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  1. Se le candele evidenziano tracce di antigelo e odore mi sa che devo considerare la guarnizione… mi è giunta voce che in una partita di questi motori hanno trovato bulloni testa allentati
  2. Buongiorno,ho questa vettura che perde antigelo fra la testa e il monoblocco,ho smontato la testa pensando di trovare qualcosa di evidente,ma ne il monoblocco ne la testa presentano problemi e con squadra sono in piano.Ho "sfogliato" anche la guarnizione per controllarla,ma non si vede niente,mi domando se mi sfugge qualcosa.Chiedo un parere a voi colleghi se è già successo a qualcuno visto che la guarnizione di testa è di quelle rigide multistrato.Grazie.
  3. El mecanic

    FORMAZIONE OBBLIGATORIA ADR

    Un webinair Mercoledì sera da Confartigianato: Gentile Imprenditore, la normativa ADR impone specifici adempimenti anche per tutti i soggetti - cosiddetti "speditori" - che svolgono operazioni di produzione, preparazione e spedizione di merci e/o rifiuti pericolosi (olio, batterie, filtri di cabina, filtri olio, emulsioni, morchie di vernice e distillazione, liquidi antigelo, liquidi per freni, solventi, clorofluorocarburi, imballaggi contenenti vernici o altre sostanze pericolose, ecc..) da affidare al trasportatore e che possono generare situazioni di pericolo durante il trasporto su strada. La normativa è entrata in vigore il 1° Gennaio 2023 ma lasciando spazio a dubbi interpretativi circa le figure effettivamente coinvolte. In questi mesi Confartigianato è intervenuta presso le sedi competenti del Governo per ottenere chiarimenti e conferme per alcuni casi di esenzioni dagli obblighi previsti. Una recente risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha finalmente chiarito che tali soggetti, in considerazione delle ridotte quantità e spedizioni effettuate, sono di norma esentati dagli adempimenti più gravosi (come l'obbligo di nomina consulente ADR) ma restano comunque soggetti ad obblighi minori (rendicontazione delle spedizioni e formazione obbligatoria del personale). Per tutelare le imprese e consentire loro di avere un quadro chiaro circa questa normativa molto complessa, abbiamo organizzato un incontro online gratuito e aperto a tutti che si terrà Mercoledì 17 Aprile alle ore 19:00. La partecipazione è gratuita previa registrazione a questo link.
  4. peppino mibtel

    [Fiat Punto188 06/2010 1242cc 188a4000 44Kw Benzina] Detonazione

    il sensore di battito non regola l'anticipo direttamente, genera un segnale proporzionale all'intensità della detonazione mangia olio? se togli una candela vedi con un endoscopio parecchia incrostazione carboniosa sul cielo dei pistoni? se sì potrebbe essere uno dei pochi casi in cui il macchinario che fa la pulizia con idrogeno della parte calda si rivelerebbe utile (nel caso comunque anche una flebo con antigelo avrebbe lo stesso effetto ma è un discorso poco praticabilmente pragmatico) le prestazioni sono normali? quanto è la pressione collettore al minimo da calda senza carichi? dico questo perchè se fosse schiavettata (non certo infrequente nei fire) sbaglierebbe completamente l'anticipo
  5. Ce ne sono una valanga di tipi, marche e caratteristiche, ma per i veicoli EV cosa utilizzate? Esempio, Toyota Yaris Hybrid del 2014 la mia banca dati non riporta differenza dei due circuiti separati ma solo una sigla SLLC. Sul libretto di uso e manutenzione dell'auto mi indica che va utilizzato antigelo Toyota super long life coolant senza nessuna specifica in più e nient'altro quindi mi verrebbe da pensare che è il medesimo in tutti e due i circuiti. Noi usiamo un'antigelo Valvoline rosso chiamato VALVOLINE MULTI-VEHICLE RED COOLANT CONCENTRATE, sopra al fusto riporta questa specifica Toyota: TSK 2601G-8A. Ma sarà corretto inserire questo nel circuito del raffreddamento Inverter diluendolo con acqua distillata?
