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  1. F.G.F.LLI GRECO SAS

    [Mercedes Ml w166 10/2012 2143cc 651960 150Kw Diesel] Reset errore p13e400

    Rimane attivo errore p13e400
  2. L'errore P2BAF indica un malfunzionamento generico del sistema per l'abbattimento NOx (catalizzatore SCR). Verificare se sono presenti altri errori, risolverli e conseguentemente controllare se quello P2BAF può essere cancellato. Se non vengono trovati specifici malfunzionamenti e non è possibile cancellare l'errore P2BAF, la comparsa di tale codice errore può essere stata causata da un calo di tensione del circuito elettrico della vettura (verificare lo stato della batteria, del suo circuito di ricarica, delle connessioni sulla centralina AdBlue - Controllo motore). In questo caso effettuare quanto qui sotto descritto. Tra i parametri relativi alla gestione del catalizzatore SCR, lo strumento di diagnosi dovrebbe indicare anche una serie di otto voci che citano "Stato monitoraggio strategia n attivo/disattivo" con n da 0 a 7. Solo per gli stati disattivi, effettuare la procedura qui sotto indicata in funzione del numero dello stato: Se n è uguale a 0 o 6 occorre mantenere la vettura accesa per circa un minuto Se n è uguale a 1 occorre guidare il veicolo per circa 5 minuti su percorso extraurbano Se n è uguale a 2, 3, o 4 occorre guidare il veicolo per circa 20 minuti su percorso extraurbano Se n è uguale a 5 occorre guidare il veicolo per circa 35 minuti su percorso extraurbano Se n è uguale a 7 occorre guidare il veicolo per circa 10 minuti e circa 5 km, in modo da far variare il livello AdBlue nel suo serbatoio (frenare, accelerare, curvare) Le procedure descritte devono essere eseguite senza mai spegnere il motore e con il sistema Stop&Start disabilitato. Il livello AdBlue deve essere conforme. Dopo aver effettuato le procedure descritte, dovrebbe essere possibile la cancellazione dell'errore indicato. Diversamente verificare presso il costruttore se è disponibile un aggiornamento software.
  3. Il Servizio “auto sostituiva” mediante soggetto terzo. Uso del veicolo: L’officina acquisisce il veicolo immatricolato per noleggio senza conducente da una società specializzata (ad es. ARVAL) → sistema del NOLEGGIO A LUNGO TERMINE. L’officina corrisponde alla società un canone mensile → sono compresi tutti i costi di ammortamento, di manutenzione, assicurativi e fiscali (bolli). Il contratto di noleggio stipulato tra l’autofficina e la società specializzata nel settore, prevede la possibilità di rinoleggio a terzi → la vettura acquisita in noleggio e disponibile in officina, può a sua volta essere concessa in noleggio ai clienti dell’officina: Nell’ipotesi in cui l’officina sia titolare di autorizzazione comunale per l’esercizio di attività di noleggio senza conducente → il rapporto contrattuale si instaura direttamente tra l’officina e il cliente; Se invece manca l’autorizzazione comunale per l’esercizio di attività di noleggio senza conducente, si instaura un rapporto contrattuale tra società di noleggio e cliente → l’officina si deve attivare per far sottoscrivere al cliente apposito contratto che lo lega alla società di noleggio. N.B.: Pur svolgendo l’officina un ruolo attivo nell’operazione, in realtà il rapporto contrattuale intercorre tra la società di noleggio ed il cliente dell’officina. Considerazioni sul servizio prestato con questa modalità La fatturazione del costo del noleggio sarà tra la società noleggiatrice e il cliente dell’officina → solitamente l’officina viene autorizzata ad incassare dal cliente il costo del noleggio per conto della società di noleggio e successivamente, secondo le modalità concordate, a ritrasferire i compensi (previa trattenuta di una percentuale predeterminata per il servizio prestato dall’officina). Sotto il profilo delle varie responsabilità, queste rimangono tutte in capo alla società di noleggio → l’officina non è parte del rapporto contrattuale di noleggio. Ristorno delle quote di noleggio all’officina → in base alle tariffe applicate, possibilità di recuperare, almeno in buona parte, i costi per la gestione dell’auto sostitutiva (pagamento canone di noleggio). Conclusioni Vantaggi: nessuna responsabilità in capo all’officina per la circolazione della vettura, possibilità di recuperare i costi di gestione dell’auto sostitutiva. Svantaggi: incremento degli aspetti burocratici, attenta valutazione delle clausole contrattuali all’origine, spese a carico del cliente per il servizio di auto di cortesia.
