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  1. Si queste pressioni sono nella norma, l’accumulatore sembra funzionare bene, infatti in caso di guasti alla membrana interna ci mette molto poco a caricare e la pressione schizza di molto oltre i 50 bar. A questo punto un guasto all’accumulatore lo escluderei. Ci sono contatori di mancate aperture frizione?
  2. Il difetto si presenterebbe quindi in fase di diverse aperture e chiusure della frizione, manovre di parcheggio (ipotizzo), movimenti che coinvolgono quasi nello stesso tempo le elettrovalvole di innesto e disinnesto e naturalmente l’elettrovalvola della frizione. Io monitorerei la pressione di linea durante questi transitori, che tendono naturalmente a scaricare il circuito idraulico. Cercherei di capire sia come scende la pressione, ma soprattutto come sale, per escludere problemi all’accumulatore idraulico. Certo ci potrebbero essere delle criticità sulla frizione, magari sulle molle, oppure sul cuscinetto, però prima monitorerei bene l’accumulatore, dato che comunque un errore sulla pressione c’è.
  3. Forse, e dico forse, l’errore sulla pressione è un effetto collaterale. Magari la pressione idraulica esercitata dal cuscinetto per vincere la forza delle molle in alcune condizioni non è sufficiente e l’accumulatore non ce la fa a gestire uno sbalzo di pressione così importante. Però prima di azzardare ipotesi verifica attentamente le pressioni. Su una 500L, tempo fa, con stesso cambio, non ricordo esattamente errori e difetto, giusto così come chiacchiera da bar, trovai disco perfettamente nuovo e molle leggermente deformate. Cambiai pure il cuscinetto, che è a parte e mi sa solo originale.
  4. P1768 62 Accumulatore circuito idraulico scarico confronto segnale errato P1810 79 Guasto nel sistema della frizione (la frizione non si apre prima del cambio marcia) - Anomalia tiranteria meccanica P060C 83 Guasto centralina - Valore di calcolo protezione segnale incorretto P2930 85 Autoregolazione posizione frizione chiusa - Segnale troppo alto ....questo non è più presente dopo l'aggiornamento La vettura non è in officina, sta viaggiando in attesa dell'auto sostitutiva che ho impegnato.
  5. Salve,ho questa vettura con errore P1A9C(accumulatore di energia.difetto dello stato di efficenza dell'accumulatore di energia).Questo errore è permanente in centralina motore. Ho provato a fare adattamento batteria con topdon,l'errore è scomparso per poi apparire di nuovo dopo un giro di prova e tre quattro avviamenti.Ho sentito che potrebbe essere condensatore o centralinetta accanto e che serve un attrezzo citroen per scaricarlo,qualcuno si è imbattuto in questo problema e sa darmi delle informazioni? grazie
  6. buongiorno,in officina è entrata questa panda che non sempre entra la retromarcia. macchina con 33000km. in diagnosi nessun errore. non sempre lo fa, mettendo la retro dopo qualche secondo la sgancia. pressione accumulatore 40 bar
  7. peppino mibtel

    Prova batterie Autel

    Saluti a tutti, qui sotto inserisco una img di un prova batterie avuto in concomitanza all'acquisto dello strumento nuovo, valuta le condizoni di accumulatore motorino avviamento e generatore, facile e veloce da usare e con un bel report da stampare e consegnare al cliente
  8. Buonasera ,avrei bisogno del vostro supporto ,ho in officina lancia Ypsilon con problemi trasmissione ,inizialmente la vettura inseriva prima o retro dopo diversi tentativi, monitoraggio pressione attraverso diagnosi con oscillazioni notevoli ,procedo con sost accumulatore ,inoltre ho installato altro gruppo ingranaggi poiché diversi rapporti non andavano (gratta 2/3). Provata vettura tutto ok oggi in marcia cambiando dalla 1-5 tutto ok come scala dalla 5-4 va in folle con blocco totale del cambio ,ho rismontato tutto e controllato forcelle treno ingranaggi ma non trovo nulla In diagnosi p1818