  6. Buonasera, ho un Golf 7 GTI a cui ho cambiato tutto il corpo della pompa acqua + cinghietta e ora non riesco a fagli lo spurgo acqua. Ho riempito l' impianto con il comando da centralina che fa aprire tutti i passaggi del refrigerante, al primo avvio usciva subito aria calda dalle bocchette, ma passa praticamente subito da fredda a bollente 90°, io a 105° ho spento perchè non partivano le ventole... Se stacco il tubicino di ritorno della vaschetta e metto in pressione esce subito acqua e a motore in moto si vede passare l' acqua (quindi la pompa gira)... Ho provato anche a fare un giro su strada, ma nel giro di 50 metri è passata da 80° a 106° e sono tornato al volo... C' è qualcosa da sapere? Grazie a tutti
  7. IL collettore non è scomponibile..........o meglio l unica guarnizione è quella che va sulla testata(praticamente la guarnizione del collettore )è internamente che si lesiona e passa l acqua .puoi smontare il collettore lo metti a bagno lo lavi......e poi se vuoi toglierti un dubbio potresti farlo mettere in pressione magari chiedi in rettifica se te lo fanno . Io l ho smontai perché la macchina non superava 60 km orari .....non ti dico il lavoro e lo sporco.........Costa se non vado errato 900 euro e mi consiglioarono di NON LAVARLO perché hanno il difetto che si lesiona o e passa acqua nei cilindri ..... Io non so cosa consigliarti.......io farei il lavoro della pompa e proverei, poi direi al cliente che il collettore è da controllare perché potrebbe sia avere perdita di antigelo che tapparsi e non farebbe camminare l auto. Poi vedi tu ......tu conosci il tuo cliente e sai........certo è che hai ragione di quel colore che hai trovato insieme alla MORCHIA.....e certo è che quella pompa perde......UN LAVORACCIO 🤦🤦🤦io ho pure evitato di smontare la pompa del gasolio ..........se si decide il cliente fallo adesso che hai la distribuzione smontata e la pompa in vista . Buon lavoro e se hai bisogno chiama pure 👍
  8. Si, la perdita era dalla pompa dell'acqua, si vede bene il rigagnolo che faceva nella foto qua sotto. Il motore è longitudinale, Non vorrei chiudere tutto ed avere ancora consumo/perdita acqua. Mi fa strano aver trovato quella poltiglia mischiata a liquido antigelo nel radiatore egr e sotto l'egr...
  9. su queste vw monto originali quindi pompa con comando, cerco di togliere quanto piu' antigelo possibile visto che gia' il G13 non proprio affidabile poi carico impianto con attrezzatura depressione poi attivo le pompe elettriche con diagnosi aggiungo quel poco che manca e in ultimo spurgo con diagnosi. riguardo allo spurgo con diagnosi ho notato che il tempo di esecuzione non e' sempre uguale,non so' per quale motivo,ma l'operazione che viene eseguita piu' o meno e' uguale con motore dal minimo poi 2.000 2.5 3.000 giri ora non ricordo esattamente la durata ma una buona mezz'ora e oltre sicuro.... almeno per quelle che ho fatto sila CLHA 1.6 CRLB 2.000
  10. prova a staccare il pettine della centralina motore e assicurati di non avere infiltrazione di antigelo
  11. andy69

    informazioni tagliando mercedes classe a 2018

    sulla mia banca dati haynes pro ..se selezioni il tipo di servizio ti dice cosa prevede .. ad esempio A1 : olio e filtro olio ..piu una serie di controlli standard tipo usura freni qualita antigelo .ecc. solita routine comunque