  4. Salve questa car e stata acquistata usata e dal primo momento a dato questo problema l'indicatore della batteria del sistema ibrido sempre a zero in diagnosi motore trovo U1062-87 Dual Battery switch Module mancanza di messaggio ATTIVO Le due tensioni ai capi dei due cavi grossi su DBSM riferiti a batteria Piombo e litio entrambi ci sono i 12v , sul cavo a 4 pin del DBSM ci sono due masse ok e ce la linea can controllata con schema che arriva in ecu motore non e interrotta ne in corto la resistenza terminale è ok misurata sui due cavi can penso sia proprio la DBSM montata lato passeggero. Sapete se si può sostituire con una usata oppure occorre per forza andare in fiat. Accetto vostri preziosi consigli. Grazie
  5. Enrico Santacaterina

    [Dr Dr 5 09/2011 1600cc A 80Kw Bifuel B/Gpl] Errore b3045

    Mi spiego meglio… Mi è arrivata l’auto in officina senza conoscerne la storia perché di un venditore di auto . tramite un tester per leggere transponder chiavi e frequenza vedo che entrambe le chiavi sono senza trasponder per cui iniziò a smontare dal cruscotto volante per cercare se è stato incollato all’immobilizer ed effettivamente è proprio così . quindi chiedo se c’è la possibilità di togliere definitivamente l’immobilizer per far sì che l’auto parta l’errore in centralina è sempre ATTIVO ed è il b3045
  6. Salve a tutti, ho un problema su questa Giulia da risolvere. Il veicolo si è spento improvvisamente su strada. Verifichiamo un cortocircuito all'interno della pompa carburante nel serbatoio e la sostituiamo con una nuova ma il veicolo non parte comunque. Sotto quadro e durante la fase di avviamento la pompa non riceve corrente infatti rimane ferma. Il fatto strano è che se attivo la pompa dallo strumento diagnostico arriva la giusta corrente oltre al fatto che la sento girare bene. Ho provato a controllare tutti i fusibili e tutti i relè interessati (sono davvero tanti) ma non trovo anomalie. In diagnosi continuo ad avere gli errori fissi e non cancellabili P2295 (distributore idraulico pressione stato di potenza) e P0253 (guasto elettrico unità di dosaggio) Spero possiate aiutarmi. Grazie
  7. peppino mibtel

    [Dr Dr 5 09/2011 1600cc A 80Kw Bifuel B/Gpl] Errore b3045

    concordo con Pasquale in che centralina leggi l'errore? in tutti sistemi che dtc leggi? è presente/attivo? i sintomi precisi? spia? non è partita e adesso parte? antifurto non è un'esclusiva dell'immobilizer ragion per cui "ipotizzo" non basta a stabilire con certezza la genesi e a maggior ragione a pianificare operazioni come quelle richiesta in fattibilità
  8. In più lo stato dell'errore è su "attivo", lo cancella? Se provi a fare uno stop/marcia lo riprende? Questo dettaglio potrebbe avvalorare la mia tesi.
  9. sui parametri ce' solo la tensione di uscita generata dal sensore che piantata a 4.95v e muovendo la wastgate il segnale non varia ........... dopo qualche controllo e' stato individuato un'interruzzione del cablaggio zona cambio, aperto/ riparato e macchina ritornata in salute ....... valore di tensione generata dal sensore a key on 0.8v ..........con motore a minimo e asta a battuta 3.5v ................ provo la macchina per una trentina di km ...........tutto ok .............dopo aver rimontato il tutto spia dinuovo accesa .............stavolta ce' un dtc P2564,sensore attuatore turbo, attivo non cancellabbile .....adesso l'attuatore turbo a differenza di prima resta a riposo con motore in moto ........tutto fa pensare a qualche filo del cablaggio rovinato e non individuato, ma li ho passati ad uno ad uno prima di chiuderlo ............ con multimetro ultratecnologico controllo la continuita' del cablaggio, sia del sensore di ricopia che dell'elettrovalvola di comando, ma risulta integro fino al pettine centralina .................infine tra vari palpeggiamenti e veifiche mi accorgo che muovendo il pettine ecm variano i valori, e il dtc si fa cancellare ................assestato 2 martellate al pettine e sistemato tutto ...................se torna san martello lo aspetta ancora . p.s. grazie a chi oscuramente mi ha fornito materiale tecnico per questa riparazione
  10. Scrivo qui cosi' non dimentico ................... .................poi magari lo cerco e non lo trovo ugualmente macchina arriva in recoveri con spia iniezione accesa, in diagnosi ce memorizzato un P2565 sensore posizione attuatore turbina ...........sensore di ricopia dopo cancellazzione e' andata bene qualche giorno, ma e' ritornata con errore attivo non cancellabbile ..........