  9. se non hai le gomme di scarico della vasca dei pesci non avrà problemi perchè così scarica di sicuro adattamenti e integratori sono solo tracce su cui puoi capire dove è l'adattatività della centralina, tipicamente a gpl con polmone in perdita o iniettori non a tenuta la centralina (che ricordiamoci sempre non sa di andare a gpl) smagrisce piano piano e a gpl la macchina va ma poi quando giri a benzina e soprattutto in avviamento a freddo le conseguenze dell'adattatività eccome se si sentono anche se di solito resettando gli adattativi ritorna (temporaneamente) alla normalità in tutti i casi il fatto che non sia costante indica a buona ragione la criticità verso la parte elettrica che serve l'elettronica soprattutto, come prima a occhi chiusi ottimizza connessioni masse turnovera relè e soprattutto assicurati delle condizioni di base dell'accumulatore e del motorino, se assorbe troppo soprattutto in determinate condizioni ci sta
  10. Ho trovato questa descrizione. PSA si è inventata un sistema particolare per le auto con Start&Stop: si chiama e-HDI. Vediamo a cosa serve. Il sistema e-Hdi ha fatto la sua apparizione a partire dal 2010 sulle Citroen C4 e C5 con motorizzazioni diesel, per poi essere applicato anche su tanti altri modelli del gruppo PSA (comprese anche le serie “DS”) come ad esempio il Peugeot 3008. Questi sistemi, per l’avviamento del motore, sfruttano sia un motorino d’avviamento normale sia un alternatore reversibile. Il lavoro di questi ultimi viene coordinato in maniera simbiotica. Rispettivamente, il motorino d’avviamento si occupa del primo avviamento, quello da chiave, mentre l’alternatore reversibile si occupa degli avviamenti automatici in fase di intervento dello Start&Stop. Sia per il primo avviamento sia per quelli automatici, il sistema può avvalersi, oltre che di una batteria AGM da 12 V, anche dell’energia elettrica immagazzinata all’interno di uno specifico condensatore, chiamato da PSA “ultracapacità”, per via della sua elevata capacità (2 celle da 600 farad ciascuna). Il sistema e-HDI è disponibile sia su vetture con cambio manuale, sia con cambio automatico. Come è composto il sistema e-HDI I componenti principali che costituiscono il sistema sono, per l’appunto, un grosso condensatore da 1.200 F totali e una centralina che si occupa della sua gestione in carica e scarica. La centralina viene denominata da PSA “dispositivo di mantenimento della tensione centralizzata” e, come detto, svolge la funzione di controllo e gestione dell’energia elettrica immagazzinata nell'ultracapacità. Il collegamento elettrico del dispositivo è in serie tra il morsetto negativo della batteria e la massa del veicolo (vedi schema figura 1 in Photogallery). Internamente, la centralina di mantenimento della tensione centralizzata incorpora: • un’elettronica per il coordinamento delle operazioni; • gli interruttori di pilotaggio serie/parallelo tra batteria e ultracapacità; • il sistema di ricarica dell’ultracapacità; • la sorveglianza dello stato dell’ultracapacità (SOH); • la gestione delle funzioni di autodiagnosi; • la protezione contro il sovraccarico dell’ultracapacità. Inoltre, le connessioni elettriche sono le seguenti: • tre connessioni di potenza: massa telaio, massa batteria e positivo ultracapacità; • un connettore a 1 pin per l’alimentazione positiva; • un connettore di comunicazione a 10 pin. L’ultracapacità fornisce una potenza elettrica massima di 4 kW, con tensione nominale pari a 5 V. I due super condensatori che, posti in serie, la compongono hanno una capacità di 600 farad ciascuno e possono erogare una tensione di 2,5 V. La vita (stimata) dell’ultracapacità è di circa 15 anni o 240.000 km. L’ultracapacità e la sua centralina sono montate dietro il passaruota anteriore sinistro, al di sopra dell’ammortizzatore (vedi foto 2). Se la centralina e-HDI va in tilt Dato