  12. Buon pomeriggio a tutti. Ormai da alcuni giorni mi trovo a combattere con una Peugeot 508 1.6 THP che crea alcuni problemi; Per disegnare a tutti un quadro dettagliato della situazione, descrivo brevemente i lavori effettuati: L'auto in questione si presentò in officina totalmente fuori fase sul lato aspirazione, ruppe un pattino per via della catena allungata e andò fuori fase dopo uno spegnimento; In seguito ad alcune prove trovammo il problema e procedemmo con i lavori. Tempo di ultimare il tutto, arrivò il momento di fare il primo avviamento.. "Il motore parte, gira perfettamente." ..Trascorsi 30 secondi al regime minimo, l'auto inizia a dar problemi con spia gest. mot accesa e avviso temperatura antigelo eccessiva. Inoltre, l'indicatore temp. liquido di raffreddamendo inizia ad oscillare in maniera continua (da c.ca 40° a c.ca 90°). Su strada invece va molto bene, tira a piena coppia e gradualmente a tutti i regimi. In diagnosi possiamo leggere due codes persistenti (P023B / P023C) e uno che si presenta saltuariamente (P2279) che, al contrario degli altri si cancella. * P023B : Pompa liquido di raffreddamento intercooler turbocompressore - circuito basso * P023C : Pompa liquido di raffreddamento intercooler turbocompressore - circuito di comando alto * P2279 : Perdita aria di aspirazione - guasto meccanico Dopo una lettura di alcuni parametri, noto che tra i valori temp. disponibili, spunta un' incoerenza relativa al calcolo NOMINALE della temperatura liquido di raffreddamento; Nello specifico, viene stimata una temp. di 80° a motore freddo. Visti gli altri dati deduco che: Temp. refrigerante motore (effettiva : Plausibile Temp. refrigerante motore (calcolata) : 80°C a motore freddo (non plausibile) Temp. aria aspirata : Plausibile Temp. motore (calcolata) : Plausibile Temp. esterna : Plausibile Temp. centraline : Plausibile *Plausibile: A mio avviso congruente con il vero. A questo punto ringrazio anticpatamente chiunque voglia darmi un consiglio. Saluti a tutti.
  13. Ho tolto lo spinotto della pompa dell'acqua elettrica, e ho trovato tracce di antigelo. Soffiandolo sono riuscito a cancellare gli errori e a far spegnere la ventola. Ho ordinato la pompa nuova, mi arriva domani mattina
  14. El mecanic

    Pulizia circuito raffreddamento motori VW

    Sempre più si scrive di problemi al riscaldamento dei veicoli del gruppo Volkswagen. Da quanto ne sò il problema è dovuto all'antigelo G13, che, dovendo avere una formulazione chimica senza determinati prodotti ritenuti inquinanti, è composto da sostanze che hanno lo stesso effetto, ma che con il tempo si deteriorano, provocando fanghi che si depositano sulle pareti del circuito di raffreddammento, radiatorino del riscaldamento compreso, diminuendo ed alla fine impedendo lo scambio termico con le conseguenze che conosciamo. Vi riporto la mia esperienza su una Q2. Il problema si dovrebbe risolvere pulendo il circuito per mezzo di un liquido detergente ed un secondo liquido fissante da usare successivamente. Il lavoro consiste far circolare, alternativamente, acqua, poi acqua e detergente al 50% per un paio di volte, poi un risciacco con acqua, acqua e fissante, risciacquo con acqua ed infine riempimento con liquido di raffreddamento G12 evo. Ogni volta che si sostituisce il liquido nel sistema, si deve fare lo spurgo con l'uso dello strumento di diagnosi, poi si scollega il tubetto di ritorno dal vaso diespansione e li si collega ad un canistro vuoto, si tappa il passaggio su vaso di espansione e si immette il nuovo liquido per mezzo di una pompa atteaverso il tappo. Una volta che il liquido che fuoriesce è diventato pulito si ricomincia il lavoro. Nel mio caso il circuito è diviso im più parti, sul sito della casa ho trovato le istruzioni per chiudere di volta in volta alcuni manicotti affinchè il nuovo liquido circolasse in tutti i rami del circuito di raffreddamento. Un ultimo consiglio che mi hanno dato: ci sono vasi di espansione contenenti un sacchetto di silicati, questi tendono a rompersi ed a riversare il contenuto nel circuito. I suddetti vasi di espansione riportano la scritta "mit silikat" sul vaso, e mi hanno consigliato di sostituirli con gli attuali, privi di detto sistema.