  11. scanso equivoci posta il valore letto in diagnosi nel monitoraggio attivo su strada, l'ideale sarebbe un'acquisizione grafica del tipo di quelle qui in basso turbocompressore con regolazione waste-gate normalmente chiusa? waste-gate normalmente aperta? vgt senza sensore di posizione? vgt con sensore di posizione?
  12. da cosa, o meglio, come sei arrivato a verificare che la pressione olio sia effettivamente troppo alta ........... poiche' la foto diagnostica allegata dice pressione non coerente con l'atmosferica...........googlando trascrivono pressione bassa ....... ...........percio' deduco che gia' a key on ci sia dtc attivo, che solo cablaggio/interruttore/software possono causare ..............
  13. Visto che usi 909 ,vai sulla diagnosi intelligente e lei ti guida passo passo,sempre sei hai abbonamento attivo.
  14. ciao Sergio penso tu ti riferisca al filmato (penso perchè anzi non so perchè ma su questo pc non lo riesco a vedere) e in effetti quei dati non sembrano plausibilmente logici anche se c'è da dire che purtroppo con i diagnostici multimarca occorre sempre tenere presente visualizzazioni apparentemente sconcertanti (tenere presente appunto per non farsi ingannare da dati non validi o per niente indicativi se reali) esempio personalmente sugli euro4 fca guardavo sempre il comando (4%= egr chiusa totalmente sul 1,9) poi dagli euro 5 in poi ho smesso dopo aver visto dati come il 128% di comando e sono passato appunto alla posizione misurata rispetto alla obiettivo e soprattutto alla massa aria (con la obiettivo solo nel ciclo egr attivo) corretta della pressione sovralimentazione (da euro 5 in poi facilmente come finisce il ciclo egr e quindi chiude la valvola il corpo farfallato entra (o rimane) in azione per proseguire la strategia denox)
  15. badwork

    ATI - ATECH ITALIA ThinkTool X5

    ieri ho provato la diagnosi. Un piccolo palmare che fa diagnosi ed ha la possibilità di essere usato come remotizzatore. Logica di funzionamento simile a Launch e Autel. Il mio fornitore lo vende a 1000 euro (iva escl), con 700 euro di crediti per diagnosi/programmazioni remote comprese. Mi dice che è un prezzo particolare , per chi aveva preso Autel da loro e, causa cambio importatore italiano, non è più in grado di utilizzare i crediti (gettoni) di diagnosi remota compresi nell'acquisto Autel. Il prezzo "normale" sarebbe di 1800 euro. Per lo sblocco sgw occorre un ulteriore pagamento (non so quanto, ma penso allieneato al mercato), ma la diagnosi si riesce comunque a fare. Buona cosa il fatto che si ricarichi dalla presa obd quando è collegato alla vettura, in particolare quando si fanno prove su strada. Abbonamento x due anni, poi se non si rinnova, rimane attivo fino all'ultimo aggiornamento e comunque sempre attivo come interfaccia per le diagnosi remote. X le diagnosi remote , lavora con tutte le principali marche europee, tranne gruppo Renault .