che gestisce gli avviamenti motore, è chiaro che il mancato funzionamento del sistema e-Hdi determina problemi allo Start&Stop. In questo caso, però, il tecnico è portato subito a prendere in considerazione problemi alla batteria o al sistema di gestione motore, non valutando invece eventuali malfunzionamenti del dispositivo di mantenimento della tensione. Può succedere infatti che la centralina e-Hdi vada in tilt, generando i seguenti codici guasto in centralina motore: - P1AA2: dispositivo che mantiene costante la tensione, difetto elettronico interno; - P1A9C: accumulatore di energia, difetto dello stato d’efficienza dell’accumulatore d’energia. Sul quadro strumenti compare la spia MIL e lo Start&Stop non è disponibile. Sebbene gli errori facciano riferimento sia alla centralina sia all’ultracapacità, la causa del guasto è un’avaria elettronica della sola ECU. Per avere certezza di ciò, si controllino massa e alimentazione della centralina stessa, verifica che deve essere svolta sia sul connettore dell’elettronica sia sui due terminali di negativo e sul terminale unico di positivo a 12 V. Si accerti, inoltre, che il terminale (+) che va al supercondensatore venga alimentato a 5 V (vedi schema foto 3 in Photogallery). Si noterà che massa e alimentazione sono perfettamente regolari, ma che la centralina non commuta i 5 V di alimentazione all’ultracapacità. Occorre allora sostituire la centralina. Procedure per la sostituzione della centralina Allo scopo, bisogna staccare il polo positivo della batteria e poi procedere con lo smontaggio della vecchia unità. Dato che si lavora molto vicino all’ultracapacità, per evitare pericolosi corti che la danneggerebbero con gravi conseguenze fisiche anche per l’operatore (il condensatore può esplodere) è necessario tenere conto anche della sua carica. Quindi, tramite un multimetro, misurare la tensione ai capi dell’ultracapacità: se si rilevano 4÷5 V, allora significa che il condensatore va scaricato preventivamente. Questa operazione deve essere fatta tramite un apposito “scaricatore” (è una grossa resistenza con un voltmetro analogico di controllo). Il codice originale dell’attrezzo è PSA 1288. Inoltre, per rimuovere la centralina è necessario munirsi di bussole appropriate per togliere i dadi di fissaggio dei cablaggi che hanno un’impronta specifica (vedi foto 4 e figura 5 in Photogallery). A questo punto si può montare la nuova unità, ricollegando poi i vari cablaggi e la batteria della vettura. La centralina sostituita necessità però di apprendimento, che si può eseguire tramite uno strumento diagnostico che supporti tale funzione. Dopo tutte le operazioni indicate, i codici guasto diventano memorizzati, quindi cancellabili, la spia MIL si spegne e lo Start&Stop riprende a funzionare immediatamente. Photogallery https://www.notiziariomotoristico.com/approfondimenti/12842/sistemi-e-hdi-avarie-allimpianto
  11. non mi convince per niente che gli assorbimenti si azzerano, qualche milliampère di lì mi sa che esce, puoi per cortesia quantificare e anche riportare la capacità accumulatore in Ah così da vedere se stiamo nei 0,6ma/Ah mediamente considerati (almeno in fca) soglia accettabile? per la cronaca comunque gli assorbimenti saltuari sono fra le cose peggiori da monitorare e soprattutto collocare dalla data direi che senz'altro ha un sistema di ricarica "intelligente"...... quindi, non me ne vogliano gli entusiasti di questo sistema, direi di considerare anche se questa batteria viene caricata oppure viene lasciata al suo destino in nome di qualche milionesimo di millesimo di milligrammo di Co2..........
  12. Niente da fare, ho sentito 4 ricambisti e 2 rettifiche. Mi dicono tutti che la pompa non viene fornita. Tutto il robottino o niente. L'unica cosa che trovo è l'accumulatore. Su Ebay ci sono, ma non mi fido....saranno cineserie? La vettura al momento è ok.