  15. El mecanic

    Pulizia circuito raffreddamento motori VW

    Purtroppo non l'ho salvata. Vi posso dire che ci sono 4 punti, posti in 4 manicotti di gomma, che vanno chiusi 3 alla volta lasciandone aperto uno a rotazione. Una volta posizionate le clip si aziona la pompa che immette il nuovo liquido attraverso il tappo mentre il vecchio viene scaricato in una tanica per mezzo di un tubetto trasparente. Quando il colore del vecchio liquido diventa nitido si cambiano le posizione delle clip liberando un altro ramo del circuito e si riprende il tutto. Una volta effettuato il lavaggio si effettua lo spurgo con lo strumento di diagnosi, operazione che dura un oretta, e si ripete il tutto con il liquido del passaggio successivo. Vengono usati parecchi litri di acqua, meglio se demireralizzata, ed alla fine fra detergenti, acqua, fissante ed antigelo vengono utilizzati una cinquantina di litri.
  16. commodore

    Pulizia circuito raffreddamento motori VW

    da quello che ho letto in giro il g13 è nato per essere più amico dell'ambiente. Non per fare un favore a noi. La parte principale contenuto nel g12 (e poi ci mettete quanti + volete) è il glicole (alcool) Nel G13 per essere amici del mondo, lo hanno sostituito/aggiunto con la glicerina, che però può solidificare/indurirsi , specie se rimane all'asciutto. se poi aggiungiamo il rivestimento interno delle tubazioni rigide (quelle nere esterne) che si sfalda, abbiamo fatto un ottimo lavoro per intasare la circolazione del raffreddamento per come sono i messi i radiatori del riscaldamento (cioè coi tubi rivolti verso l'alto) e lui inclinato verso il basso, pare fatto apposta per essere una pattumiera e raccogliersi tutte le schifezze dell'impianto oltre al fatto che ormai staccare il manicotto inferiore (per un buon drenaggio) di un radiatore motore è diventato impossibile . Se poi addirittura è a metà radiatore, non ha quasi nessun senso. insomma, bravissimi comunque sono miscelabili ah, https://www.google.com/search?client=firefox-b-e&q=silicati+in+vw+reseirvoira+tank#fpstate=ive&vld=cid:f6c369e8,vid:uZZHQSvdAvA,st:0 il gel coi silicati viene detto che lo hanno messo per "far durare di più " l'antigelo dai canonici due/3 anni (visto che ormai le distribuzioni le portanto a 210mila km se non sbaglio). Nel video dice che se il sacchetto si rompe (e si rompe/degrada) poi abbiamo altro gel che non fa bene al raffreddamento. Per cui , lo toglie
  17. Phoenix

    Pulizia circuito raffreddamento motori VW

    Ma quindi ad esempio secondo voi questo antigelo va bene?
  18. Alcuni dei componenti più importanti di un motore e di una trasmissione sono rappresentati dai fluidi di lavoro con i quali essi operano, ossia i lubrificanti ed i liquidi di raffreddamento. Tali fluidi naturalmente hanno un certo grado di usura ed invecchiamento, aspetti richiedenti quindi una regolare manutenzione che assume un’importanza vitale per qualsiasi motore o trasmissione. Oltre alla regolarità, però, una buona manutenzione esige anche l’utilizzo dei materiali corretti. È basilare impiegare oli e liquidi di raffreddamento con le specifiche idonee, per cui è altrettanto fondamentale conoscere quale esse siano e come vengano diversificate. I lubrificanti Principalmente gli oli lubrificanti sono composti da oli base (miscela di idrocarburi o di sintesi (sintetica) e additivi, la percentuale dei componenti dipende dall’uso specifico che si fa degli oli in produzione. Un olio base (la cui frazione può variare fra il 70 % e il 99 % della composizione totale del lubrificante) è classificato principalmente in quattro tipi diversi: basi minerali (gruppo I), basi minerali idrogenate o semisintetiche (gruppo II e III), basi sintetiche (gruppo IV), come ad esempio i PAO (polialfolefine) o gli oli poliglicoli (la sintesi chimica non è altro che la ricostruzione delle molecole dell’olio base effettuata in laboratorio) e le basi rigenerate alle quali appartengono i lubrificanti che vengono raccolti dai consorzi di oli usati che, dopo accurate procedure di ri-raffinazione e ri-additivazione del prodotto, vengono reimmesse sul mercato. Ma la vera e sostanziale differenza viene creata dagli additivi, che possono ammontare dall’1% fino