  16. peppino mibtel

    [Nissan Primastar 06/2004 1900cc F9Q 80Kw Diesel] P0192

    ..... i colleghi dissero solo che registra errore su sensore pressione carburante, la via principale ipotizzata come detto l'undervoltage oppure le interferenze sui 5Volt non portavano a risultati positivi fino a quando (per fortuna) il mezzo durante la lavorazione (esattamente monitorando i 5 volt sul sensore stesso) all'improvviso non partiva più e il dtc era incancellabile, nella img la evidente causale quindi l'interruzione di uno dei 3 cavi di linea sensore pressione carburante (questo mezzo come detto ha 345000 km e molte battaglie al suo attivo.....) pubblico il tutto non tanto per difficoltà di diagnosi ma solo per esemplificare una sola delle infinite occasioni in cui nel corso della riparazione si produce autonomamente nel veicolo una evidente subdola variazione dei sintomi che rimescolano completamente le carte del gioco e la posizione del povero meccatronico del caso che le deve considerare .....senza possibilmente perdere tutto nel gioco.....😆
  17. ciao Diego grazie ottima spiegazione chiara semplice ed efficace, per la visualizzazione del software diagnosi la dicitura è "comando" (egr reg pressione overboost etc etc etc) espressa generalmente in %, in qualche caso è da interpretare "al contrario" quindi 100% niente 0% tutto anche se come dici tu giustamente in genere lo 0% (di mancato comando in questi casi) non viene visualizzato ma rimane una piccola % ad esempio tipicamente mi viene in mente osservate a centinaia le egr fca il 4% che corrisponde a nessun comando della centralina alla valvola egr sui vecchi 1,9 mj oppure il 2% sui 1,3 mj (qui sotto esempio) per la lettura semplice del dato singolo (esempio classico il regolatore di pressione carburante common rail) la cosa migliore pragmaticamente è un multimetro - meglio se quelli che visualizzano la % - invero se quel dato lo devo correlare nella logica diagnostica a un altro da lui influenzato ci vuole l'oscillo esempio stupido: se ho un common rail che non parte senza pressione carburante il controllo semplice del comando inviato da centralina lo faccio con multimetro (e la logica della lettura inversa quindi nel caso 60% o 40%) ma per vedere altro correlabile (esempio se il regolatore è elettricamente attivo) ci devo misurare l'assorbimento elettrico oppure posso verificare in altri casi con diversi sintomi la corrispondenza temporale tra il comando e il suo feedback quindi la variazione della pressione in tutti questi casi strumento principe è l'oscillo
  18. Io il pico lo dovrei saper usare piuttosto bene e confermo che la sua grande potenza sta proprio nel software che è progettato in modo differente da quello di un oscilloscopio tradizionale. Anzi, se qualcuno dovesse avere domande specifiche chieda senza remore, se sono in grado mi farebbe solo piacere poter rispondere. Ho risposto a wuesto topic perché vorrei far osservare un dettaglio nella domanda che apre questo topic per la quale in realtà non è stata data una risposta esauriente: la % di ciclo attivo PWM non è detto che corrisponda in assoluto alla % di apertura di una valvola elettromeccanica. Dipende. Cercando di usare termini semplici e facilmente comprensibili provo a spiegare: se ho una tensione fissa 12V trasmetto 12% per il 100% del tempo, se però trasmetto impulsi 12V da 1ms sequiti da pause di 3ms sto trasmettendo 12V per solo 1/4 del tempo. Se guardo quindi il valore medio scopro che sto trasmettendo solo 3V. Il principio è molto simile a quello del valore efficace quando si ha a che fare con la corrente alternata. La tecnica degli impulsi PWM è quindi una tecnica per regolare la tensione di alimentazione e di conseguenza la potenza però non si può affermare con assoluta certezza che anche la % di apertura di una valvola segua linearmente la % del ciclo di lavoro PWM. Questo è vero solo se esiste una relazione lineare con la tensione di alimentazione, ma spesso non è così perché per via di inerzie o altri fattori la valvola non si muove affatto finché non viene raggiunta una tensione minima. La regolazione dell'apertura tra completamente chiuso e completamente aperto potrebbe quindi, giusto per buttare li un esempio, avvenire solo tra il 50% ed il 100% del ciclo di lavoro del segnale PWM. Ora, io non so che valori mostri un software diagnostico a video, potrebbe usare la % PWM come già una % di apertura effettiva (che viene calcolata dalla centralina), credo però che sia un dettaglio importante da conoscere per non rischiare magari di arrivare a conclusioni errate durante una diagnosi. P.S. comunque con un oscilloscopio si possono fare tantissime cose in funzione delle tecniche che si conoscono e del tipo di sonde che si hanno a disposizione. Mi verrebbe da dire che è un po' come un compressore d'aria, lo si può usare per la pistola smontagomme e per soffiare ed esserne pienamente soddisfatti già così, lo si può però usare anche per verniciare, scalpellare, tagliare, smerigliare ecc. sfruttandolo appieno in tutte le sue potenzialità.
  19. Ciao, provincia di Genova, ok per errore Sezione. Doblo' posteriore tamburi, in effetti non si sente intervenire elettronica, succede anche a velocita bassissima, non saprei se EBD è gia attivo.
