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  1. Vorrei condividere con voi questa esperienza che per molti potrebbe essere scontata, mi sono limitato a seguire una prova proposta in un test guidato, nulla di nuovo quindi. Entra in officina questa vettura, il cliente lamenta che il motore non si è avviato, fatto diversi tentativi. Non essendo qui in zona da me si rivolge all'officina più vicina, il collega va sul posto, soliti controlli di routine, riesce a mettere in moto con etere, tutto ok. Il collega dice al cliente "fai controllare gli iniettori" perchè sentiva che la pompa benzina girava e comunque funzionava, giustamente ad orecchio la sentiva funzionare. Una volta portata qui da me l'ho parcheggiata per un giorno intero andando a provare tante volte, la vettura è sempre ripartita, senza mostrare alcun problema, se non un impercettibile seghettamento del motore in accelerazione. Ad orecchio la pompa aveva una rumorosità leggermente diversa dalla solita, ripeto molto impercettibile, mi viene il dubbio che la pompa nel serbatoio possa essere difettosa. Collego oscilloscopio con pinza amperometrica sul positivo della pompa e faccio avviamento, lasciando la vettura a minimo. Questo è il risultato: Il segnale appare molto irregolare, abbastanza incostante, andando a misurare il valore medio di corrente trovo circa 3,1 ampere, con delle differenze di circa 5 ampere picco picco. Probabilmente con un manometro avrei visto lo stesso che c'erano problemi di pressione, ma questo grafico mi è bastato. Sostituisco l'elettropompa e questo è il grafico: Si nota subito una cosa, il segnale è molto regolare, ciclico, ha un valore medio misurato di circa 5 ampere, con un delta di 1,7 ampere picco picco. Questa ciclicità che è visibile e segnata con i marcatori da 0 ad 8 in realtà è la corrente assorbita dal commutatore (composto da 8 settori) tramite i contatti striscianti delle spazzole. Ci ho voluto vedere meglio ed ho sezionato la pompa per verificare che in effetti il commutatore fosse diviso in 8 parti, eccolo qui: Sarebbe interessante se ci fosse qualche esperto di motori elettrici capire se la causa di questo malfunzionamento e quindi assorbimenti anomali/incostanti possa essere imputabile all'usura del contatto elettrico, oppure all'usura meccanica dell'alberino. Io penso possa essere un mix delle due cose, perchè ripeto la pompa aveva una impercettibile rumorosità diversa dal solito ed i contatti (spazzole incluse) sembravano molto usurati. Qui trovate la prova dalla quale ho preso spunto per questo post: https://www.picoauto.com/it/library/automotive-guided-tests/pompa-elettronica-del-carburante
  2. Non ci ho pensato ad allegare le acquisizioni, eccole: fiat 600 pompa benzina DIFETTOSA.psdata fiat 600 pompa benzina NUOVA.psdata
  3. buongiorno, chiedo consiglio per quest'auto, la macchina in diagnosi da sensore battito, e fa una cosa strana, parte benissimo e fino a circa 2500 giri accelera bene per poi tagliare e accende spia motore, con alti e bassi , il motore ha 65000 km, il sensore battito e' stato sostituito, ho provato un sensore giri,e un corpo farfallato,se si va in marcia la macchina quando si chiede potenza galoppa, praticamente si puo' andare a 60 km orari, accetto consigli.
  4. Ragazzi all'ultimo tagliando abbiamo trovato il livello dell'olio sopra il max su questa Stelvio, ora a distanza di qualche km credo almeno 10 k siamo di nuovo sopra il max, premetto che il veicolo viaggia su strada senza fare tante soste o brevi percorsi e la ECM non presenta dtc i memoria. Vedendo i parametri la temperatura acqua motore in ordine e si mantiene sopra gli 86 C° sempre anche in discesa, temperature scarico in ordine, differenziale filtro siamo tra i 270/ 280 mbar quindi leggermente sopra, media temperature rigenerazione oltre i 650/ 700 C° circa. Dando uno sguardo sulla differenza tra rigenerazioni effettuate e fallite siamo 400 circa contro i 600, quindi è evidente che ha dei problemi legati alla rigenerazione DPF. Sapere se ci sono aggiornamenti in merito? Per adesso abbiamo messo olio a livello ed il cliente sta circolando ma a breve bisognerà cambiare olio nuovamente.