al 30 % della composizione dell’olio. I pacchetti di additivazione vengono aggiunti da ogni singola casa costruttrice di lubrificanti secondo criteri "autocertificati" e si generalizza distinguendoli tra sintetici, nanotecnologici, semi-sintetici e minerali. Gli additivi possono svolgere azione antischiuma, prolungare la vita del lubrificante, avere proprietà detergenti e disperdenti ostacolando la formazione e l’accumulo di lacche e morchie, inibitori della corrosione, inibitori dell’ossidazione, riduzione degli attriti, miglioratori di viscosità. Miscelando i due componenti (oli base + aditivi) si possono ottenere vari risultati in ordini di prestazioni caratteristiche e peculiarità dell’olio. È evidente che le tipologie di lubrificante possono essere davvero tante, quindi per distinguere e conoscere le caratteristiche di un olio è necessario ricorrere ad una classificazione. La classificazione SAE è una delle più note ed utilizzate, tiene conto della viscosità di un olio a bassissime temperature e a 100 °C. Quindi dà un idea intuitiva ed immediata delle prestazione dell’olio motore, in particolare nell’avviamento a freddo (anche a temperature bassissime) e del funzionamento a temperatura di esercizio di un motore (100 °C). È possibile classificare oli multigrado, cioè in grado di garantire la lubrificazione di tutti i componenti e la tenuta idraulica dell’olio stesso per ampi range di temperatura ed oli monogrado, che mantengono un certo indice di viscosità in un intervallo di temperatura molto ridotto (però oggi non sono più impiegati per i motori). La classificazione a freddo viene seguita dalla lettera W (sta per WINTER) in quanto è una caratteristica che riguarda principalmente il funzionamento invernale e a freddo dell’olio, mentre il riferimento a 100 °C non è seguito da nessun simbolo. Il limite di questa classificazione è che tiene conto della sola viscosità. La specifica SAE degli oli multigradi è composta da due numeri preceduti dalla dicitura SAE, in cui il primo indica la viscosità a freddo mentre il secondo quella a caldo, in entrambi i casi misurata in cP (centi Poise, che è l'unità di misura nel sistema CGS della viscosità dinamica). Esempio: o SAE 10W-40 o SAE 15W-50 o SAE 80W-90 Invece la classificazione degli oli mono grado è composta da un solo numero preceduto dalla dicitura SAE: o SAE 75 o SAE 35 o SAE 90 Per gli oli monogrado non è classificato il secondo range di funzionamento perché in questa classificazione mancante l’olio non può lavorare. Figura 1: classificazione oli SAE Un olio può essere classificato anche tramite la norma API (American Petroleum Institute) e tiene conto della qualità intrinseca dell’olio e non solo della viscosità. Il lubrificante viene sottoposto ad una serie di test, determinandone così la classificazione. Per cominciare, divide gli oli in 5 categorie, considerando anche i lubrificanti per le trasmissioni: o S (Service, API S), per veicoli a benzina; o C (Commercial, API C), per veicoli diesel; o F (API F), per veicoli diesel di recente costruzione a basso livello emissivo; o GL (Gear Lubricant, API G), oli per trasmissioni automatiche; o M (Manual Transmission, API M), oli per trasmissioni manuali. Poi assegna una seconda lettera che va da “A” a salire seguendo l’ordine alfabetico ed indica la severità dei test superati dall’olio, determinando quindi il livello prestazionale dell’olio stesso. Ad esempio, si può avere un olio SM (benzina) o CJ (diesel) e CF (diesel ad iniezione indiretta). Per i motori a gasolio, la seconda lettera può essere seguita a sua volta da un numero, per indicare specifiche applicazioni tipo CI-4 (diesel 4 tempi) o CF-2 (diesel 2 tempi). Tanto più è avanzata la seconda lettera tanto migliore è l’olio. Di conseguenza l’olio di qualificazione più alta soddisferà tutte le specifiche precedenti. Ad oggi le classificazioni per i motori a benzina sono arrivate sino a “SP” (Maggio 2020, ideato per prevenire la pre accensione a bassa velocità) e per i diesel a CK-4, formulato per lavorare con gasoli a tenore di zolfo fino a 500 ppm e particolarmente efficaci per allungare la vita dei sistemi di post trattamento dei gas di scarico e dei filtri DPF. Si compone i due