  20. ma l'errore e' sempre attivo non cancellabile o puoi cancellare e si ripresenta? xche' se e' sempre attivo verifica la continuita' del cablaggio altrimenti collegando il sensore nuovo dovresti avere la possibilita' di cancellare l'errore che ti si ripresentera' quando la centralina rivela una temperatura troppo alta in entrata
  21. In questo approfondimento ci occuperemo del Sistema SCR del Gruppo FCA insieme ai tecnici Riparando analizzandone caratteristiche, anomalie e ripristini particolari. Siete pronti? Down sizing e Green: i nuovi motori diesel Un motore diesel moderno non è lontanamente paragonabile a quello che veniva realizzato solo qualche decina di anni fa. In primis per le prestazioni che è in grado di assicurare. Le potenze e i valori di coppia motrice raggiunti da questi propulsori sono notevoli, anche e soprattutto se rapportati alle cilindrate contenute di cui dispongono, in linea con il trend del così detto “down sizing” dei costruttori. In aggiunta a queste prestazioni di tutto rispetto, sono anche motori particolarmente “green”, con tassi di emissione degli inquinanti bassi, specie per PM10 e NOX (ossidi di azoto), che sono le due sostanze più pericolose e dannose per l’uomo e l’ambiente. I bassi valori raggiunti sono senz’altro il risultato di un percorso di miglioramento imposto da un crescente grado di severità delle normative antinquinamento, specie con l’avvento della Euro 6. Euro 6 D-temp: da NEDC a WLPT a RDE L’attuale norma in vigore Euro 6 D-temp abbandona il vecchio ciclo di guida NEDC – New European Driving Cycle per utilizzare il nuovo e ormai noto ciclo WLTP – Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure, più aderente al reale uso della vettura. Per rendere ancor più significativo il ciclo di omologazione, la Euro 6 D-temp impone di tenere in considerazione anche i valori ottenuti con un altro ciclo di guida denominato RDE – Real Driving Emission, ossia le emissioni inquinanti misurate sul veicolo direttamente durante l’impiego su strada. Tutto ciò vale naturalmente sia per i motori benzina che per i diesel. Per raggiungere questi traguardi i motori sono diventati ancor più complessi per via del sistema di abbattimento degli inquinanti. E questo aspetto è, forse, maggiormente vero per i motori a gasolio. Ne sono una chiara prova i nuovi 1.3 e 1.6 Multijet del gruppo FCA, tutti ovviamente rispondenti alla normativa Euro 6 D-temp. I motori rimangono quasi inalterati nei loro sistemi di aspirazione, iniezione e sovralimentazione, mentre adottano un sistema di scarico e trattamento dei gas esausti completamente rivoluzionato e, per cui, inedito. Il Sistema SCR del Gruppo FCA La principale caratteristica è quella di impiegare un sistema SCR per l’abbattimento degli ossidi di azoto piuttosto articolato, gestito da una centralina indipendente da quella motore. Ciò si traduce in una linea di scarico dall’uscita dei gas dal collettore fino al silenziatore costituita da ben 12 elementi differenti e in un impianto di adduzione dell’AdBlue con serbatoio, pompa, riscaldatori e pompa specifica per il raffreddamento a liquido dell’iniettore dell’urea. Ai componenti riportati nell’elenco, vanno aggiunti tre diversi catalizzatori, ciascuno con un compito preciso. Vediamo insieme il loro ruolo prendendo come riferimento la direzione di avanzamento dei gas di scarico. Il Ruolo dei tre catalizzatori Il primo di essi è un kat ossidante tradizionale, mentre la vera particolarità sono gli altri due. Vediamoli insieme: Quello denominato SCRF è un elemento doppio, all’interno del componente viene alloggiato: prima un kat riducente specifico per il sistema SCR, lavorante quindi con l’additivo AdBlue e poi, subito in cascata, un filtro per il particolato DPF. Tale soluzione, che è diversa da quella di altri costruttori dove generalmente il DPF è posto prima del kat SCR assicurerebbe, secondo i tecnici FCA, un miglior tasso di conversione dei NOX. Si ricorda che nel kat riducente, a partire da temperature attorno ai 230 °C, avviene una conversione chimica che, combinando gli ossidi di azoto dei gas di scarico con l’ammoniaca (NH3) presente nell’urea, restituisce azoto libero (N2) e vapore acqueo (H2O). La funzione del terzo catalizzatore L’ultimo dei su citati componenti è sempre un kat riducente, anch’esso specifico del sistema SCR, ma di tipo “passivo”. La sua funzione? Convertire in sostanze non nocive (ovvero azoto libero e vapore acqueo) l’eventuale ammoniaca residua presente nei gas di scarico dopo il passaggio all’interno del kat precedente dove può accadere che l’ammoniaca