  5. Questa è l'acquisizione più "ampia" che ho. Non è molto lunga, sui 10ms/div, ed in effetti è più marcata la cattiva ciclicità del segnale nel tempo. Terrò ben a mente il tuo consiglio, grazie! fiat 600 pompa benzina DIFETTOSA 10ms_div.psdata
  6. ludema

    MINI BOOSTER cosa comprare??

    Ragazzi vedo che qualche collega lo sta usando e si trova bene. Il mini booster da portare sotto braccio è veramente efficace? Quali usate o comunque quale consigliate? Io ho visto quello della electromem siamo sui 600 di spunto per 200€ ed 800 di spunto per arrivare a 480 €
  7. Con la sigla EA211 EVO viene identificata l’evoluzione dei motori benzina della serie EA211, sia a tre che a quattro cilindri, con cilindrate da 1,0 fino a 1,5 litri. Trattasi di motori utilizzati sui veicoli di tutto il gruppo VAG, compresa l’applicazione sulle vetture mild hybrid (MHEV). La gamma EA211 è stata introdotta nel 2011, con motori 1,0, 1,2, 1,4 e 1,6 che ottemperavano alle normative anti inquinamento EURO 6 C. A partire dal 2016, è stata introdotta la gamma EA211 EVO con motori 1,0 e 1,5 per aderire, inizialmente, alle normative EURO 6D Temp e poi alle attuali EURO 6. Sono motori con distribuzione a cinghia e non più a catena. Nei motori 4 cilindri della famiglia EA211 EVO sono state impiegate nuove tecnologie per ottemperare alle normative antiinquinamento, come ad esempio monoblocchi in alluminio di tipo open deck, canne cilindri realizzate con materiali di riporto con processo al plasma (tecnica APS), combustione a ciclo Miller (motore 1,5 96 kW), aumento della pressione di iniezione fino a 350 bar e l’applicazione di un filtro GPF. Ma, tra le caratteristiche più rilevanti, tali motori necessitano di una “messa in fase” molto specifica, che rende l’operazione non più di tipo convenzionale. Le normative antinquinamento di omologazione del veicolo impongono che il motore funzioni sempre entro certi parametri di combustione ben stabiliti, con una tolleranza molto bassa. Per cui la fase motore deve essere assolutamente precisa e deve necessariamente lavorare nei limiti imposti dal costruttore. Giro cinghia di distribuzione Legenda PAM: Puleggia albero motore PG: Puleggia guida T: Tenditore ACS: Albero a camme di scarico ACA: Albero a camme di aspirazione Volkswagen afferma che la cinghia è esente da manutenzione, allora perché prestare attenzione a questa procedura? Contestualmente, il costruttore dichiara che la cinghia va invece sostituita in caso di uso gravoso della vettura, per fare un esempio nell’impiego in circuiti cittadini che corrisponde, quindi, alla situazione di migliaia di veicoli. L’intervallo viene fissato a 120.000 km. Allora la cinghia va cambiata, eccome! La procedura viene svolta in due fasi, una meccanica, che poi è quella tradizionale ed una elettronica, tramite l’uso di un kit strumentale specifico realizzato da VAG atto alla regolazione dinamica degli alberi a camme rispetto all’albero motore; queste strumentazioni sono raccolte in un unico tool denominato VAS 611007, costituito in particolare da goniometri digitali ed una interfaccia di collegamento ad un computer. Con tale strumentazione è possibile anticipare o posticipare gli assi a camme rispetto al punto 0 della messa in fase statica (meccanica) con una precisione pari ad 1/10 di grado! Kit messa in fase VAS 611007 La strumentazione riportata in figura è applicabile sul 1,5 l ed eventualmente anche sul 1,4 