicurezza P1702 Accensione spia da cambio automatico P1703 Spegnimento Motore da C.R./CAE P1704 Cambio Automatico: segnale non plausibile P1705 Errore regolazione giri cambio automatico
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