  13. L'ampere (simbolo: A), talvolta abbreviato con amp, abbreviazione non ammessa dal Sistema internazionale di unità di misura, è l'unità base SI dell'intensità della corrente elettrica. Prende il nome dal fisico francese André-Marie Ampère, uno dei principali studiosi dell'elettromagnetismo Ci divertiamo, come si dice dalle mie parti, a fare la punto allo str***o....🤣🤣🤣 TORNiamo a noi. Ho guardato velocemente, ma ho trovato solamente l'accumulatore in aftermarket. La pompa si trova facilmente? Per sostituirla? Con il diagnostico faccio scaricare il circuito e basta, le ho sempre viste senza averne mai cambiata una.
  14. Cari colleghi sulla vettura indicata non si riesce a depresurizzare il robottino del cambio. Qualcuno conosce dei modi alternativi? Sto usando exsaminer ufficiale. La vettura non aziona attuatore frizione e prende errore p1810 malgrado frizione sia nuova. Grazie
  15. Facendo una diagnosi globale con topdon ho questo errore in centralina motore e 05ff in BSI,ma non credo ci entri niente.Non ho capito come diagnosticare la centralina dell'accumulatore e se qualche diagnostico riesce.Leggendo l'articolo di Angelo,che ringrazio, pare essere la centralina.Il condensatore costa 189 euro più iva e la centralina 518 euro più iva.La batteria principale ha poco più di un anno e da test sembra a posto.Il cliente per adesso ci pensa su visto che può venir fuori una discreta spesa e l'unico problema sembra essere che non funziona start stop. Grazie
  16. sì è l'accumulatore al proposito del quale, anche se non interessa in questa discussione non appare plausibile sia coinvolto, al proposito del quale dicevo ci sono un paio di procedure per valutazione efficienza circuito idraulico semplici&veloci da fare - con diagnostico senza nemmeno dover aprire il cofano - ho in officina una Musa a cui faremo la frizione se posso provvedo a monitorare e inserire grafici relativi in seguito
  17. peppino mibtel

    9GF Panda criticità saltuaria no dtc

    Saluti a tutti, solo un esempio, Panda 169A4000 iniezione iaw 9GF saltuariamente in immediato post avviamento, in particolare per qualche secondo il motore non prendeva i giri ansimando senza reagire alla richiesta da utente tramite pedale acceleratore, la causa era un sottotensionamento o undervoltage dell'accumulatore (ovviamente poi sostituito, la seconda img è con batteria nuova) sottotensionamento dicevo in fase di spunto come si vede bene dalle img, curiosamente si può agganciare questa problematica, qui senza tracce, a quella invero validata (P065A) dal monitoraggio su modelli con start&stop (tipicamente spesso su panda cross mj ad esempio)
  18. ora non so se è un doppia frizione non credo sulla modus ma mi pare però che anche i doppia frizione renault siano dei Getrag con attuatori elettrici non elettroidraulici correggo chiedo scusa da una foto sul web (qui sotto) vedo cambio con accumulatore idraulico quindi sistema elettroidraulico scusate
  19. A metà strada tra una vettura convenzionale con solo motore termico (denominata con la sigla ICE, Internal Combustion Engine) ed una di tipo ibrido (detta anche Full Hybrid o HEV, Hybrid Electric Vehicle) si pone una vettura definita Mild Hybrid. Le distinzioni tra le diverse tipologie vengono fatte a seconda del sistema di trazione utilizzato e dal tipo di management dell’energia elettrica. Per la trazione, le vetture ICE utilizzano l’unico motore a disposizione, ossia quello a combustione interna e non hanno nessun dispositivo di natura elettrica per la marcia del veicolo. La batteria montata a bordo è quella al piombo acido, sebbene possa distinguersi tra una normale SLI, una Heavy Duty oppure un’AGM. Le Full-Hybrid impiegano uno o due motori elettrici dedicati e batteria ad alta tensione che permettono la trazione della vettura in elettrico fino ad una determinata velocità e/o distanza percorsa oppure in accoppiamento con la trazione offerta dal motore termico. La batteria ad alto voltaggio viene ricaricata nelle fasi di marcia sfruttando il motore termico, mentre in decelerazione e frenata tramite il motore