l. Per le motorizzazioni 1,0 e 1,6 l è necessario impiegare un kit di integrazione VAS 611007/18 contenente un castelletto di supporto sensori e perni di collegamento specifici. Ma se la messa in fase viene fatta solo meccanicamente, senza usare la strumentazione vista, cosa succede? Inizialmente il motore funziona in maniera regolare, senza mostrare alcun problema. Ma sarà facile che il cliente, dopo 500 – 600 chilometri percorsi, tornerà in officina con la spia MIL accesa e con il motore in funzionamento di protezione. Con una distribuzione non perfettamente in fase, seppur di poco, la centralina iniezione adatta la carburazione ma rapidamente finisce con l’andare oltre i limiti imposti, come detto molto stretti. Da qui l’accensione della spia iniezione e il motore in recovery. Messa in fase Il tecnico dovrà dapprima eseguire la messa in fase meccanica. Brevemente, si deve allineare la tacca sulla puleggia albero motore con quella sul basamento (pistone 1° cilindro al PMS), inserendo poi un perno di blocco nell’apposito foro (chiuso da una vite) vicino alla pompa dell’olio. Sarà il perno di appoggio di uno dei contrappesi dell’albero. Si passa a rimuovere la puleggia (tramite l’apposito attrezzo) ed il carter, mentre non ci sono dime di blocco per gli alberi a camme: il tecnico dopo aver rimosso il blocco pompa acqua/termostato dall’albero a camme di scarico ed il tappo in plastica albero a camme di aspirazione, deve assicurarsi, una volta bloccato l’albero motore al PMS, che le cave riportate sui codoli degli alberi a camme siano parallele al piano inferiore della testa. Posizionamento alberi a camme Quindi togliere la vecchia cinghia e montare quella nuova partendo dalla puleggia albero motore, proseguendo sulla puleggia di guida, sulle due pulegge alberi a camme ed infine sulla puleggia tenditore (senso antiorario). A questo punto inizia la fasatura elettronica, adoperando il kit prima descritto. Verificando che il 1° cilindro sia ancora al PMS e che le cave degli alberi a camme siano in posizione orizzontale, si vanno ad inserire i due canotti di collegamento alberi-sensori, rispettando i colori: - Blu albero a camme aspirazione; - Rosso albero a camme scarico. Con una chiave a brugola da 4 mm bloccare i due canotti agli alberi a camme. Inserimento canotti di blocco su alberi a camme Installare ora la torre porta sensori (castelletto), avvitando i due bulloni evidenzianti in figura, assicurandosi che i perni dei sensori entrino nelle cave di accoppiamento. Installazione supporto sensori angolari Successivamente avvitare i tappi di chiusura rosso e blu, in modo da mandare a contatto i canotti contenente i sensori verso la testa. Inserimento tappi di chiusura Il kit è comprensivo di un software per la visualizzazione dei valori angolari degli alberi a camme, che è da installare su PC. Fatto questo, si collega la strumentazione al computer tramite USB; dopodiché si rimuove il perno di blocco dell’albero motore e lo si ruota di circa 45° in senso antiorario. Con questa rotazione antioraria, sul monitor del PC verrà visualizzato lo spostamento angolare degli alberi a camme (i valori mostrati sono a titolo di esempio): Posizione angolare alberi a camme Ora si deve reinserire il perno di blocco e portare di nuovo l’albero motore a battuta. Leggendo sul software gli angoli degli alberi a camme, difficilmente si avranno i valori costruttivi. Ad esempio, per il 1,5 l devono