utilizzata per la conversione degli ossidi di azoto sia in eccesso e, quindi, debba essere eliminata. L’impianto, inoltre, sfrutta due sonde NOX. Dove sono situate le due sonde NOX... Una sonda è situata a monte del primo kat l’altra sonda a valle del kat passivo, un sensore di particolato che è un vero e proprio misuratore di fuliggine nel gas di scarico. ...e la centralina elettronica del Sistema SCR La centralina elettronica di gestione del sistema SCR è una Continental e può essere montata in punti differenti a seconda della vettura. Ad esempio? Sulla Jeep Renegade è posta dietro il rivestimento laterale sinistro del bagagliaio posteriore. Nella 500X, invece, è ubicata esattamente nella parte opposta, ossia dietro il rivestimento laterale destro. La centralina è particolarmente sensibile ai cali di tensione che si possono originare per uno dei seguenti motivi: Cattivi contatti Scollegamento Scarsa efficienza della batteria Oppure, come avviene in molti casi: Se si ha la necessità di scollegarla per effettuare alcuni lavori sulla vettura. Codice Guasto P2BAF: ripristino strategia attiva Questo aspetto può avere, come conseguenza, la generazione di un codice guasto alquanto singolare: P2BAF: SCRM ripristino strategia attiva Il codice viene generato direttamente sulla ecu del sistema SCR che viene denominata nello strumento di diagnosi come DCU, ossia Dosing Control Unit. Il guasto è esclusivamente di natura software e non viene causato da un reale problema ad alcuno dei componenti del sistema SCR. In questi casi la spia MIL si accende e appare il messaggio: “Far controllare sistema AdBlue” E il guasto non si cancella fintanto non si procede con l’eliminazione della problematica. Ecco come fare. Risolvere anomalie sistema SCR: segui le nostre indicazioni Innanzitutto occorre: Accertarsi che il P2BAF sia l’unico codice guasto rimasto attivo. Se ve ne fossero altri è necessario provvedere prima all’eliminazione di questi e delle loro cause. Successivamente: Entrare in comunicazione con la centralina DCU e Monitorare lo stato attivo o non attivo di ciascuna delle voci “stato monitoraggio strategia x”, rilevando quale sia marcato come “non attivo”. I cali di tensione generano nella centralina SCR la perdita di uno o più di questi parametri che quindi induce la comparsa del codice errore P2BAF. In base a quale delle otto voci “STATO MONITORAGGIO STRATEGIA” sia marcata come “NON ATTIVO”, si dovrà eseguire una delle seguenti procedure: 0 oppure 6 > mantenere la vettura in moto per 1 minuto 1 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 5 minuti 2, 3 oppure 4 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 20 minuti 5 > guidare la vettura su percorso extraurbano per 35 minuti 7 > guidare la vettura per almeno 10 minuti percorrendo 5 km con guida dinamica (frenate e accelerazioni), così da far muovere l’urea all’interno del serbatoio. È bene evidenziare, infine, come suggeriscono i tecnici che: le procedure presentate non sono di solito indicate dallo strumento di diagnosi e, per quanto possano risultare insolite, sono effettivamente risolutive del guasto menzionato. Approfondimento realizzato da Riparando – Automotive News e Tutorial
  22. Buona sera ho un problema con questo x6 non funziona il sterzo attivo gli faccio le sterzata x dagli il 0 tutto torna ok.... Funziona! Una volta spenta e riaccesa si presenta ancora lo stesso problema.... 644c presente, angolo rotazione motore non valido...6237 presente, valore del sensore di posizione rotore sterzo attivo non valido.... Voi cosa ne dite??
  23. Come già suggerito da te, ho preso una centralina da recupero con crash attivo, quindi l'ho fatta resettare e montata, appena montata il triangolino giallo si è tolto subito, la scritta blocco carburante anche, e ricomparsa l'opzione per attivare e disattivare aibag passeggero e spia rossa airbag tolta, i km lampeggiavano, ho fatto allineamento proxy con diagnosi DELPHI ma non è andata a buon fine, mi sono aiutato con ECUMULTISCAN ed è andato tutto ok. Caso Risolto, grazie a tutti.
  24. in centralina motore errore P24C600 sensore temperatura filtro antiparticolato guasto elettrico io l'ho sostituito ma rimane attivo e dopo qualche avviamento si riaccende la spia con i miei strumenti non mi dice che voglia inizzializzato voi
  25. Esperienza anche questa, per non ripetere gli stessi errori. Comunque per info generale, con il kts tramite il comando prova attuatori dice che è attivo, ma in verità non funziona. Mentre con la funzione spurgo viene comandata.
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