elettrico. Per le ibride in versione Plug-In, la carica può anche e soprattutto avvenire tramite una presa elettrica dedicata che sfrutta una sorgente di energia esterna (ad esempio una colonnina). Il discorso cambia per una Mild Hybrid (o ibrido «medio» MHEV), che rappresenta una soluzione tecnica di tipo ibrido parallela, molto diversa. Un sistema ibrido parallelo è un’architettura caratterizzata da un nodo meccanico di accoppiamento della potenza che permette ad entrambi i motori (elettrico e termico, benzina o diesel) di fornire coppia alle ruote. Nel Mild Hybrid, tale sistema è composto da: Una macchina elettrica denominata BSG (Belt Starter Generator), funzionante a 12 – 24 – 48 Volt; Un convertitore DC/DC; Una batteria agli ioni di litio a 12 – 24 – 48 Volt; Una batteria a 12 Volt convenzionale. Si deve pensare ad una Mild Hybrid come ad un’autovettura dotata di due impianti elettrici distinti (“sezioni” elettriche), rappresentati da quello tradizionale a 12 V e da quello aggiuntivo che può essere a 12 V, a 24 V o a 48 V, che lavorano contemporaneamente e in maniera sinergica. Approfondiamo l’aspetto tecnico solamente sul sistema a 48 V, che è il più diffuso ed è utilizzato, ad esempio, da Renault, Ford, Volvo, FCA, PSA, Land Rover, BMW, gruppo VAG, Hyundai - Kia e Mercedes. La linea a 12 V convenzionale continua a supportare le alimentazioni di tutte le centraline e i dispositivi di bordo (confort, illuminazione, sicurezza, ecc.). Su molte vetture, è presente ancora il motorino di avviamento classico alimentato sempre a 12 V, utilizzato per i primi avviamenti. La linea aggiuntiva a 48 V è riservata per il funzionamento del motoalternatore BSG e della relativa batteria al litio (e, sebbene indirettamente, anche di quella al piombo) e viene interfacciata con la sezione a 12 V tramite il convertitore di tensione DC/DC. In applicazioni future, tale sezione verrà dedicata ad alimentare componenti funzionanti direttamente a 48 V, come ad esempio i compressori A/C di nuova generazione (quindi ad azionamento elettrico e non più meccanico) e i “turbocompressori” elettrici (come già presente su alcuni motori Audi), in grado di azzerare praticamente il fastidioso turbo lag. Schema di principio di un sistema Mild Hybrid Il BSG (o anche ISG, Integrated Starter Generator) è un motoalternatore che coniuga le funzioni del motorino di avviamento e dell'alternatore in un'unica macchina elettrica che consente di avviare il motore e di fornire coppia motrice (funzione di starter e di motore elettrico di boost), nonché di generare tensione con il motore termico in moto (funzione di alternatore) e sostituisce in toto l’alternatore convenzionale. Il motoalternatore è collegato all'albero motore mediante una cinghia poli-V. Nei sistemi Mercedes, invece, è costituito da un vero e proprio motore elettrico integrato nel cambio, che però svolge le medesime funzioni. Come detto, gran parte delle vetture sono comunque equipaggiate di un motorino di avviamento separato a 12 V, con il quale vengono effettuati i primi avviamenti e quelli in presenza di basse temperature esterne. In sostanza, il BSG unisce le caratteristiche di un alternatore intelligente a quelle di un Kers. Durante il funzionamento da alternatore, lo scopo del BSG è quello di generare la tensione di ricarica a 48 V della batteria al litio grazie alla coppia del motore termico e, durante le fasi di veleggiamento e frenata, trasformando l’energia cinetica in quella elettrica (fase di recupero, il motoalternatore è un generatore trascinato dall’assale di trazione). La batteria al litio, a sua volta, fornisce al BSG l’energia per funzionare come motore elettrico in grado di erogare una certa coppia motrice direttamente all’albero motore a cui è collegato, ad esempio durante le fasi di sorpasso (funzione di boost), di riavvio del motore in regime di Start&Stop e di sostenere la trazione durante la marcia a velocità costante e basso carico motore. La potenza che il motoalternatore è in grado di erogare è compresa mediamente tra i 5 e 6,5 kW e coppie di circa 50÷60 Nm come motore, mentre