essere: Aspirazione -0,3° ± 1,2°; Scarico +1,1° ± 1,2°. Si dovrà allora procedere a settare manualmente la corretta posizione. Per fare ciò, rimuovere il coperchio dei due alberi a camme, con l’apposito attrezzo bloccare le pulegge ed allentarne poi le viti di serraggio. In tal modo, l’operatore sarà in grado di ruotare a manualmente gli alberi a camme per il giusto posizionamento. Infatti, per rientrare nella tolleranza voluta dal costruttore, si ruoti a mano (o con l’aiuto di una chiave esagonale) una alla volta ciascuno degli alberi, osservandone la posizione sul monitor. Raggiunto l'obiettivo, si avviti il freno del sensore per non far ruotare l’albero stesso. Regolazione alberi a camme e blocco sensori Infine, con gli alberi in posizione, andranno serrate alla dovuta coppia le due pulegge. Per controllo, ruotare l’albero motore di due giri in senso orario. I valori angolari degli alberi a camme devono naturalmente rimanere in tolleranza. Solo osservando tale procedura si avrà la certezza di avere un motore correttamente in fase. Esempio di regolazione (solo albero a camme di aspirazione)
  8. Grazie per l'aiuto. Ecco questo è il classico esempio che mi mette in difficoltà davanti al cliente. Dopo che hai verificato un po' tutto e gli proponi di sostituirlo ad esempio con una spesa di lasciatemi dire, tiro a caso 600€ e il cliente vi risponde: "ok cambiamolo ma se poi non risolviamo come facciamo?.. Voi che fate?
  9. Buongiorno mi e' arrivata in officina Fiat 500 X con spia motore accesa errore P 24C 600 circuito temperatura sensore particolato fuori intervallo fatto azzeramento dopo qualche minuto anche a motore spento si presenta l'errore controllato cablaggio alle sonde posizionate a valle Fap c e' ne sono due collegate agli rispettivi moduli il cablaggio sembra integro i valori sulla diagnosi a motore acceso dopo un po' le temperature a monte e valle sono simili differenza di pochi gradi intorno 180- 200 fatta anche rigenerazione fap .ringrazio anticipatamente
  10. su questa 600 camminando in modo costante il motore ondeggia,come se accellerasse e decellerasse di continuo, sostituito gruppo farfalla testati inettori, candele e cavi candele nuove ma senza risolvere,smontata pompa benzina trovata sporca pulita per bene, ma niente,in diagnosi nessun errore ho azzerato anche i parametri autoadattivi
  11. buongiorno, sono alle prese con quest'auto che danneggia la cinghia del compressore a/c,ho sostituito la puleggia albero motore,il cuscinetto tenditore, il compressore a/c, dopo circa 200 km la cinghia si taglia come se le gole delle puleggie si infilassero dentro la cinghia,non so piu' cosa fare, consigli?
  12. ciao a tutti, a questa vettura aveva le solite 3 linee nel quadro (avaria cambio), mettendo in moto la vettura e innestando la marcia , il motore ha degli scuotimenti, ma la vettura non si sposta ho fatto questi adattamenti: - reset dati di adattamento del cambio -adattamento del cambio -inizializzazione posizione frizione -inizializzazione punto di slittamento frizione.. vanno tutti a buon fine tranne: punto di slittamento frizione che rimane al 33%.... credo sia da sostituire kit frizione... che controlli fate in questi casi? grazie
  13. ... Willy non ha limiti.....scherzi a parte il motore 651 di mercedes ad esempio è dotato di questa meravigliosa invenzione (500/600€ il pezzo a ricambio, il motore completo rotto se questa non funziona un pò di +....)