caratteri, una lettera che sta ad indicare le varie tipologie di motore e da un numero che determina i diversi usi ed applicazioni all’interno della classe stessa determinata con la lettera. Un ulteriore classificazione è quella riferita ad ACEA (Associazione Costruttori Europea Automobili), la quale prevede 4 differenti standard in funzione della motorizzazione adoperata e del tipo di impiego. È formata da lettere e numeri: – A/B (ACEA AX/BX): benzina (A) e gasolio (B), con il numero “X” che può variare da 1 a 5. Il numero crescente indica un crescente e migliore grado di protezione; – C (ACEA CX): anche qui il numero “X” può variare da 1 a 5, adatto per i motori con post trattamento dei gas di scarico e che richiedono un olio a basso contenuto di ceneri; – E (ACEA EX) utilizzato per i veicoli commerciali, qui invece il numero “X” può andare da 4 a 9. A differenza della classificazione API, un numero alto non sta obbligatoriamente a significare una migliore performance dell’olio, il numero determina solo il campo di utilizzo, è importante quindi in caso di sostituzione dell’olio attenersi alle specifiche dettate dal costruttore del veicolo. Figura 2: classificazione oli ACEA Non si dimentichino, inoltre, le specifiche approvazioni dei costruttori, generalmente realizzate secondo dei test ancora più severi. Sono caratterizzate da una sigla con l’acronimo della casa costruttrice ed una serie di numeri. Per Volkswagen, per esempio, si ha 504.00 (per motori benzina Euro 4) oppure per FCA il codice FIAT 9.55535-S1 (motori Diesel con sistemi di post trattamento dei gas di scarico, con caratteristiche Fuel Economy ed allungamento dell'intervallo di cambio). Per i cambi manuali si usano le designazioni API GL, che vanno da GL-1 a GL-5, dove il numero crescente indica una progressiva resistenza dell’olio alla pressione degli ingranaggi senza che questi vengano a contatto. La maggior parte dei moderni cambi utilizza le GL-5. Inoltre, esiste anche la specifica MT-1, che però è destinata alla classificazione di oli per i cambi manuali non sincronizzati di autobus e veicoli per il trasporto pesante. Per i cambi manuali vengono usate anche le specifiche SAE, con la medesima logica utilizzata per gli oli motore, dove però la viscosità non è rappresentata nella stessa maniera. Per fare un esempio, un olio per cambi di tipo 75W-90 corrisponde ad un olio motore 10W-40. Le trasmissioni automatiche impiegano oli ATF (Automatic Transmission Fluid), che possono essere essenzialmente designati tramite le specifiche proprietarie della GM (Dexron). Anche Ford detiene proprie specifiche (Mercon), ma sono quelle meno utilizzate. La Dexron è divisa nelle categorie Dexron, Dexron II, IID e IIE, Dexron III e Dexron VI, con caratteristiche crescenti in termini di qualità. Per ciò che riguarda Ford la classificazione è composta dalle specifiche Ford Type F, Mercon e Mercon V. Altra caratteristica di diversificazione per un ATF è la colorazione (tramite additivo): esistono oli verdi e rossi (più diffusi) ma anche gialli, viola e blu. Per gli automatici non si devono dimenticare le specifiche dei costruttori dei cambi dato che ogni trasmissione ha caratteristiche molto peculiari. Vale quindi la regola che ogni cambio ha il proprio olio ed in virtù di questo, sono forse ancor più rilevanti delle specifiche descritte poco prima. Le sigle usate sono le più disparate e seguono classificazioni interne del costruttore. Per una trasmissione Aisin, per portare un esempio, si può avere un olio Aisin JWS3309/AW1, per uno ZF l’olio LifeguardFluid 8 (ZF No. S671 090 312). In generale, a tali specifiche fanno poi riferimento tutte le designazioni dei costruttori dei veicoli. In merito ai cambi ZF, può essere utile consultare un documento ufficiale in cui sono elencati i lubrificanti per tutte le trasmissioni manuali, doppia frizione ed automatiche per autovetture, scaricabile a questo indirizzo: https://aftermarket.zf.com/remotemedia/lol-lubricants/lol-it/lol-te-ml-11-it.pdf I liquidi di raffreddamento Così come per i lubrificanti, anche per i liquidi di raffreddamento (comunemente detti “antigelo”, termine però non appropriato) sono fondamentali le specifiche ed ogni motore deve lavorare con