in fase di generazione la potenza va dagli 11 ai 14 kW. Ogni unità è dotata di una centralina elettronica di elaborazione e comunicazione. Tutti i motoalternatori lavorano con un tendicinghia doppio, che è un elemento fondamentale ai fini del loro funzionamento in quanto deve assicurare sempre il corretto tensionamento È un duplice tenditore perché si ha la necessità di tendere la cinghia in entrambi i versi di rotazione, a seconda che il BSG funzioni da generatore o da motore. La batteria MHEV agli ioni di litio, oltre ad alimentare il motogeneratore, supporta anche la batteria a 12 V (tramite il converter) per garantire il funzionamento di tutti i sistemi attivi. Con questa strategia il motore termico, nelle fasi di Start/Stop, rimane spento per tutta la durata della sosta temporanea (anche quelle particolarmente lunghe), al contrario dei sistemi con la sola batteria a 12 V che, per permettere al driver di utilizzare tutti i sistemi della vettura, provvedono a riavviare il motore per non far scendere troppo la tensione batteria. In linea generale, queste batterie sono costituite da un certo numero di celle collegate in serie (che è variabile in base alla vetture), per una capacità totale intorno ai 10 ÷12 Ah. L’accumulatore al litio integra una centralina che ne gestisce il controllo, un fusibile di protezione contro le sovracorrenti (che però non può essere sostituito) ed un relè sezionatore, il quale viene attivato in caso di crash della vettura per evitare pericolosi corti circuiti e possibili incendi della batteria stessa. Batteria MHEV, fusibile di sicurezza (Ford Puma) Un parametro determinante per ogni batteria al litio è la temperatura, che non deve mai salire oltre i 50° C ÷ 60° C. A tal proposito, gran parte di esse sono provviste di un sistema di raffreddamento a ventola. L’altro componente principale di un sistema MHEV è il convertitore di tensione DC-DC 48/12 V. Realizza la fondamentale funzione di “raccordare elettricamente” le due sezioni di bordo che lavorano a tensioni diverse. Come detto in precedenza, l’alternatore è unico e, per consentire la ricarica di entrambe le batterie, entra in gioco il convertitore il quale trasforma le tensioni a seconda dell’utilizzo che la vettura richiede, abbassando e modulando la tensione da 48 V a 12 V. Naturalmente, oltre la sezione di potenza, il convertitore include una propria centralina per lo scambio e l’elaborazione dati. In sostanza il sistema Mild Hybrid svolge così un compito di elettrificazione leggera del veicolo, a vantaggio di consumi ed emissioni inquinanti. L’aiuto elettrico, infatti, consente al motore termico di lavorare entro un range di carico ottimizzato all’insegna dell’efficienza (meno carburante, meno emissioni). Con l’utilizzo del BSG, inoltre, lo Start&Stop viene velocizzato ed il sistema acquisisce la possibilità di alzare la soglia di arresto del motore, che avviene già ad una velocità di 30 km/h. I componenti possono avere ubicazioni diverse in base al veicolo considerato. La batteria trova posto nel vano bagagli posteriore oppure sotto ai sedili del passeggero o del guidatore, mentre il converter viene collocato sotto i passaruota anteriori, all’interno della vettura al di sotto del cruscotto o accanto alla batteria al litio quando questa è montata nel bagagliaio. Per ovvie ragioni, il motoalternatore è montato nel vano motore. Altri costruttori optano per assemblare tutti i componenti in un unico aggregato, che si trova avvitato al pianale della vettura oppure sempre nel vano bagagli. Aggregato MHEV Land Rover Legenda 1. Connettore del cavo della batteria MHEV 2. Cavo della batteria di avviamento (12 V positivo) 3. Cavo della batteria MHEV (positivo) 4. Convertitore DC/DC 5. Cablaggio elettrico dell’alloggiamento della batteria MHEV 6. Ventola di raffreddamento del convertitore DC/DC 7. Batteria MHEV 8. Tubo di sfiato della batteria 9. Ventola di raffreddamento elettrica della batteria MHEV 10. Cavo di massa 11. Scatola di derivazione batteria MHEV 12. Cavi della batteria convenzionale e connettore dei cavi di massa (scocca