  14. peppino mibtel

    [dacia santero 09/2017 1461cc k9k 66Kw Diesel] perdita di potenza

    600 non sono certo al minimo e se contemporanei al problema basterebbe la conseguente all'insorgenza della problematica diminuzione di carico a giustificarla dai sintomi ci sta che sia lei e se vuoi sempicemente un riscontro pragmatico flangiala - fermo restando che di sicuro accenderà spia e in qualche (raro) caso potrebbe andare in recovery, dico questo perchè se la fai girare usata dal cliente con la flangia occorre tenerne conto - il filtro della egr di bassa non c'entra con il problema se tappato centralina se ne accorge tramite l'incrocio del comando egr e dell'oggettivo massa aria valida dtc inrelazione e accende spia, quando la/e egr non fa flusso di ricirdolo non ci sono mai ripercussioni sulla regolarità di marcia come quelli che hai descritto
  15. diliberto giuseppe

    [dacia santero 09/2017 1461cc k9k 66Kw Diesel] perdita di potenza

    buongiorno passate le feste il cliente mi ha riportato la macchina per risolvere il problema ,ho riprovato la macchina con diagmosi attaccata e visionando i parametri vedo che quando fa difetto la massa aria in entrata scende da 600 mg/c a 400 mg/c per poi risalire dinuovo , non vorrei che l EGR di passa ha il filtro intasato (solito lamierino) ?.aspetto vostri consigli grazie
  16. buongiorno al forum, un aiuto per quest'auto che monta impianto gpl landi, quando commuta a gpl mi accende spia iniezione emi da iniettore, ho controllato il taglio sul monoiniettre e' stato fatto sul positivo, ho chiamato un collega e mi ha detto che il taglio va fatto sul negativo, l' ho fatto ma la situazione non cambia,potete illuminarmi?
  17. Sergio grazie e scusatemi tutti non rileggendo sempre tutto per ovvi motivi di pragmatismo quotidiano ho confuso due topic contemporanei accreditando a questo riscontri dell'altro (la 600 di Dierre) ma correggendo allora viene fuori una logica molto subdolamente valida e in quest'ottica chiedo all'autore: il dtc è sempre lo stesso? quindi faceva P0303 prima e fa P0303 dopo l'inversione iniettore? quando hai invertito ha controllato che non ci fossero impurità nel filtrino all'ingresso dell'iniettore?
  18. Per autonomia adblue , relativo ai 600 km di rimanenza, hai già provato a fare reset serbatoio adblue?
  19. Salve ragazzi ci sono evoluzioni a fronte di questa problematica? ho un mezzo Ford Turneo Custom 2.0 TDCi 125Kw Ecoblue stesso problema P2002 e P20EE che si è cancellato ma ho la segnalazione del sistema AdBlue che tra 600 Km non si avvia il motore. Ho cambiato la sonda NOX ma non ho risolto. Se qualcuno può aiutarmi vi ringrazio.
  20. Re: sensore detonazione fiat 600 Il P1325 è una diagnosi circuitale del sensore detonazione questa diagnosi è operata al Key On (prima dell'avviamento motore) e verifica l'impendenza del circuito del sensore (allo stesso modo come un airbag verifica l'impendenza circuitale delle sue cariche) se il test ha risultato positivo, la ECM può utilizzare il sensore e verificare eventuali effetti di detonazione durante la regolazione dell'anticipo se il sensore ha dei malfunzionamenti quando il motore è già avviato il DTC è il P0325 (senza l'1 davanti al codice) nel Tuo caso non credo affatto si tratti di una componente meccanica (tra l'altro l'eventuale detonazione non viene rilevata con codice errore, ma esclusivamente con correzione di anticipo di - 5°), ma si tratta probabilmente del cablaggio perchè è un circuito molto sensibile e suscettibile a piccole varianti, quindi controllo connessioni lato ECM e sensore sono doverose per esperienza infine Ti dico che purtroppo il circuito detonazione non ha protezione verso i corti circuiti di massa, lo so perchè mi è capitato e si rompe fisicamente il circuito della ECM (la marelli ha introdotto la modifica soltanto successivamente ad una certa data e comunque dopo il 2002); quindi se per qualche motivo il cablaggio è andato in corto a massa, ha l'Hw della ECM guasta Fonte RickyMoto