il liquido idoneo. Ogni buon liquido di raffreddamento deve ovviamente sottrarre calore ma anche lubrificare e proteggere dalla corrosione. Sono costituiti da una soluzione di acqua e glicole propilenico o etilenico oppure glicerina a cui è aggiunto un proprio pacchetto di additivi. Le sigle che li distinguono sono tre: G11, G12 e G13, differenziate innanzitutto dal colore. Il liquido G11 è ormai obsoleto, in uso fino agli anni ’90. È di colore blu/verde (verde petrolio). Non è adatto per motori con monoblocco e radiatore in alluminio. Al G12 vanno affiancate ulteriori due classi, le G12+ e G12++ e sono liquidi più evoluti rispetto al precedente, in cui non vengono più usati silicati e fosfati, attualmente impiegati su tantissime vetture (incluse anche le ibride). Il colore è il rosso per il G12, mentre è rosa molto intenso per i G12+ e G12++. Il liquido più recente è il G13 (dal 2008), che viene realizzato con glicerina al posto del glicole ed è riconoscibile dal colore viola. Un aspetto da tenere fortemente in considerazione è la miscibilità dei diversi liquidi, specie quando si opera un rabbocco. Infatti non tutti possono essere mescolati, pena la formazione di morchia ed intasamento nel circuito o la riduzione dell’efficacia degli additivi (specie quello anticorrosione). Quindi la scelta del liquido deve essere sempre quella giusta e mai approssimativa. La tabella riportata è un pratico vademecum per controllare le possibili miscibilità. Figura 3: miscibilità liquidi raffreddamento
  19. Buongiorno a tutti ragazzi!!! Settimana scorsa, ci è arrivata questa 208 per fare il tagliando. Durante l'intervento ci accorgiamo la totale assenza di liquido nella vaschetta del radiatore, il supporto motore lato distribuzione presenta tracce di antigelo (arrivano dalla vaschetta che e montata sopra) Rabbocchiamo, spurghiamo e notiamo che nel circuito era presente dell'aria. Dopo aver concluso il tagliando proviamo la vettura e notiamo che la stessa non presenta un ritorno ottimale in vaschetta, che spesso il flusso di acqua viene interrotto dal passaggio di aria. Abbiamo chiamato il cliente e avvisandolo della anomalia ci siamo informati su eventuali rabbocchi eseguiti, ma come al solito la risposta è negativa : la vettura, prima del tagliando non aveva mai avuto problemi con il liquido....... Premetto che la vettura scalda benissimo nell'abitacolo. Abbiamo pensato ad una rottura della girante della pompa acqua (visti i 160.000 km) ma dopo averla smontata l'abbiamo trovata integra. Abbiamo sostituito il gruppo termostato, ma senza risolvere. Abbiamo sostituito il radiatore, ma senza risolvere La vettura è dotata dello scambiatore sulla valvola egr, abbiamo provato ad escluderlo, ma senza risolvere nemmeno in questo caso. Nei giorni successivi, abbiamo avuto modo di confrontare il flusso di ritorno (da radiatore a vaschetta) con altre vetture uguali, notando una portata molto differente (la vettura in esame al minimo non ha praticamente ricircolo, mentre le altre si) Abbiamo verificato l'intero circuito senza trovare occlusioni che potessero inibirmi il ricircolo. Siamo un po spiazzati, avete qualche consiglio o idea a riguardo?? Grazie mille
  20. Buongiorno a tutti, parlare di cattivo odore sui diesel di ultima generazione non è una novità, però.. Questa auto ha il motore euro6 con doppia egr e filtro Nox, fa un odore veramente pestilenziale in qualunque condizione di funzionamento e specie a freddo i giri salgono e scendono. nessun dtc in memoria, pensando ai collettori sporchi (caso classico sull'euro5) ho tirato giùà farfalla aspirazione e flauto egr con tubo (si smonta molto meglio che sui modelli precedenti). La vettura ha 60000km, le incrostazioni però erano limitate, i fori del flauto sono quasi liberi (un pò di bratta c'è ma poca roba).. la cosa strana è che ho trovato tutto "bagnato" e la cosa mi ha stupito non poco.. l'egr di alta pressione su questo modello non ha scambiatore, peraltro il liquido antigelo non ha mai necessitato di rabbocco,, da dove può venire quest'acqua? Sicuramente il malfunzionamento a freddo di questo liquido ne risente.. Sull'euro 6 ho poca pratica, magari qualcuno ci si è già confrontato.. Grazie anticipate a tutti!