veicolo) Il sistema può essere completamente diagnosticato tramite la presa OBD della vettura in quanto, come prima sottolineato, tutti i componenti hanno una ECU di controllo, le quali sono interconnesse tra loro e collegate al resto dell’auto tramite una rete CAN specifica (CAN Hybrid). Tutto il sistema MHEV viene coordinato, solitamente, dalla centralina motore, la quale rappresenta perciò il nodo elettronico di riferimento per le eventuali diagnosi del sistema. Una delle procedure che, ad esempio, il tecnico meccatronico si troverà ad affrontare maggiormente riguarda il reset della condizione di blocco avviamento dopo un evento di crash (quando la batteria viene sezionata per motivi di sicurezza), senza la quale il veicolo non riparte. Come di routine sarà l’operazione in diagnosi di sostituzione dei componenti MHEV, la quale è necessaria per ripristinare il funzionamento del sistema dopo un guasto che ne abbia richiesto il rimpiazzo. La diagnosi è importante, si aggiunge, anche per il controllo efficienza della batteria. I diagnostici vengono dotati, per l’appunto, di una ben specifica funzione di report dell’accumulatore al litio, con cui l’operatore è in grado di verificare diversi parametri tra cui la tensione e la corrente di carica (e scarica), la temperatura e, soprattutto, la tensione di ciascuna delle celle della batteria, nell’ottica di verificarne anche il grado di invecchiamento.
  20. devi controllare il circuito relativo comprensivo, anche e soprattutto del componente installato dato che un ricambio usato non contiene sicuro certezze di buon funzionamento, nel ragionamento poi, soprattutto se validazioni generate da situazioni in cui l'undervoltage è molto logico tipo avviamento, occorre aggiungere le condizioni tipiche di undervoltage appunto alias sottotensionamento come accumulatore alias batteria labilità e ossidazioni varie a partire dalle masse etc etc il monitoraggio base è diagnosi con acquisizione in modalità grafica dei due segnali pedale, altra acquisizione sempre grafica del livello di tensione sistema in avviamento
  21. ora non ho presente l'architettura di questo modello ma direi che @andy69 intendesse l' IBS e a quanto pare lo stesso non è stato sostituito, su fiat nel body, chiaramente non so qui se uguale, si leggono dati in merito alla valutazione dell'accumulatore effettuata dall 'IBS
  22. Onestamente non ricordo come viene fornita a ricambi la pompa. Comunque per il livello olio la procedura è semplice. A pressione idraulica nulla, diciamo pari allo zero, devi riempire il serbatoio (dovrebbe essere graduato). Se per caso dovesse partire la pompa, quindi si dovesse caricare il circuito idraulico, con diagnosi devi eseguire la procedura di depressurizzazione accumulatore, e poi controllare il livello olio, dopo il controllo, all'apertura della porta oppure al key-on la pompa partirà automaticamente e pressurizzerà l'impianto. Su questi cambi robotizzati il livello olio va sempre controllato con il circuito "scarico".
  23. Buonasera, come da titolo trovo il pedale frizione particolarmente duro nonostante sia stata fatta la frizione e doppio volano da un altra officina a maggio, il cliente ha subito lamentato il movimento duro del pedale (anche prima della sostituzione frizione) ma hanno risposto che è normale, provando il veicolo trovo effettivamente una resistenza nella pressione, mi appresto a smontare e verificare sia pedale, pompa frizione e ripetitore, tutto risulta al banco senza ostruzioni nell'impianto questa derivazione, che da spaccato originale riporta "accumulatore di pressione" ( vedi foto) chiedevo se fosse già capitato un problema simile...... sarei intenzionato a sostituirlo cosa pensate?
  24. Ciao, non trovo l'accumulatore di pressione dell'impianto idraulico disinnesto frizione pompa e ripetitore nuovi non riesco a far caricare bene la pompa qualcuno ha risolto pulendolo o in altro modo ? Se lo elimino funzionerà?
  25. Accumulatore o smorzatore di pulsazioni come in genere si trova su questo tipo si impianto?
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