  21. Io invece mi domando come mai l'Eni ha prima modificato le sue raffinerie per produrre carburanti da slurry, quasi regalato dai produttori di petrolio, spendendo cifre a dir poco considerevoli per torri di lavaggio a solfuro di carbonio e reattori di Claus per il recupero dello zolfo che andava in giro e poi praticamente buttano tutto per produrre questo biodiesel paragonabile al cio kotl dei Maya (Cio kotl o Teo broma o in italiano cibo degli dei). Conoscendo gli intrallazzi in raffineria evito accuratamente come la peste da un pezzo le stazioni Eni. Vi siete mai chiesti che fine fa lo zolfo tolto al gasolio per rientrare nella uni en 90? finisce nel gasolio marino. Ma come non viene controllato in raffineria prima di uscire dai depositi doganali? certo, ma chissà da quale presa campione viene prelevato. Ho visto prese campione che voi umani neanche sognate. E adesso devo aspettare l'illuminazione per comprare il gasolio miracoloso? Invece di rompere le scatole agli automobilisti perchè non provvedono a mettere in riga i proprietari di quei mostri di navi con 4\6000 passeggeri e che inquinano ben più di tutti i veicoli termici in europa? Io devo risparmiare e rischiare il mio motorino da 1300cc perchè i cosidetti imbecilli ecologisti vadano in crociera a spese mie? e per carità cristiana taccio dei bidoni 737 di Ryanair con motori che fumano come vecchi camini. Armatori e Ryanair fanno soldi a palate e io pago, per dirla con totò e tanto per ridere da un pezzo non metto più le chiappe su un aereo della Ryanair, con tutti i lacci imbrogli sovraprezzi bagagli mini e cavoli vari gli ultimi voli li ho fatti con British in prima classe, m'hanno fatto pagare 22 € per 600 gr di pandoro in sovrappeso, se me lo potevo mangiare li avrei fottuti per bene. Concludendo Timeo Danaos et dona ferentes cioè i miracoli li fa solo il Padreterno. Ps da Bologna a Heatrow British Airwais ti da colazione o pranzo secondo l'ora, sedili comodi aerei silenziosi e valige da 30 kg
  22. Sule altre centraline niente di che a parte errori di bassa tensione derivanti dalle prove che stiamo facendo con le batterie 12 che vanno esaurendosi. In realtà sulla 48v mi arriva solo il 12, a mezzo spento dal 48 non esce niente, a mezzo acceso un 6v, sembra un ritorno da qualche parte (in realtà sono quelli che trovo sull'alternatore).. Il cliente, tassista "esperto" di meccanica ha voluto cambiare l'alternatore d'ufficio. Ora su un veicolo con problema di ricarica cambiare l’alternatore poteva avere anche un senso visto che il mezzo aveva 230000km e il costo non era neanche esagerato (600€+iva originale, meno di tanti altri non mHev) ma adesso che il problema non è risolto secondo me bisogna fermarsi un secondo.. anche perché per dire la batteria HV mi pare che stia sui 2000€. Preciso che mi manca uno schema di come funziona la faccenda e ho dovuto dedurne il funzionamento esaminando il sistema, se qualcuno avesse qualcosa gliene sarei profondamente grato. Il kts ha una funzionalità di verifica dello stato di batteria HV e ne dà un responso positivo. Sulla scatola batteria ho 3 grossi terminali (sono quelli che vanno sconnessi per escludere l'alta tensione), ho una massa, un positivo 12v e un positivo 48v. Staccando i terminali non ho più nessuna tensione, la 12 mi arrivava quindi dalle batterie a bassa tensione, non era di uscita (Direi che questo è il collegamento di ricarica..) Poi ho provato ad aprire la scatola della batteria che ovviamente non è solo un contenitore.. ha sistemi di raffreddamento e un convertitore e poi c’è la batteria vera e propria. Sulla batteria