  21. Io ho fatto la pulizia di un circuito per una Q2 con i prodotti Volkswagen, ma il radiatorino non era completamente tappato. Volkswagen fornisce un kit composto da 2 tanichette, una di detergente ed una di inibitore. Si devono fare diversi lavaggi e risciaqui per finire con l'inibitore in modo da "fissare" quanto non è uscito, prima di rimettere il liquido antigelo. Nel mio caso è uscito parecchio sporco. Non sò dirvi quanto ha pulito e se ha funzionato per il tipo di sporco presente nel circuito ( residui del G13) e se continuerà a funzionare, ma il sistema sembra efficente ( oltre che costoso ... ). Comunque leggendo sul forum esperienze fatte dai colleghi, il consiglio di Angeloturbo è valido, ed a quanto pare se non vuoi ripetere il lavoro a breve, sono da fare entrambe le cose: sost. il radiatore ma, anche, pulire l'impianto.
  22. Ho riconsegnato la vettura. Quando facevo le varie fasi di lavaggio con il detergente, l'acqua e il prodotto inibitore, quello che dovrebbe "fissare" lo sporco che non si è tolto con il detergente, avevo alcuni problemi di ebolizione, e temevo di aver problemi al circuito. Invece riempito il circuito l'ultima volta con antigelo G13 l'impianto ha ripreso a funzionare egregiamente. Quindi, ricapitolando, ho sostituito il radiatore riscaldamento, ho avuto il problema che non mi manteneva la depressione al massimo valore, ho risolto aggiungendo una pompa che riempiva l'impianto di raffreddamento senza contare sulla sola depressione, ho lavato e trattato il circuito di raffreddamento ( e spurgato con il diagnostico ... operazione fondamentale !) ed ho riempito con G13. Ora vediamo che succede nei prossimi giorni.
  23. Buongiorno a tutti, ho una Seat Leon che presenta 2 problemi, sputa refrigerante dalla vaschetta durante le rigenerazioni FAP e esce sempre aria fredda dalle bocchette del passeggero. Ho provato a sparare acqua e aria compressa nel radiatore del riscaldamento e ora arriva aria calda dal lato del conducente, prima no, ma rimane il problema del passeggero. Ho provato a far scaldare la macchina in officina ma le ventole partono correttamente a circa 100° e non esce acqua. Ho sentito che si bucano i radiatori delle egr, ma non capisco perchè lo faccia solo durante le rigenerazioni... La sola sostituzione del radiatore del riscaldamento risolve il problema dell' aria o è colpa anche di qualche paletta? Vi è già capitato? Grazie a tutti
  24. Si in vw c'è stato un richiamo per tutte le auto che avevano la specifica G13, proprio per la problematica di intasamento che crea nell' impianto. Lavano impianto con un prodotto specifico marchiato vw, ma in realtà è fornito dalla wynn's e poi sostituiscono antigelo di specifiche diverse, credo G12.
  25. Lavare molto molto bene impianto e cambuare radiatore riscaldamento. Prendilo ori Vw che poi le misure non tornano sugli altri. Usare antigelo corretto viola G12 o G13 ***NO ROSSO*** https://www.google.com/search?ie=UTF-8&client=ms-android-samsung-rvo1&source=android-browser&q=bianco+auto+radiatore.riscaldamento.golf
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