vera e propria ho due poli soli e qui i 48v ci sono (45 in realtà..), secondo me l’alternatore carica la batteria a 48v e poi il convertitore che c’è nella scatola fa uscire i 12 v. La ricarica passa quindi dalla batteria di alta tensione, infatti sull’alternatore a 12v non c’è niente. Ora è evidente che dalla scatola tensione non esce, io ho visto che sotto c’è uno scatolino che sarà sicuramente un modulo relais che blocca la tensione, bisognerebbe capire se è guasto lui (e se viene fornito) o se è guasto il circuito di pilotaggio. Ho la tentazione di alimentarlo diretto ma non vorrei “bruciarlo” in caso avesse un’alimentazione modulata.. sarei più tentato di saltarlo ma anche qui far camminare 48v senza controllo mi preoccupa un po’. (allego foto del modulo "relais".. in uscita c'è anche un bel fusibile caramella da 200v 70ah..) Vedere che tipo di corrente arriva a questo componente può essere davvero complicato perché per arrivarci bisogna portare a banco tutta la scatola batteria e poi scomporla, quindi quindi scollegare tutto o quasi.. Insomma ci vorrebbe proprio uno schema ben fatto. O una batteria completa Hv da provare
  23. Dato che la Prima Sessione del Percorso di Formazione su veicoli Ibridi ed Elettrici ha avuto ottimi Feedback dai partecipanti, con Stefano abbiamo pensato di riproporre la possibilità di effettuarne una seconda Sessione. Come per la scorsa sessione saranno tre mattine di formazione online in diretta Live con Stefano Quadri + una giornata intera a Bergamo in Laboratorio. Di seguito il Programma, le date sono ancora da definire logisticamente ma il periodo sarà fine 2023 inizio 2024. Chi fosse interessato può scriverlo di seguito a questo post. PROGRAMMA del PERCORSO per Meccatronici Specialisti nella diagnosi dei veicoli Hybrid ed Elettrici L’unico sistema per aumentare gli utili è essere più veloce nella diagnosi, per non sbagliare a sostituire i componenti che alzano i costi della riparazione, abbassando i margini all’officina. Per ottenere questo risultato è necessario aumentare le proprie competenze tecniche, la conoscenza dei veicoli, degli impianti e degli strumenti di diagnosi presenti in officina. PRESENTAZIONE PERCORSO SPECIALISTA VEICOLI HYBRID ED ELETTRICI Durata: 6 collegamenti On Line LIVE dalle 7:30 del mattino alle 11:00 Una giornata in presenza a Bergamo dalle 08:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 18:00 di esercitazioni pratiche sui veicoli. Posti limitati a 10 Partecipanti Formatore: Stefano Quadri Delle sessioni on line verrà fatta la registrazione che resterà accessibile per tutto il 2024 ai partecipanti per poter ripassare eventuali spiegazioni di interesse. Il termine di prenotazione è fissato al 30 Novembre 2023 SESSIONI 1) Il funzionamento e la diagnosi delle diverse piattaforme Hybrid ed Elettriche suddivise per costruttore. Per poter intervenire sui veicoli Elettrici ed ibridi è indispensabile conoscerne la struttura e le diversità fra le case costruttrici. La competenza e l’esperienza necessarie alla riparazione di un veicolo ibrido, dipendono dalla conoscenza dettagliata sul funzionamento dei singoli modelli. Il corso permette di analizzare il funzionamento in modo dettagliato, eseguire la diagnosi, le manutenzioni, le procedure di adattamento, le procedure per il soccorso, utilizzando gli strumenti diagnostici, la termografia e l’oscilloscopio. Inoltre prevede tutte le prove con esercitazioni pratiche sui veicoli. Attraverso prove pratiche con l’ausilio della autodiagnosi e dell’oscilloscopio ecc.. sarà possibile eseguire la diagnosi su ogni componente del sistema ibrido/elettrico. 2) Diagnosi e Revisione delle batterie nei veicoli Hybrid ed Elettrici. Con l’invecchiamento dei veicoli Elettrici ed Ibridi nascono nuove opportunità riparative come la revisione delle batterie. La batteria è il componente più costoso del veicolo e quello che deteriora più velocemente. Il corso permette di conoscere le tipologie di batterie divise per veicolo, eseguirne la diagnosi sul veicolo, lo smontaggio, la diagnosi e dove possibile, la revisione al banco. Il corso è indicato per per tutti gli operatori PES PAV PEI. 3) I Nuovi Climatizzatori applicati ai veicoli Euro 5/6 - Hybrid ed Elettrici. Le nuove normative inseriscono il climatizzatore nei dispositivi per la sicurezza, ma impongono ai costruttori di abbassare i consumi di carburante. I costruttori hanno dovuto riprogettare gli impianti applicando nuove tecniche di climatizzazione utilizzando sia R134A che il nuovo gas R1234YF. Il corso permette di conoscere il funzionamento dei sistemi applicati ai veicoli Hybrid ed Elettrici e le modifiche sia in R134A che con R1234YF. Attraverso le esercitazioni pratiche si apprenderanno le nuove tecniche per la ricerca dei guasti sia della parte elettronica che nel circuito del Gas. I veicoli elettrici hanno iniziato a montare anche le Pompa di Calore. Questo sistema richiede competenze nuove essendo molto diverso dal sistema tradizionale. Durante il corso ne vedremo il funzionamento e le procedure di ricerca dei guasti. 4) Giornata di Laboratorio sui Veicoli Hybrid ed Elettrici. LABORATORIO in presenza a BERGAMO (08:30-12:30 / 14-18:00 Pranzo incluso) Presso: A.T.F.A s.r.l Indirizzo: Via Martiri di Nassiriya, 1/3, 24050 Cavernago BG Il corso di Laboratorio sui veicoli Hybrid ed Elettrici. Partendo dalla diagnosi pianificheremo tutto il percorso per individuare dei problemi complessi. I partecipanti utilizzeranno la diagnosi, le banche dati e gli strumenti per ricercare la causa del difetto, smontando il meno possibile ed individuando il problema. Una delle difficoltà principali di un autoriparatore è mettere in pratica le competenze acquisite nei corsi. I corsi LABORATORIO sono dei corsi pratici sulla ricerca dei guasti. Su alcuni veicoli vengono ricreati dei problemi capitati ed i partecipanti, seguiti dal docente, eseguono le prove di ricerca dei guasti usando tutti gli strumenti presenti in officina, come autodiagnosi, oscilloscopio, megaohmmetro, misura dei differenziali di alta tensione, termocamere, ecc... Prezzo Percorso Completo: € 490,00+iva (Anzichè € 600,00+iva)
  24. Buon giorno cari colleghi mi sto imbattendo in questa rogna ,vi spiego la vettura in questione mi è arrivata in officina con spia mil accesa e questa dicitura sul display" EMISSIONI TROPPO ELEVATE CONTROLLARE ADBLUE.RIAVVIO MOTORE IMPEDITO ENTRO 600 KM" ,eseguito diagnosi mi porta 2 errori p20ee ,p2bad azzerati e spia mil spenta, la dicitura del messaggio é rimasta,provato vettura in strada per qualche kilometro spia mil di nuovo accesa ed errori presenti sono gli stessi ,allora sostituisco sonda nox,la prima quello dietro paraurti anteriore ed azzero e faccio adattamento con texa ,provo vettura tutto ok spia mil spenta ma il countdown dei km continua a scalare purtroppo .prove attive fino ad ora effetuate con texa ho visto attivare la pompa con fuoriuscita di urea dal tubo che porta all iniettore e nebulizzare l urea dal iniettore ,texa mi dice dai parametri che la pressione di impianto adblu urea 3,5 4,0 bar.l unica voce che texa non mi permette di fare e il test di officina reset contatori avviamento sempre inerente adblue .dimenticavo che ho fatto diagnosi anche in opel anche loro hanno detto zero errori ,quindi zero risultati.Chiedo gentilmente se a qualche collega sia successo una rogna simile e che sia disposto ad aiutarmi ,ovviamente non gratis :scusa: grazie
  25. badwork

    Cinghia distribuzione a bagno d'olio.

    sappiate che anche la nuova 600 ha il motore psa
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